Discussione:Scintilla elettrica

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In: Applicazioni tecniche[modifica wikitesto]

Vorrei fare una domanda: cosa c'entrano le pietre focaie e gli accendini con il fenomeno elettrico della scintilla? Tralasciando gli accendini piezoelettrici, è risaputo che tutti gli accendini contengono una lega di ferro e cerio i cui frammenti, a contatto con l'aria, semplicemente prendono fuoco, fornendo il calore necessario alla combustione dei GPL o della benzina. Lo stesso discorso dovrebbe essere applicabile alla pirite, che contiene anch'essa ferro. Cosa c'entrano dunque i canali di plasma(cioè di aria ionizzata) con gli accendini o con le pietre focaie utilizzate dagli uomini primitivi? --Aepyceros (msg) 20:38, 20 lug 2012 (CEST)[rispondi]

Penso che sia le scintille prodotte per sfregamento sia le scintille ottenute applicando una differenza di potenziale tra due punti siano riconducibili a fenomeni di tipo elettrico. Nel caso dello sfregamento la scintilla dovrebbe prodursi da fenomeni elettrostatici, o sbaglio? --Aushulz (msg) 13:25, 28 ago 2012 (CEST)[rispondi]
No, ed è proprio questo il punto: due cose differenti vengono chiamate con lo stesso nome. Niente di sbagliato in tutto ciò, ma a volte è facile confondersi. Il termine "scintille" fa riferimento sia al fenomeno elettrico sia ai piccolissimi frammenti che reagiscono spontaneamente a contatto con l'aria, illuminandosi. Ma i canali di plasma(fenomeno elettrico) non hanno nulla a che fare con la combustione spontanea del ferro (o del cerio) in aria. Altrimenti i canali di plasma si dovrebbero creare in seguito allo sfregamento delle pietre focaie, e ciò non avviene! Basta guardare un qualunque video di un accendino che si accende al rallentatore(slow motion) e confrontare il fenomeno con l'immagine di wikipedia "scintilla prodotta dalla candela di un'automobile". Sono chiaramente due fenomeni distinti.
      http://en.wikipedia.org/wiki/Spark_(fire) ----->particella incandescente(questa pagina non esiste in italiano)
      http://en.wikipedia.org/wiki/Electrical_breakdown --->fenomeno elettrico

--Aepyceros (msg) 01:33, 7 set 2012 (CEST)[rispondi]

