Discussione:Socc'mel

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Perché non Socmel?[modifica wikitesto]

Immagino che il romagnolo (o l'emiliano) scritto sia codificato e che ci sia una scrittura "più corretta", tra socmel, socc'mel e socc'ml. Delle tre fonti citate, La Repubblica e Sarti scrivono in un modo e Mingardi in un altro. Perchè diamo ragione a lui? E cosa c'entrano i Simpson e i goliardi? --Zio Illy 01:27, 10 feb 2008 (CET)[rispondi]

MI rendo conto di risponderti con più di 12 anni di ritardo.... i dialetti della lingua emiliana non hanno una vera e propria grafia standard. C'è però da dire che , generalmente, il fonema corrispondente alla "C" di arancia in italiano nei nostri dialetti viene reso proprio così:" cc' ", di conseguenza è la grafia più comunemente accettata, anche e soprattutto in provincia di Bologna..--Questo commento senza la firma utente è stato inserito da S'ciopacrest (discussioni · contributi) 13:51, 7 mag 2020 (CEST).[rispondi]
... oltre al fatto che sia l'emiliano che il romagnolo usano talvolta le mezze doppie, più lunghe delle consonanti singole ma più corte delle doppie italiane, che a volte non si sa come scrivere. Io un paio di volte ho visto la seconda consonante scritta in più piccolo, o come pedice alla prima consonante della doppia (es. casett, in italiano cassetto, voi mettete le doppie oppure no?).--Skyfall (msg) 14:19, 7 mag 2020 (CEST)[rispondi]
[@ S'ciopacrest] Veramente ormai è consolidato l'uso di Vitali Lepri [1] (col quale però non sono familiare). [@ Skyfall] No, le consonanti doppie non sono un carattere distintivo [2] in bolognese. Lo sono le vocali lunghe e corte. --Pop Op 02:43, 11 mag 2020 (CEST)[rispondi]
[@ Popop] Distintivo in senso lato, non nel senso di caratteristica unicaː magari sarà condiviso con altre lingue e dialetti, ma distintivo rispetto all'italiano. Mi rifaccio a una lezione di Davide Pioggia, sul Santarcangiolese, ma che a sua volta è una leggera variante (che pero' mi pare che sia stato riconosciuto come sottogruppo con un suo codice ISO) del Romagnolo, a sua volta parte del gruppo linguistico delle lingue gallo-italiche, a cui fa parte anche l'Emiliano. Ricordo benissimo come indicasse in alcune parole con consonanti doppie (e come esempio usava la parola "cassett"), la seconda doppia in piccolino o anche in parentesi, per denotare il fatto che la doppia in quel caso è particolarmente breve. Non solo, la e finale in "cassett" si poteva pronunciare grave o acuta a seconda di dove è questo cassetto (mi pare se vicino o lontano). --Skyfall (msg) 10:16, 11 mag 2020 (CEST)[rispondi]
  • Un attimo, fonologia e fonetica sono cose ben diverse. Se dici mela e merlo, la l di mela è leggermente più lunga. Anzi, è decisamente un suono diverso, perchè in merlo la l è influenzata dalla r precedente. In realtà per la maggior parte delle consonanti non c'è nemmeno un unico suono, perchè posso pronunciare una a lunga all'infinito, ma non una b, quindi una b è in realtà una sequenza di suoni diversi. In mela e merlo nessuno si sognerebbe di usare due simboli diversi (a parte in ambito fonologico) perchè non sono foneticamente caratteri distintivi, cioè non c'è nessuna coppia di parole diverse che viene distinta solo da quel fonema. Esempio, in italiano, pala e palla. Invece, per esempio, in inglese pin e ping hanno due suoni diversi, che noi facciamo fatica a percepire (e a pronunciare, perchè non è che bisogna aggiungere una g, è la n che deve essere pronunciata diversaente. Certo che succede anche da noi, la n di mano è diversa dalla n di mango, ma non le scriviamo in modo diverso perchè per noi non sono distintive). In bolognese non ci sono parole il cui significato cambia a seconda della lunghezza della consonante, invece le vocali possono essere lunghe o corte. Del Santarcangiolese non ne so niente, quindi potrebbe essere tutto. Tornando a socmel, mi pare che la convenzione sia di scrivere con una sola c' il suono di cane e con due cc' il suono di ciliegia. Non lo trovo particolarmente semplice nè intuitivo, ma è solo una convenzione, il raddoppiamento fonetico non c'entra. --Pop Op 16:30, 11 mag 2020 (CEST)[rispondi]

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