Discussioni utente:Outer root/Deleted 10

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Il titolo di questa pagina non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Un giorno buono per sperare.


«Ricordate che le generazioni passate (...) capirono che la nostra forza da sola non basta a proteggerci, né ci dà il diritto di fare come ci pare.
Al contrario, seppero che il potere cresce quando se ne fa un uso prudente; che la nostra sicurezza promana dal fatto che la nostra causa è giusta, dalla forza del nostro esempio, dalle qualità dell’umiltà e della moderazione.
Noi siamo i custodi di questa eredità.»

Spesso ho utilizzato queste pagine per manifestare la mia disapprovazione nei confronti dei bislacchi tic/tuck di questa comunità, che sovente, in passato, si è qualificata "di facili applausi ma di corta memoria" (tanto per iniziare questa pagina con una bella citazione di un appestato).

Tuttavia prendo atto, con piacere, che ultimamente serpeggia, per questi lidi informatici, un certo qual vento di novità, probabilmente collegato all'arrivo di numerosi utenti freschi di registrazione ed incuriositi dalla sperimentazione.

Per alcuni di loro, questa comunità virtuale rappresenta la prima esperienza del genere, di cui stanno esplorando le regole e le peculiarità. Altri, per via della complicità di fenomeni quali skype e facebook, sono già avvezzi alla "convivenza virtuale", e stanno dando sfogo al loro libero entusiasmo creativo.

Tutti, tranne quei pochi che rivestono credenziali nuove sotto mentite spoglie, portano nella comunità una sensazione di freschezza ed un contributo riequilibrante rispetto alle vecchie, intorpidite dinamiche della gestione del consenso, che, sinceramente, stavano oramai cadendo a pezzi come un bastimento arrugginito.

Molti nemici, poco onore[modifica wikitesto]

Per chi è nuovo a questa dialettica intestina, diremo semplicemente che, in passato, vi furono molte polemiche sulla presenza di quella che è oramai passata alla storia come "la cricca di it.wiki" (chiamata spesso, erroneamente, "la cricca di Wikpedia italia", su cui ci hanno fatto addirittura un blog).

Wikipedia non è nuova agli strali della critica; l'hanno attaccata in tanti, da Punto Informatico, a Repubblica.it, da James Bacque, a Larry Sanger e a tanti altri. La Wikipedia italiana, in particolare, è stata oggetto di feroci critiche [1], e persino di vere e proprie azioni legali.

In verità, chi scrive deve rilevare di non essersi mai sentito oggetto di censura o, quanto meno, non di una censura organizzata, sistematica; i veti che ho eventualmente subito sono stati chiaramente legati alla volontà (e alla visione del mondo) di singoli utenti, che, forti di una loro piccola squadra organizzata (si parla di 2-3 persone al massimo), hanno tenuto botta ed imposto la loro versione. Ma questo tipo di veti sono espressione del modo, forse anomalo, ma sinceramente peculiare, collegiale e soggettivo, in cui vengono gestite le informazioni su Wikipedia. In altre parole, la censura dovuta alla famigerata "cricca" si sarebbe mossa su ben altro piano, e con ben altri mezzi, rispetto a quelli in cui mi sono imbattuto personalmente, durante la mia "carriera wikipediana".

La fabbrica del consenso[modifica wikitesto]

Ma, alla fine della fiera, esisterà, poi, 'sta cricca? E, se sì, che è?

L'ipotesi dell'esistenza di una cosiddetta "cricca", che sarebbe stata formata da alcuni esponenti "illustri" della Wikipedia italiana (in sostanza alcuni di quelli che Gatto Nero chiamerebbe Re e Regine), coadiuvati da un manipolo di adepti di adesione più recente, è vecchia come il cucco.

In effetti, quando io sono arrivato qua, nel 2006, già se ne parlava continuamente, e questa nozione di "gang" è continuata a trapelare con forza via via maggiore man mano che, grazie anche a quello che appariva (e, nei fatti, era) un processo di cooptazione, obiettivamente si è arrivati ad assistere allo spettacolo di votazioni che davano tutta l'impressione di essere pilotate e volte a un fine ben preciso. Secondo la versione "complottista" degli episodi, qualche Re avrebbe dato "la comanda" ai suoi luogotenenti, i quali l'avrebbero passata ai subalterni, e tutta insieme la catena di comando si sarebbe poi proiettata nella votazione "come un sol uomo", ottenendo uno schiacciante consenso in virtù dei numeri.

Chiaramente, questa visione semplicistica della gestione del consenso, era troppo stereotipata per essere realistica. Ciò nonostante, le cose spesso sembravano proprio dar ragione ai sospetti e alle lamentele, tanto che lo stesso Snowdog fece un’uscita significativa in merito.

Peraltro, tutto questo gridare "alla cricca" produsse un'accusa incrociata di "controcricca" nei confronti di chi contestava, con caciara finale.