In effetti i due fenomeni fisici, pur avendo lo stesso nome, sono del tutto diversi, mischiarli nella stessa voce è fuorviante. E' opportuno creare le due voci distinte e disambiguate (come nella wiki inglese. --Manfre87 (msg) 03:22, 7 set 2012 (CEST)[rispondi]
Dopo il tuo intervento, mi hai convinto della sostanziale differenza tra questi due fenomeni. Ho quindi provveduto a correggere la voce lasciando solo i riferimenti al significato di "scintilla elettrica". L'altro significato mi pare invece più difficile da caratterizzare: infatti la pagina inglese en:Spark (fire) fa riferimento a tantissime tipologia di scintilla, non solo per sfregamento.
Nella speranza di chiarirmi le idee poco alla volta, ho creato la pagina temporanea Utente:Aushulz/Sandbox/57 dove ho inserito le informazioni relative al concetto di "scintilla" nel senso di "particella incandescente". Nella pagina in questione ho inserito molti dubbi e pareri personali in attesa che trovino conferma in fonti attendibili sull'argomento.
In particolare la parte dove nutro maggiori dubbi è quella relativa alla spiegazione del fenomeno, per cui ho inserito in una discussione più sotto alcune mie ipotesi; dovrò quindi verificare se esistono fonti che confermano una o più di tali ipotesi e modificare la voce di conseguenza.
Ho inserito anche una sezione che riguarda le differenze tra "scintilla" in questo senso e "scintilla elettrica".
Le ultime sezioni "Applicazioni" e "Rischi per la sicurezza" mi sembra che abbiano molte analogie con l'attuale voce sulla scintilla elettrica. In particolare dal punto di vista della Sicurezza Industriale, le "scintille", a prescindere dalla loro tipologia, sono tutte delle fonti di innesco e questo penso che abbia alimentato in un primo momento la mia convinzione che si potesse trattare l'argomento in un'unica voce, ma confrontando bene l'attuale voce scintilla con la mia bozza Utente:Aushulz/Sandbox/57 ci si rende conto che si tratta di due fenomeni totalmente differenti dal punto di vista fisico.
Detto ciò, resta da modificare l'abbozzo in questione in modo da renderlo almeno presentabile, quindi bisogna chiarire le sorti delle due voci.
Io pensavo di spostare la voce Scintilla al titolo Scintilla elettrica e poi spostare la bozza al titolo Scintilla. In ogni caso nella nuova voce "Scintilla" si farebbe riferimento alla voce "Scintilla elettrica" e questo penso che agevoli il lettore nel comprendere la differenza tra i due significati. --Aushulz (msg) 02:55, 8 set 2012 (CEST)[rispondi]
Ho notato inoltre che nella categoria di Commons relativa alle scariche elettriche ci sono un paio di immagini (1 e 2) che presentano una geometria identica alle scintille di particelle incandescenti; è possibile che quelle illustrate non siano delle scintille elettriche bensì delle normali scintille causate dall'elevata temperatura raggiunta dal materiale sottoposto a cortocircuito? --Aushulz (msg) 04:09, 8 set 2012 (CEST)[rispondi]
Credo che tu abbia ragione, le immagini in questione raffigurano scintille non elettriche, in quanto la geometria e il colore sono caratteristiche delle particelle incandescenti. --Aepyceros (msg) 11:38, 10 set 2012 (CEST)[rispondi]
Ho spostato le immagini nella categoria corretta e già che c'ero ho risistemato commons:Category:Sparks, creando una terza categoria (Fire sparks) e spostando tutte le immagini al posto giusto. Rimane da classificare questa immagine, che secondo me potrebbe racchiudere in sé due tipologie differenti di scintille differenti: da una parte le scintille sono prodotte per sfregamento, ma dall'altra parte il percorso di tale scintille è fortemente dipendente dal flusso di aria calda in uscita dagli scarichi dell'aereo, inoltre altre scintille potrebbero essere delle particelle che vengono sollevate dal terreno e rese incandescenti dall'aria calda, per cui penso che sia una via di mezzo tra "chemical spark" e "fire spark". --Aushulz (msg) 02:30, 12 set 2012 (CEST)[rispondi]

Qui in effetti il caso sembra essere più complesso...io sono dell'idea che si tratti di una semplice scia di scintille di primo tipo(fire sparks)provenienti dal gancio di coda(http://it.wikipedia.org/wiki/Gancio_di_coda) a causa dell'attrito con la pista(che essendo fatta d'asfalto non è piroforica, ma forse se riscaldato dai motori potrebbe generare scintille del secondo tipo). Queste scintille di primo tipo vengono poi sollevate dall'aria espulsa dai motori dell'aeromobile. A sostegno della mia ipotesi linko questa immagine, che mi ha fatto riflettere: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Sion1.jpg

Qui non ci dovrebbe essere aria calda proveniente dai motori che, anche se fossero stati appena accesi, di sicuro non sarebbero stati in grado di portare le particelle dell'asfalto all'incandescenza. Questo mi ha fatto pensare che l'immagine ritragga solamente scintille del primo tipo. --Aepyceros (msg) 01:12,13 set 2012 (CEST)

Colori delle scintille[modifica wikitesto]

Guardando alcune immagini mi verrebbe da dire che il colore "violetto-lilla" è tipico delle scintille elettriche (tale colore sarebbe quindi associato alla ionizzazione delle molecole dell'aria), mentre nel caso di scintille di altro tipo il colore più comune dovrebbe essere il giallo, ma anche altri colori potrebbero essere possibili (forse in maniera simile a quanto succede nel saggio alla fiamma?)
Che ne pensate? Avete fonti in proposito? Esiste un "saggio alla scintilla"? --Aushulz (msg) 04:14, 8 set 2012 (CEST)[rispondi]

Non so se sia la stessa cosa, ma esiste sicuramente lo spark testing: http://en.wikipedia.org/wiki/Spark_testing

--Aepyceros (msg) 01:55, 09 set 2012 (CEST)[rispondi]

