Entrepotdok

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Entrepotdok
Localizzazione
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
CittàAmsterdam
Codice postale1018AD
Informazioni generali
Tipoarea portuale
Collegamenti
Inizio1827-1840
Fineanni ottanta del XX secolo
Mappa
Map
Coordinate: 52°22′03.76″N 4°55′00.98″E / 52.36771°N 4.91694°E52.36771; 4.91694
Amsterdam: edifici sull'Entrepotdok

L'Entrepotdok è un'area del porto di Amsterdam realizzata originariamente tra il 1827 e il 1840[1] e su cui si affacciano 84[2] storici magazzini del 1708-1829[2][3] che servivano la Compagnia olandese delle Indie orientali (VOC) e che nel XIX secolo costituivano il più grande complesso di magazzini d'Europa[4]. I magazzini furono in seguito rimodernati negli anni ottanta del XX secolo[2][3] e l'area trasformata in un complesso residenziale, con appartamenti, ristoranti, caffè ed uffici[3][4]: l'opera costituisce uno dei primi esempi di ristrutturazione di una zona portuale in Europa[5].

Ubicazione[modifica | modifica wikitesto]

L'Entrepotdok si trova ad est del centro cittadino, nei pressi del Werfmusem 't Kromhout e dello zoo Artis. [6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il dok fu realizzato in due fasi, una che va dal 1827 al 1830 e e una seconda che va dal 1837 dal 1840.Il progetto iniziò con l'acquisto di 51 storici magazzini.[1]

Tra il 1828 e il 1829, furono realizzati i maggazzini che vanno dal nr. 52 al nr. 78, progettati dall'architetto Jan de Greef (1784-1835).[2] Allo stesso periodo risalgono anche i magazzini che vanno del nr. 30 al nr. 35 e che furono progettati da G. Moele jr. [2]

Nel dicembre del 1837, fu quindi intrapresa un'opera di ampliamento dell'Entrepotdok. [1]

Nel 1885, furono svuotati i primi tredici magazzini.[2]

A partire dal 1970, furono presentati i primi progetti per riconvertire gli ex-magazzini.[2]

Il progetto fu affidato all'architetto Joop van Stigt, alla Dageraad e alla PvdA[2] e tra il 1982 e il 1984 furono consegnati i primi appartamenti[2].

La fase di riconversione degli antichi magazzini dell'Entrepotdok nel 1981

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (NL) De geschiedenis van de Kalenderpanden en het Entrepotdok, su entrepotdok.squat.net. URL consultato il 26 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2010).
  2. ^ a b c d e f g h i (NL) Geschiedenis van het dok, su bcentrepotdok.nl, Bewonerscommissie Entrepotdok. URL consultato il maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2016).
  3. ^ a b c Entrepotdok, su viaggi.michelin.it, Viaggi Michelin. URL consultato il maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  4. ^ a b Harmans, Gerard M.L. (a cura di), Olanda, Dorling Kindersley, London, 2005 - Mondadori, Milano, 2007-2009, p. 134
  5. ^ Catling, Christopher, Le Guide Traveler di National Geographic - Amsterdam, National Geographic Society, New York, 2002 - White Star, Vercelli, 2004, p. 117
  6. ^ Harmans, Gerard M.L. (a cura di), op. cit., p. 131

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]