In realtà, è improbabile che le cose siano andate come descritto nella ipotesi puramente "criccarola". Più probabile[2] che alcune volte i sysop abbiano deliberato la strategia da seguire "in camera caritatis", ottenendo un risultato favorevole ai loro desiderata. Ma è eccessivo chi disegna il quadro di una "regia occulta" o di un "grande vecchio". Senza dubbio tentativi del genere sono stati portati avanti, ma è altrettanto vero che il sistema ha pur sempre avuto la capacità di autoregolarsi. A mio avviso, su questa questione alcune fra le parole più equilibrate sono state dette proprio da Ligabo:

«Molti (…) hanno l'impressione che esista una sorta di loggia (non propriamente segreta) di admin-utenti, uniti da un "comun sentire" che agisce compatta in molte occasioni.
E coloro che si trovano fuori dalla loggia, sono gli admin o utenti che "contano come il due di coppe, quand'è briscola ai bastoni" (cit. corretta).(...)
É un sospetto diffuso quanto negato, indimostrabile quanto sgradevole.
Vale la pena di riflettere.[3]»

Tutte queste cose sono state dette e ridette, trite e ritrite; ma oggi, dunque, cosa è cambiato? Forse è cambiato il fatto che, ora, per la prima volta, la comunità di it.wiki ha raggiunto le dimensioni di quella massa critica oltre la quale diventa inutile qualunque accordo sotterraneo, qualunque patto leonino stretto nel canale irc privato degli amministratori, qualunque condivisione basata su un sentire soggettivo e non un’evidenza condivisa.Mi imbatto di continuo in nick mai visti prima, assisto a commenti portati avanti con chiarezza e trasparenza da parte di utenti sconosciuti. Tutto questo non può non dare l'impressione di un mutamento, che in questo momento è in corso con un ritmo più veloce di quanto sia mai avvenuto in passato, in questo eterno fiume in corsa che è lo "stato di quiete" di quell'eterno flusso di informazioni che costituisce Wikipedia.

La riconferma con ampio margine dell'adminship ad Al Pereira, la riconferma - parimenti con buon margine - con cui Branfab ha conservato lo status di amministratore, la cancellazione del flag di sysop a Guam e, soprattutto, la mancata elezione (non me ne voglia, spiego più avanti perché) ad amministratore di EH101, in questo turno, mi fanno tirare un reale sospiro di sollievo e ben sperare sul futuro della comunità. Ho preso atto, con piacere, che in tutte queste, a mio avviso importanti, votazioni, il risultato finale è coinciso con il voto che ho espresso personalmente, e di cui, peraltro, ero pienamente convinto (se non lo sono, mi astengo, generalmente in maniera implicita, cioè non figurando neppure fra gli astenuti cioè non firmando per nulla). Vediamo le ragioni di questo ottimismo.

  • Al Pereira è lo pseudonimo di un personaggio che, dentro queste pagine, ha mostrato di possedere più equilibrio e buon senso di diversi suoi colleghi messi insieme. È lo pseudonimo di un utente che ha saputo resistere al veleno iniettato scientemente a più riprese nella sua talk per far sì che in lui subentrasse disaffezione e scoramento; che ha saputo restare coerente al suo "motto", quel "giusto ed inflessibile" che gli furono augurati all'epoca della sua prima elezione e che furono irrisi da un utente non nuovo ad uscite al limite della gogna dialettica. Perdere Pereira avrebbe voluto dire perdere un utente capace di gestire realmente situazioni che sarebbero risultate ingestibili per molti suoi colleghi, oltre a perdere, naturalmente, un admin molto esperto. Guarda caso, la maggior parte delle motivazioni contrarie alla sua riconferma sono sempre state squisitamente "politiche", mentre i motivi di riconferma si appoggiavano su più solide basi. Forse è per questo che, finora, Pereira ha superato indenne ben tre votazioni di riconferma. D’altro canto, il rischio di perderlo non c’è in effetti mai stato (basta vedere la maggioranza schiacciante con cui è stato riconfermato), e ciò rappresenta un motivo ulteriore di soddisfazione.
File:Aldo Palazzeschi.jpg
  • Bramfab è un amministratore tranquillo, che opera con passione e con cognizione di causa. Togliergli il flag? E perché? La presunta inattività, sbandierata da alcuni, è soltanto pretestuosa (basta leggere la pagina dei contributi utente per accorgersene). Come nel caso di Pereira, l'impressione di un astio preconcetto è dura a dissolversi. A differenza di quella, la votazione è stata più tranquilla - come è l'utente - ma non per questo meno significativa. Forse è rimasto inespresso, nelle motivazioni, un "tocco d'autore" alla JollyRoger, di cui però non abbiamo in verità sentito la mancanza.
  • Guam, dal canto suo, è rimasto parecchio inattivo come amministratore. Nessun accanimento, naturalmente, ma solo la constatazione che è venuto meno uno dei presupposti per l'adminship. Se infatti è vero che un utente inattivo è benvenuto, quando torna per editare, anche se per poco o saltuariamente, è anche vero che un amministratore non può essere inattivo: a lui, in virtù dei suoi poteri speciali, è demandato il compito di sorvegliare sul buon andamento delle cose.
  • EH101 ha dimostrato di non possedere la maturità necessaria per ottenere il flag di sysop; la comunità se ne è accorta, e non lo ha eletto. Questo è un comportamento che io trovo assolutamente di buon senso. Infatti qua, non avviene come nella politica italiana, in cui si designa il simbolo e poi ci pensa il partito a scegliere l'uomo. Qua si elegge l'uomo, e la saggezza della comunità sta nello sceglierne uno adatto al ruolo. Ovviamente, gli errori possono accadere. Tuttavia il comportamento della comunità, anche in questo frangente, mi è parso esemplare.
    Tanto per dire, dopo la bocciatura di EH101, gli ho scritto un messaggio in talk, per commentare il suo "Ringraziamento" finale, a mio avviso intriso di un atteggiamento autoassolutorio e manicheo. Sul momento non è servito a nulla, ma sono certo che, se EH101 riuscirà a riflettere serenamente sulla vicenda e a modificare il proprio modo di fare, la comunità troverà stavolta il motivo per eleggerlo ad amministratore.

