Educazione di Pan

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Educazione di Pan
AutoreLuca Signorelli
Data1490 circa
Tecnicatempera su tela
Dimensioni194×257 cm
Ubicazionegià nel Kaiser-Friedrich-Museum, distrutto, già a Berlino

L'Educazione di Pan è un perduto dipinto (tempera su tela 194x257 cm) di Luca Signorelli, databile al 1490 circa e già conservato nel Kaiser-Friedrich-Museum di Berlino.

Storia

L'opera, tra le più significative della committenza legata a Lorenzo il Magnifico nella Firenze dell'ultimo quarto del Quattrocento, venne distrutta nel corso della Seconda guerra mondiale e ne restano solo fotografie in bianco e nero[1].

L'opera è molto probabilmente citata da Vasari, che parlò di un dipinto di "Dei ignudi" dipinta da Luca per Lorenzo, sebbene gli sfuggì un lapsus parlando di "tela" anziché di una tavola[2].

Descrizione e stile

Il tema mitologico legato all'educazione del dio Pan è modellato sullo schema della sacra conversazione, con la figura centrale su un trono che "dialoga" con alcune figure tutt'attorno[1].

Pan, divinità etrusca portatrice di pace e armonia campestre, era incarnata, secondo i poeti di corte, nella stessa famiglia Medici, mentre gli altri personaggi alludono a vari temi filosofici dell'Accademia neoplatonica, in cui i miti antichi sono ripresi in chiave filosofica e cristiana. Gli anziani ad esempio rappresentano la saggezza derivata dall'esperienza e la meditazione, la fanciulla a sinistra è un simbolo di bellezza e perfezione, e i musici ricordano la trasposizione delle armonie naturali in armonie musicali grazie all'attività della mente[1]. Il modello degli ignudi, soprattutto il vecchio col bastone e il giovane sdraiato, è ripreso dal gruppo degli Adamiti nella lunetta della Morte di Adamo di Piero della Francesca ad Arezzo[3].

Scarpellini parlò del "più importante documento figurato dell'entourage neoplatonico, di quella raffinata compagnia che si univa nella villa di Careggi come in un circolo privato"[4].

Note

  1. ^ a b c De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 136.
  2. ^ Paolucci, cit., pag. 259.
  3. ^ Paolucci, cit., pag. 260.
  4. ^ Citato in Paolucci, cit., pag. 259

Bibliografia

Collegamenti esterni

  Portale Pittura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pittura