✔ Risolto Grazie, è proprio quello che cercavo, anzi di più: infatti tale test analizza non solo il colore della scintilla ma anche la sua geometria, per cui se ne deduce che anche la geometria della scintilla è caratteristica della natura del materiale. Appena posso tradurrò la voce, anche se non so quale potrebbe essere il titolo da dare alla voce in italiano. --Aushulz (msg) 03:15, 9 set 2012 (CEST)[rispondi]
Prego, non c'è di che. Credo che in italiano si chiami "prova alla scintilla"(anche se io lo chiamerei "saggio"). Qui c'è il link
http://books.google.it/books?id=NceZQrPHqC4C&pg=PA11&lpg=PA11&dq=scintille+acciaio&source=bl&ots=UsYyoPBrUF&sig=0Me_Z5QtvZVECQTPqAYlPqycgs0&hl=it#v=onepage&q=scintille%20acciaio&f=false.
Ho anche fornito le mie spiegazioni in "Possibili spiegazioni chimico-fisiche delle scintille non elettriche" (in fondo)e nella futura voce della scintilla non elettrica. Purtroppo non ho fonti in italiano, ma la pagina della wiki inglese mi sembra affidabile.
Attenzione: ho letto la voce delle scintille non elettriche e ho trovato un errore. Si tratta del meccanismo di accensione dei fiammiferi, durante il quale non viene prodotta alcuna scintilla(non essendo presente alcun metallo), poiché necessitano semplicemente del calore generato dallo sfregamento con un materiale ruvido per prendere fuoco. --Aepyceros (msg) 01:35, 10 set 2012 (CEST)[rispondi]
  • I link ai video mi pare non sono accettati, comunque per conferma puoi chiedere alla pagina Aiuto:Sportello Informazioni.
  • Ho tolto la parte sul fiammifero, anche se non sono molto sicuro che non si producano scintille; si potrebbe controllare in un video al rallentatore. Dici che non vengono prodotte scintille perché non sono presenti metalli: ora mi viene il dubbio se le scintille siano prodotte solo da metalli o anche da altri materiali; anche questo è da verificare con qualche fonte.
  • Ho spostato qui sotto un commento che avevi inserito nella bozza e ho inserito la mia risposta. --Aushulz (msg) 03:01, 10 set 2012 (CEST)[rispondi]

Ramificazioni nelle scintille non elettriche[modifica wikitesto]

Osservando le figure delle scintille di natura non elettrica (ad esempio File:Zimny ogien.jpg) si nota che ognuna scintilla in genere segue un percorso rettilineo (o parabolico nelle scintille più "lunghe", compatibilmente con l'effetto della forza di gravità sulle particelle), ma ad un certo punto i percorsi delle scintille si suddividono in più linee rette, come se "scoppiassero" dopo avere percorso il primo tratto, in maniera analoga a quanto succede per i giochi d'artificio. Secondo voi perché succede ciò? Avete a disposizione qualche fonte che spiega tale fenomeno? --Aushulz (msg) 04:25, 8 set 2012 (CEST)[rispondi]

Nel link di google libri che ho incollato spiegano che la causa dell'esplosione (e quindi della ramificazione delle scintille) è la presenza di carbonio nelle particelle che prendono fuoco: esso si trasforma in gas ed espandendosi le fa esplodere. --Aepyceros (msg) 11:34, 10 set 2012 (CEST)[rispondi]
Non l'avrei mai detto, ma essendo scritto su una fonte attendibile, ci credo. --Aushulz (msg) 00:07, 12 set 2012 (CEST)[rispondi]
✔ Risolto Ho inserito la spiegazione e la fonte da te citata alla pagina Utente:Aushulz/Sandbox/57. --Aushulz (msg) 02:42, 12 set 2012 (CEST)[rispondi]

Possibili spiegazioni chimico-fisiche delle scintille non elettriche[modifica wikitesto]

Riporto di seguito alcune ipotesi che ho azzardato riguardato al possibile (o i possibili, se sono più di uno) meccanismi di formazione delle scintille di tipo non elettrico. Con questo non voglio fare una "ricerca originale", bensì si tratta di spunti da cui partire per la ricerca di fonti (se esistono) che spiegano il meccanismo di formazione delle scintille di tipo non elettrico. Infatti da una semplice ricerca scrivendo "spark" su Google o su Google Libri ho trovato troppi risultati, per cui probabilmente ci sarebbe bisogno di utilizzare altre parole chiave in aggiunta, ma non so quali. Attendo commenti in proposito. --Aushulz (msg) 04:39, 8 set 2012 (CEST)[rispondi]

