Emirato di Suleja

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Emirato di Suleja
Dati amministrativi
Nome completoMasarautar Suleja
Lingue ufficialiHausa
Lingue parlateHausa, inglese
CapitaleAbuja
Politica
Forma di StatoRegno
Forma di governoMonarchia assoluta
Nascita1804 con Muhammadu Makau dan Ishaqu Jatau
Fine1902 con Ibrahim "Iyalai" "Dodon Gwari" dan Jatau
CausaProtettorato britannico
Territorio e popolazione
Bacino geograficoAfrica occidentale
Evoluzione storica
Succeduto daProtettorato della costa del Niger
Ora parte diBandiera della Nigeria Nigeria

L'Emirato di Suleja (in lingua hausa: Masarautar Suleja), noto anche come Emirato di Abuja, era uno stato tradizionale della Nigeria. La capitale era la città di Abuja. Lo stato esiste ancora solo a livello formale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale emirato originariamente includeva quattro piccoli koro che pagavano tributo all'emirato di Zazzau. Dopo che una serie di guerrieri della jihad di Fulani presero Zaria, la capitale di Zazzau, 220 km a nordest nel 1804, Muhammadu Makau, sarki (re) di Zazzau, guidò la nobiltà Hausa a Koro. Abu Ja (Jatau), suo fratello e successore come Sarkin Zazzau, fondò la città di Abuja nel 1828, ed iniziò la costruzione di una cinta muraria sul finire dell'anno, proclamandosi primo sarki di Abuja, pur mantenendo il titolo di Sarkin Zazzau'. Sopportando gli attacchi di Zaria, l'emirato di Abuja rimase indipendente negli anni. Il commercio con gli emirati Fulani di Bida (ad ovest) e Zaria iniziò sotto il regno dell'emiro Abu Kwaka (1851–77).[1][2]

Quando i regnanti di Abuja distrussero la strada commerciale tra Lokoja e Zaria nel 1902, gli inglesi occuparono la città. All'epoca del regno dell'emiro Musa Angulu (1917–44) iniziò l'estrazione di stagno alluvionale.[1] Nel 1976 gran parte dell'emirato con il territorio di altri stati fu integrato nel Territorio della Capitale Federale, incentrato sulla città di Abuja. L'emirato prese il nome di Suleja.[3]

Awwal Ibrahim divenne emiro, o Sarkin Zazzau, di Suleja nel 1993. La sua ascesa portò a rivolte da parte dei suoi oppositori.[4] Venne deposto il 10 maggio 1994 dal generale Sani Abacha.[5] Dopo il ritorno della democrazia, Awwal Ibrahim fu restaurato al titolo di emiro di Suleka il 17 gennaio 2000. La sua restaurazione portò a una serie di violenti scontri che costrinsero il governo a intervenire.[6]

Elenco dei regnanti[modifica | modifica wikitesto]

Questa è una lista dei regnanti dell'emirato.[7]

Inizio Fine Nome
1804 1825 Muhammadu Makau dan Ishaqu Jatau (m. 1825)
1825 2 agosto 1851 Jatau "Abu Ja" dan Ishaqu Jatau (m. 1851)
2 agosto 1851 29 luglio 1877 Abu Kwaka "Dogon Sarki" dan Ishaqu Jatau (m. 1877)
29 luglio 1877 agosto 1902 Ibrahim "Iyalai" "Dodon Gwari" dan Jatau (m. 1902)
1902 1917 Muhammad Gani dan Abu Kwaka
maggio 1917 3 marzo 1944 Musa Angulu dan Ibrahim (m. 1944)
13 marzo 1944 1979 Sulaimanu Barau dan Muhammad Gani (m. 1979)
1979 1993 Malam Ibrahim Dodo Musa (m. 1993)
1993 10 maggio 1994 Awwal Ibrahim (1ª volta) (n. 1941)
10 maggio 1994 17 gennaio 2000 Bashir Sulaiman Barau
17 gennaio 2000 Awwal Ibrahim (2ª volta)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Encyclopedia Britannica, su Encyclopedia Britannica. URL consultato il 12 maggio 2020.
  2. ^ The suleja emirate, zazzau kingdom. Hausa kingdom
  3. ^ Umar Shu'aibu, Abuja – How the Name And Land Were Acquired, in Daily Trust, 21 novembre 2007. URL consultato il 26 marzo 2010.
  4. ^ Uthman Abubakar, Suleja NIPOST Becomes Shopping Plaza, in Daily Trust, 21 aprile 2009. URL consultato il 26 marzo 2010.
  5. ^ Traditional States of Nigeria, su worldstatesmen.org. URL consultato il 25 marzo 2010.
  6. ^ Tony Orilade, Suleja Goes Up in Smoke Again, in The News (Lagos), 3 aprile 2000. URL consultato il 25 marzo 2010.
  7. ^ Traditional States of Nigeria, in World Statesmen. URL consultato il 5 settembre 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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