Discussione:Stazione di Milano Porta Tosa

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Premesso che il F.V. progettato da Milani non fu mai costruito, l'area della stazione -intesa come complesso per la manutenzione dei rotabili e della strada stessa- era compresa fra le strade "Comunale Rivoltana" e "Consorziale" oggi rispettivamente Sottocorno e Marcona. Ed erano disposte esattamente come oggi. In mezzo mancava l'odierna Via Archimede che in pratica, deriva dalla massicciata della ferrovia. È una specie di leggenda metropolitana che la ferrovia abbia determinato le strade, al più ne fu determinata! :-) --Horatius - (e-pistul@e) 11:53, 25 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Ti sbagli, l'orientamento della ferrovia era il prolungamento del lungo rettilineo che si estendeva fin oltre Melzo; i due stradelli a cui ti riferisci avevano orientamento più o meno simile a quello della linea ferroviaria, e furono rettificati a seguire i confini della stazione; qui una mappa del 1734, qui una del 1865.--Friedrichstrasse (msg) 17:19, 25 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Prima leggere. Conosci il significato di: "al più"? Infatti entrambe le strade sono in entrambe le mappe. E, se permetti, i disegni settecenteschi non sono proprio precisissimi. La cartografia aveva altri metodi meno scientifici. Dirò di più, la mappa che Stagni ha inserito qualche settimana fa nel suo sito è piuttosto da discutere in quanto la pianta della stazione è quella che "sarebbe stata" SE fosse stata costruita. È perfino un po' differente nel lato a est. Ed è la sola che riproduca il F.V. come da progetto Milani (che ho inserito in voce). Quindi io non mi fido molto. Ne esistono molte altre.In particolare una dell'ing. G.B. Bossi (1856) molto ma molto interessante perché oltre a essere simile un'altra mappa del 1884, essendo disegnata in scala, permette un raffronto con la situazione odierna. Per un sacco di motivi non posso -ora- essere più preciso ma arriverò. Tranquillo.--Horatius - (e-pistul@e) 20:16, 25 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Dettagli inesatti[modifica wikitesto]

"Da precisare che secondo don Luigi Biraghi, fondatore dell'Ordine delle Marcelline, la cerimonia si tenne giovedì 1º giugno essendo il 30 maggio un martedì e quindi giorno di penitenza". Inesatto. il cambio di data è un'interpretazione della (defunta) editor. In ogni caso quello che viene asserito è ininfluente. Decine di testi di alto livello professionale indicano il 30 masggio come data della cerimonia. Cfr. L. Biraghi, Lettere alle sue figlie spirituali, Queriniana Edizioni, Brescia, 2005.


"e anche questo era previsto nell'art. 27 della Convenzione". Inesatto. Il raccordo sulla Circonvallazione non era previsto dalla Convenzione citata. La convenzione prevedeva una "Strada ferrata di Circonvallazione" che sarebbe andata da Porta Nuova attraverso Milano Centrale fino, oltrepassato Bivio Acquabella, al punto (circa) dove alcuni anni dopo, sorse Bivio Lambrate. Il progettista fu, comunque G.B. Bossi (che qui non ha una sua voce) in entrambi i casi.

Esiste una immagine con il progetto della stazione che, nella voce, è stata sostituita dalla riproduzione del Caffè Gnocchi che sorgeva si a Porta Tosa ma che IMHO ha meno connessione con la stazione ferroviaria. Il progetto citato non fu prodotto da Milani nel 1838 bensì del 1843 come -anche se a fatica- si può leggere nell'immagine.

Ovviamente chi sia interessato può controllare e quindi cambiare. O meno. --Silvio Gallio (msg) 19:36, 24 gen 2016 (CET)[rispondi]

Già che c'ero ho sistemato la faccenda del "Raccordo sulla Circonvallazione" che non era "previsto" dalla Convenzione. --Silvio Gallio (msg) 19:08, 5 gen 2019 (CET)[rispondi]

Data di "soppressione"[modifica wikitesto]

