Editto Doria Pamphili

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La prima pagina dell'editto

L'editto Doria Pamphili fu un editto emesso il 1° ottobre del 1802 dal cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj a nome del papa Pio VII, editto, dedicato alla protezione delle opere d'arte.

Sotto protezione erano soprattutto le opere di arte antica, ma anche opere di altri periodi storici.

Era vietata qualsiasi esportazione e uscita al di fuori dei confini dello Stato Pontificio di sculture, rilievi e dipinti antichi (greci e romani). Era inoltre vietato rimuovere i mosaici dalle pareti, spostare obelischi, urne, iscrizioni, sarcofagi, ecc.

Come punizione erano previste multe di circa 500 ducati, 5 anni di carcere, oltre a punizioni fisiche secondo il parere del Camerlengo.

Fu creato l'Ufficio dell'Ispettore delle Belle Arti e del Commissario dei Monumenti[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dariusz Matelski, Znaczenie prawodawstwa Państwa Kościelnego dla ochrony zabytków w XIX i XX wieku, Prawna ochrona zabytków, 2010, pp. 304-338.

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