Le ragioni del mio "ben sperare", quindi, sono legate alla constatazione che, in tutti questi casi, la comunità ha fatto la scelta migliore, cioè quella più adatta, più utile, più vantaggiosa, più “adulta”. Questo è - manco a dirlo - il mio punto di vista, quindi è una valutazione soggettiva. Ma il bello, in questo caso, è che questo punto di vista soggettivo coincide con la valutazione espressa dalla comunità, che quindi - dal mio punto di vista, appunto - ha finito per operare la scelta più saggia, mostrando capacità di giudizio e prevenendo futuri impicci, guai o criticità. Ecco perché penso che possa esistere una prospettiva, per questo progetto. E penso che esso non debba appartenere davvero a nessuno, minoranze più o meno organizzate che siano.

;-) Se Gianfranco - per quanto possa sembrare paradossale per uno abituato a presentarsi con tanti pseudonimi [4] (ma non lo è) - ci ha insegnato la coerenza, DracoRoboter ci ha spinto, a suo modo, ad essere più schietti; Snowdog ci ha mostrato il valore dell'umiltà consistente nel riconoscere i propri errori. Gatto Nero ci ha insegnato a non "voltarci dall'altra parte". E' nostro dovere, qui ma anche nella vita, rilevare le ingiustizie e gli abusi ovunque essi si manifestino, e denunciarle, a costo di inimicarci alcuni "pezzi pesanti" del consesso.

Questa è l'eredità migliore di alcuni degli esponenti di spicco di questo insieme. Questa è la Wikipedia che mi piace: non quella delle “cricche” né delle “controcricche”, non quella delle “manovre” o dell’arbitrio del potere; non quella delle false coscienze e delle vere inanità; ma quella fatta di pensieri, parole, persone reali, non meno vivi che nella vita vera, non meno veri, nonostante siano cablati in un mondo virtuale.


Outer_root, 11 feb 2009

  1. ^ ad esempio sul blog complottismo.blogspot.com
  2. ^ in effetti certo, visto che ne esistono le prove
  3. ^ Purtroppo, alcuni episodi davvero dubbi hanno lasciato realmente la sensazione che, talvolta, vi sia stato un accanimento eccessivo verso alcuni utenti, finalizzato ad espellere voci dissonanti col coro monofonico. Ad esempio, resta forte il sospetto che Paulatz sia stato sistematicamente attaccato (fino al suo abbandono); Paulatz aveva assunto, fra l'altro, posizioni fortemente critiche nei confronti dell'associazione Wikimedia Italia. Anche sulla persecuzione nei confronti di Gatto Nero, apostata dell'adminship, attaccato con una violenza inaudita, quasi reale, nella sua consistenza, come se quelle parole si reificassero in lacerazioni reali ([1]) resta obiettiva l'evidenza di un’azione volta a rendere la vita impossibile ad un "personaggio scomodo". In ogni caso queste – l’abbandono di Paulatz, la persecuzione di Ligabo, l’espulsione di Stefano Mencarelli, la violenza verso Gatto Nero – sono, a mio avviso, le pagine finora peggiori di tutta la storia di questa comunità.
  4. ^ a questo proposito vale la pena citare un paio di edit memorabili, prodotti nella votazione per la restituzione dell'adminship a Gianfranco; alf scrisse lapidariamente: «senza nome/troppi nomi» mentre Ilaria ci propose un problema teologico di difficile risoluzione :-D

Collegamenti esterni[modifica wikitesto]