Discussioni utente:Lorenzo Guglielmino/Sandbox1

Imposta sul consumo e di fabbricazione

Il lavoro è assolutamente ottimo dal punto di vista sia del contenuto che della puntualità di analisi e approfondimenti. L'inserimento di tabelle si integra perfettamente con il testo e aiuta a comprendere meglio quanto scritto.

Le note e la bibliografia risultano assolutamente adeguati alla grandezza della pagina.

Le uniche correzioni e miglioramenti che sento di consigliare riguardano:

1. anzitutto l'utilizzo del grassetto. Questo è spesso completamente assente e comunque molto raramente utilizzato. Un suo corretto utilizzo potrebbe migliorare ad evidenziare e centrare meglio alcuni punti essenziali del lavoro e fissare meglio alcuni concetti chiave che altrimenti potrebbero andare persi insieme a elementi meno fondamentali;

2. il secondo consiglio che mi viene da dare è quello di andare verso un minore utilizzo della punteggiatura e dell'eccessivo ricorso a frasi ricche di subordinate che, per quanto assolutamente corrette, in alcuni passaggi potrebbero risultare un po' lente alla lettura e portare a un appesantimento della scorrevolezza generale (per un argomento che già di per sé risulta poco semplice). Riporto alcuni esempi che ho trovato particolarmente esplicativi di quanto detto in questo mio secondo punto:

“Tuttavia, la maggior parte della disciplina in materia si ebbe nel corso del ventennio fascista, quando questi tributi, in grado di garantire un gettito celere e consistente, vennero impiegati per finanziare alcune guerre, come quella in Etiopia nel 1935”

“Pertanto, il Testo Unico sulle Accise resta la principale fonte normativa in materia, sebbene modificato nel corso degli anni, anche per mezzo dell’influenza dell’allora Comunità Europea, oggi Unione Europea”

“Per quanto concerne l’esigibilità del tributo, essa sorge in un differente momento, coincidente con l’immissione in consumo, effettiva o presunta; il significato della locuzione viene analiticamente declinato al comma 2 dell’articolo di riferimento sopra citato.”

“Le informazioni sui suddetti operatori economici sono raccolte, a partire dal 1996, in forza della Circolare Ministeriale 150/D, in un apposito archivio digitale, istituito presso il Centro Elettronico Nazionale del Dipartimento delle Dogane e delle Imposte Indirette, a disposizione del Ministero dell'Economia e delle Finanze; la piattaforma consente di attribuire loro dei codici identificativi alfanumerici, denominati “codice ditta” e codice accisa."

“L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con la Risoluzione del 2019 n. 1/D, è intervenuta, con riferimento specifico agli esercenti deposito fiscale, precisando che obbligati al versamento dell’accisa restano sempre costoro, anche laddove effettuino servizi di mera detenzione di beni soggetti al tributo per conto di terzi, senza intervenire nell’attività di commercializzazione degli stessi.”

“Da un punto di vista costituzionale italiano, pertanto, il sistema sarebbe coerente con l’articolo 53 della Costituzione , poiché il legislatore avrebbe assunto, a presupposto del tributo, la forza economica, espressa dal soggetto obbligato, a mezzo dello svolgimento di un’attività commerciale tale da consentirgli l’immissione in consumo delle merci. Non manca chi ha evidenziato come, pena il contrasto con la Costituzione, si debba assumere che sia stata considerata altresì la capacità contributiva del consumatore, nel caso di specie rappresentata dalla forza economica palesata all’atto dell’acquisto del bene”. --NonnoNanni25 (msg) 00:50, 7 apr 2022 (CEST)

Ti ringrazio per gli appunti. Procederò alla revisione dello scritto per semplificare la sintassi delle frasi che dovessi trovare complesse alla lettura, oltre ovviamente a quelle già da te indicatemi.

Per quanto riguarda il grassetto, anche secondo me ogni tanto sarebbe potuto essere utile, ma purtroppo il manuale di stile di Wikipedia ne depreca l'uso fuori dall'incipit. --Lorenzo Guglielmino (msg) 10:15, 12 apr 2022 (CEST)