Ipotesi 1: Come conseguenza di minuscole esplosioni[modifica wikitesto]

Come nel caso delle esplosioni, le scintille vengono prodotte a seguito dell'immagazzinamento di una certa quantità di energia che viene poi sprigionata producendo delle parti che vengono allontanate ad elevata velocità a causa di onde di pressione associate al brusco svolgimento della reazione chimica. Le scintille potrebbero dunque consistere in esplosioni di minuscole particelle infuocate.

  • Evidenze a favore della tesi: si spiegherebbe così perché le millestelle producono scintille (cioè perché sono costruite con un materiale simile alla polvere da sparo, ma di minore potenza esplosiva); inoltre in questa maniera si potrebbe spiegare la forma delle scintille, analoga a quella dei giochi d'artificio (vedi a proposito: Discussione:Scintilla elettrica#Ramificazioni nelle scintille non elettriche
  • Evidenze a sfavore della tesi: ...

Ipotesi 2: A seguito della distruzione di un film protettivo[modifica wikitesto]

Talvolta, quando un materiale solido reagisce a contatto con l'ossigeno presente nell'aria, la reazione chimica in questione avviene coinvolgendo solo le entità molecolari (ad esempio molecole, atomi o ioni) che costituiscono la parte più esterna del pezzo solido.

Ciò è dovuto al fatto che sulla superficie esterna del pezzo si crea un film esterno di materiale reagito, mentre nel bulk del solido il materiale rimane non reagito, in quanto la presenza del film esterno ostacola la diffusione dell'ossigeno verso il bulk del materiale. Nel caso dei materiali metallici tale ricopertura di un film protettivo di materiale reagito è detta "passivazione".

Durante lo sfregamento, la parte più esterna del solido viene rimossa, per cui il bulk del solido ha modo di reagire con l'ossigeno dell'aria. Se tale reazione è fortemente esotermica, allora si ha la produzione di una scintilla, che è costituita da minuscole scheggie di materiale che si infiammano in maniera improvvisa.

  • Evidenze a favore della tesi: ...
  • Evidenze a sfavore della tesi: non si spiega perché le particelle vengono allontanate ad elevata velocità

Ipotesi 3: A seguito dell'energia cinetica impressa[modifica wikitesto]

La scintilla può avvenire anche nel caso in cui il materiale per reagire con l'ossigeno abbia bisogno di una certa aliquota di energia, cioè nel caso in cui la reazione del materiale in questione con l'ossigeno sia endotermica.

L'attrito causato dallo sfregamento tra il materiale in questione e una superficie ruvida produce energia sotto forma di calore, che viene ceduta al materiale che quindi ha la possibilità di svolgere la reazione di combustione. Il calore prodotto per attrito non è comunque sufficiente a fare reagire l'intero pezzo del materiale, per cui solo i frammenti più piccoli (cioè quelli prodotti dallo sfregamento) prendono fuoco.

Siccome l'attrito è concentrato sulla superficie del pezzo, solo le parti che provengono dalla superficie (cioè i frammenti) si accendono.

  • Evidenze a sostegno della tesi: ...
  • Evidenze a sfavore della tesi: non si spiega perché le particelle vengono allontanate ad elevata velocità anche se la causa dell'incandescenza non è l'attrito

Ipotesi 4: A causa dell'energia sprigionata dagli elettroni[modifica wikitesto]

Secondo questa tesi gli elettroni degli atomi che costituiscono il materiale in questione durante lo sfregamento acquisirebbero una certa aliquota di energia in modo da eccitarsi e produrre così energia luminosa.

Siccome l'attrito è concentrato sulla superficie del pezzo, solo le parti che provengono dalla superficie (cioè i frammenti) si accendono.