Andrebbe stabilito cosa significhi "soppressione"; viene segnalata la soppressione nel 1873, eppure già nel 1870 i locali della stazione erano occupati da due fabbriche, come citato in voce con referenze validissime. Quindi immagino che siano stati dismessi i locali ma non fermata l'attività?--Paolobon140 (msg) 12:36, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Caro [@ Paolobon140] La data del 1873 la si trova in Ricordi di Rotaie (1997). Forse partendo da questa l'info viene anche riportata da S. Maggi in "Le Ferrovie" (2007). (Ho provato a chiederlo all'autore by e-mail ma...). In ogni caso si dovrebbe (condizionale) desumere che con l'apertura della Centrale (1864) sia cessato il traffico passeggeri e merci nei fabbricati lungo la circonvallazione, quelli poi affittati. Il che non implica, però, che i fabbricati sul lato est dell'impianto non siano stati utilizzati dalla società ferroviaria (SFAI) per lavorazioni interne (Riparazioni di macchine e carrozze ad esempio). Purtroppo mancano informazioni più precise e buona parte della situazione viene trattata a livello di congetture anche se basate su fonti piuttosto -ma non abbastanza- precise. Per cui sono convinto che il termine "soppressione" possa essere relativo al traffico commerciale, il che trasforma una stazione ferroviaria in una "banale" officina... --Silvio Gallio (msg) 18:55, 5 gen 2019 (CET)[rispondi]
Caro [@ Silvio Gallio], ti ringrazio per la dotta spiegazione. Ho dato un occhio a Ricordi di rotaie nel link da te segnalato in voce: straordinariamente non mi pare di vedere che quell'opera citi alcuna bibliografia. Che mi pare singolare per un tomo che vuole essere esplicativo in una materia così complessa. Mi sbaglio io?--Paolobon140 (msg) 09:15, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]
Caro [@ Paolobon140] Lascia perdere le dotte cose :) e aspetta qualche mese quando avrai fra le mani il mio libro sulla stazione. Spero.
E poi su RdR, esatto ma non tutto. Il libro del 1997 -vado a memoria perché non ce l'ho- ha una discreta bibliografia ma non ci sono note che rimandino ai punti esatti. Il più grosso problema del libro è proprio la mancanza di fonti controllabili. È stato chiesto all'autore ma risponde che "dopo tanto tempo...". D'altra parte questo delle fonti è un limite ben conosciuto in buona parte del settore. Pensa che un professore universitario (noto appassionato di strade ferrate) ha riempito i suoi molti lavori di affermazioni apodittiche e spesso contrastanti. Si dovrebbe ritenere che il metodo scientifico fosse a lui ben noto. Invece.
Colgo l'occasione per segnalare alcune piccole imperfezioni che non ricordo più come riparare: 1) in "Altri Progetti" quello che vedo con "modifica wikitesto" è ben diverso da quello che si legge nella voce. Da salvare resterebbero solo gli item n°1 cui perà va aggiunto "di G.B Bossi" che invece è attaccato al secondo. il n°2 (con tolto, appunto il "di GB Bossi"); il n°3 cui però va attaccato il "di Faustino Sanseverino" che è attaccato al n°4. Gli item n°4 e n°5 sono da cancellare in quanto doppioni del n°2. Volendo si può aggiungere il mio articolo sul Raccordo che sta in Source. Volendo.
Poi, in "Bibliografia" c'è un testo di D'Amia che non stato usato nella voce. Se non sono cambiate le convenzioni sarebbe da togliere. Oppure da mettere in nota il punto che ne è stato tratto. Un saluto. Non ho ancor capito se domani ho tempo da dedicarti. Chiedo venia ma la situazione è ingarbugliata anzichenò. --Silvio Gallio (msg) 09:47, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]
Chiarissimo Gallio, la sezione bibliografia può contenere anche testi non direttaemente citati in voce o non utilizzati come fonte, come puoi facilmente leggere qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:Bibliografia Per le modifiche che tu chiedi direi che ci metteremo un po'.--Paolobon140 (msg) 10:00, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]
Ottimo Paolo, grazie per la chiarificazione sulla Bibliografia. I miedi lontani ricordi risalgono a quando (2006-2007 circa & parmi) venne invece deciso che i testi dovevano essere solo quelli utilizzati nella voce. Uno dei motivi che mi hanno allontanato. È stata un'ecatombe di informazioni, all'epoca. Immagino che poi le cose siamo state nuovamente cambiate. Bye --Silvio Gallio (msg) 11:43, 7 gen 2019 (CET)[rispondi]