Discussione:Tufino
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NOTIZIE STORICHE SU TUFINO
Anche se le notizie certe su Tufino risalgono all'inizio del 1300, non è da escludere che nel territorio di questo piccolo centro dell'agro nolano, fin dalla tarda età di Roma repubblicana, si sia avuta la presenza di piccoli insediamenti di uomini operosi.
La vicinanza alla città di Nola e di Avella, tracce di centuriazioni romane, pochi resti di una villa di età imperiale, un monumento funerario risalente alla stessa epoca, sono alcuni elementi che depongono a favore di questa ipotesi. Tra il V ed il VI secolo d.C., nel territorio di Tufino fu edificata una basilica i cui resti sono venuti alla luce sul finire del 1995. Il casale di Tufino appartenne alla contea degli Orsini di Nola, fino al 1533. Nel 1631 una tremenda eruzione del vesuvio distrusse completamente le attuali frazioni di Risigliano e di Vignola.
Agli inizi del XIV secolo i centri abitati del territorio attuale di Tufino sono quattro: Risigliano, Ponticchio, Tufino e Vignola. Ciascuno si articola spiritualmente intorno ad una chiesa:- a Risigliano la chiesa di San Giovanni Battista;- a Ponticchio la chiesa di San Lorenzo;- a Tufino la chiesa di San Bartolomeo;- a Vignola la chiesa di Santa Maria. A nessuna delle quattro chiese corrisponde l'arcipretura rispetto ad altre, per cui i quattro casali risultano ecclesiasticamente indipendenti tra loro. Il territorio è posto in pianura; è attraversato dal Clanio; e si trova internamente a distanze non eccessive dai centri molto più antichi di Nola ed Avella; è posto all'interno del triangolo viario protostorico fondamentale nolano, che ha per vertici i territorii di Nola, Avella e Roccarainola.
Nel XVII secolo si vede da un lato la definitiva scomparsa di Ponticchio come centro abitato e dall'altro l'affermarsi di un nuovo centro, denominato Schiava, situato lungo la strada Caserta-Avellino, alla confluenza di altre strade importanti (per Casamarciano e Nola). Il nome di Schiava si pensa che possa derivare dalla parola scavi (per la presenza di cave tufacee) oppure dalla schiava che andò in sposa al signorotto locale. Come già detto prima, il territorio di Tufino faceva parte dei casali di Nola e quindi della contea degli Orsini, i quali cedettero tali casali ai Carafa che a loro volta cedettero a Giulio Mastrilli. Tale famiglia edificò in Tufino (Ponticchio) la loro residenza ufficiale in un imponente palazzo situato lungo il lato sinistro del Clanio, di stile architettonico rinascimentale.
I monumenti più importanti sono: in Tufino la chiesa di San Bartolomeo Apostolo, la Cappella della casa Mastrilli e la chiesa di Santa Maria di Loreto che è certamente la più importante ed interessante di tutto il comune per i suoi aspetti architettonici e per le opere d'arte in essa conservate; la chiesa di San Giovanni Battista in Risigliano; la chiesa di Santa Maria delle Grazie in Vignola; il Castello dei Conti Piscicelli, l'epitaffio fatto edificare dal re Carlo III di Borbone in occasione della sistemazione della via Delle Puglie (l'epigrafe è ora custodito nel comune di Tufino) e la chiesa di San Michele fatta edificare da Ferdinando II di Borbone nel territorio di Schiava.
Oggi la cui popolazione del Comune di Tufino- tufinesi- è costituita da operai generici, impiegati, commercianti e soprattutto da agricoltori, che coltivano noccioleti. L'intero centro abitato è circondato ancora oggi da numerose cave tufacee.
Il Santo Patrono è S. Bartolomeo e si festeggia il 24 Agosto
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