  • Evidenze a sostegno della tesi: ...
  • Evidenze a sfavore della tesi: non si spiega perché le particelle vengono allontanate ad elevata velocità

Ipotesi 5: Come conseguenza di fenomeni elettrostatici[modifica wikitesto]

Secondo questa tesi, durante lo sfregamento si avrebbe una separazione delle cariche in prossimità delle superfici create dallo sfregamento, cioè tra le schegge e il pezzo più grosso. Quindi tra queste due superfici si creerebbe una differenza di potenziale e di conseguenza si avrebbe la formazione di una scintilla elettrica di dimensioni minuscole.

  • Evidenze a sostegno della tesi: ...
  • Evidenze a sfavore della tesi: la luce si sprigiona dalle singole schegge, non tra le schegge e il pezzo più grosso (cioè non si assiste alla formazione di una arco elettroni, bensì le singole schegge sono accese); non si spiega perché le particelle vengono allontanate ad elevata velocità.

Commenti sulle ipotesi[modifica wikitesto]

La spiegazione delle scinitille non elettriche è semplice: elementi come il ferro o il cerio se "grattati via" prendono fuoco(quindi si tratta di una reazione chimica) a contatto con l'ossigeno nell'atmosfera. In un ambiente privo d'aria, non è possibile generare scintille(e per questo non sarebbe possibile nemmeno accendere un accendino). Il calore generato dall'attrito durante lo sfregamento è sufficiente ad accendere i piccoli frammenti. Non saprei spiegare però perché ad un certo punto esplodano... Comuque l'ipotesi due è molto interessante, degna di essere tenuta in considerazione. Su youtube c'è un video dove fanno vedere al rallentatore l'accensione delle scintille...è possibile incollare un link? --Aepyceros (msg) 01:06, 09 set 2012 (CEST)[rispondi]

Nella futura voce si potrebbe anche far osservare la seguente "curiosità": per chi è vicino a delle scintille è praticamente impossibile ustionarsi toccandole, nonostante durante la rapida combustione esse raggiungano temperature molto elevate (migliaia di gradi!). Ciò è dovuto al fatto che la massa dei frammenti è troppo piccola per trasmettere calore. Nel caso di un millestelle si applica esattamente la stessa legge fisica(cioè solo le grandi masse possiedono calore), di conseguenza i frammenti di materiale provenienti dall'asticella non possono causare ustioni(è bene invece NON toccare la parte incandescente dell'asticella, molto più "massiva" e quindi pericolosa).

--Aepyceros (msg) 01:55, 10 set 2012 (CEST)[rispondi]


Qui viene spiegato il funzionamento degli accendini e la storia della loro invenzione ed utilizzo.
Questo è il materiale piroforico utilizzato negli accendini per ottenere scintille. --Aepyceros (msg) 11:34, 10 set 2012 (CEST)[rispondi]


  • Le scintille dei multistelle possono danneggiare gli occhi e ho visto tovaglie bucate dalle scintille delle multistelle, per cui le millestelle hanno un certo grado di pericolosità, sebbene non elevato. Comunque il fatto che tali scintille abbiano una temperatura di migliaia di gradi è davvero bizzarro: se hai una fonte a riguardo, si può inserire questo dato, che penso nessuno si aspetterebbe (io pensavo al massimo 200 °C).
  • Darò un'occhiata alle voci che hai linkato per vedere se è il caso di portare un po' di materiale nella bozza.
  • Tornando alla spiegazione teorica, quella che hai fornito mi pare che sia corretta nel caso delle scintille che vengono prodotte per sfregamento di metalli e durante la saldatura (infatti le caratteristiche geometriche di tali scintille sono identiche), mentre le scintille che si alzano da un focolare hanno traiettorie più "casuali", che sono determinate dal flusso di aria calda che le solleva, quindi il meccanismo di formazione di quelle "scintille" penso che sia diverso: cioè derivano da una combustione non violenta a cui è associato un movimento dell'aria riscaldata dalla combustione. Invece sulle scintille che hanno origine durante il raffreddamento di metalli fusi dovrei cercare altre foto per capire come sono fatte, comunque penso che queste ultime siano semplicemente delle "goccioline" incandescenti di metallo fuso. Se la situazione fosse questa, avremmo in totale 3 tipologie di scintille:
  1. scintille elettriche
  2. scintille "chimiche" (da sfregamento, saldatura e millestelle)
  3. scintille create da effetti fluidodinamici (particelle alzate nei fumi di combustione, schizzi di metalli fusi).
--Aushulz (msg) 01:20, 12 set 2012 (CEST)[rispondi]

Non credo che esistano metalli in grado di emettere luce a soli 200 °C. Come minimo le scintille salgono a 500-600 °C, le più calde rasentano i 3000°C(le più calde sono di colore blu, proprio come accade per le stelle).

Forse le scintille potranno bruciacchiare dei materiali sottili e leggeri, ma ti assicuro che a mani nude ne puoi toccare quante ne vuoi, e senza mai bruciarti. Gli occhi vanno protetti a causa dell'elevata velocità con cui le scintille schizzano via durante le operazioni di saldatura, ma nel caso di un millestelle nessuno si metterebbe mai addosso una protezione simile: il "danno" al massimo può essere causato dal contatto in sé, cioè dall'urto con l'occhio, non dall'elevata temperatura e basta. In pratica è come se dicessi che i sassolini negli occhi fanno male...è ovvio che fanno male ma questo solo perché gli occhi sono molto sensibili. In qualunque altra parte del corpo dei sassolini sarebbero innocui, così come lo sarebbero le scintille sulla pelle.

Sono in parte d'accordo con te sulla distinzione di vari tipi di scintille non elettriche: il primo è quello che comprende tutte le scintille che schizzano via da un metallo e all'improvviso esplodono, il secondo è quello delle pericolose scintille delle braci che si sollevano in aria a causa delle correnti convettive(è buffo, vero? usiamo il nome "scintille non elettriche" per indicare due fenomeni diversi, ovvero i due che ho appena descritto, quindi la "famiglia" delle scintille(elettriche e non) è addirittura ramificata!). Il terzo tipo di scintille(quello dei metalli fusi) mi pare affine se non addirittura identico al primo: infatti, esse compaiono nei processi di produzione dell'acciaio(che, guarda a caso, è un metallo piroforico) quando vengono a contatto con grandi quantità di ossigeno (il comburente per eccellenza). Rimane da capire se le geometrie delle scintille del primo e terzo tipo siano le stesse o meno. --Aepyceros (msg) 23:29, 12 set 2012 (CEST)[rispondi]

http://www.reinhausen.com/it/PortalData/1/Resources/rg/sectors_and_applications/title/scaled/Stahl_xxl.jpg questa foto non chiarifica al 100% la natura delle scintille terzo tipo, ma ormai non credo ci siano più dubbi.--Aepyceros (msg) 01:59, 13 set 2012 (CEST)[rispondi]

In effetti sembrano proprio scintille "chimiche", quindi hanno luogo a causa delle reazioni con l'ossigeno, non sono invece semplici "schizzi" di metallo fuso.
Mi pare anche a me che a questo punto il quadro sia completo: ci sono 3 tipologie di scintille (elettrica, "chimica", "da focolare").
Non so se la scintilla "da focolare" possa essere chiamata "favilla" o se con il termine "favilla" si indicano anche altri tipi di scintille.
Il passo successivo è quello di trovare più fonti possibili da inserire nella voce. Da questo punto di vista ho avuto molta difficoltà, perché cercando "scintilla" o "spark" si trovano su Google e Google Libri tantissimi risultati che con il fenomeno fisico hanno poco a che fare: infatti il termine "scintilla" viene spesso utilizzato in senso metaforico o evocativo, per cui dovremmo trovare dei libri che parlino specificatamente di tale argomento. --Aushulz (msg) 02:26, 13 set 2012 (CEST)[rispondi]

http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/favilla.aspx?idD=1&Query=favilla Da questa e molte altre definizioni si capisce che con il termine "favilla" si indicano sia la scintilla chimica che da focolare. Di conseguenza, "favilla" è sinonimo di "scintilla non elettrica". Purtroppo è vero, le fonti per le scintille non elettriche sono estremamente difficili da trovare, non solo a causa delle sfumature metaforiche a mio avviso abusate in articoli di giornale e simili, ma anche per via del suo secondo ed importante significato, cioè quello di "scarica elettrica" che appare molto più spesso nelle pagine ricercate da Google. --Aepyceros (msg) 12:38, 13 set 2012 (CEST)[rispondi]

Le scintille negli Space Shuttle[modifica wikitesto]

(commento spostato dalla pagina Utente:Aushulz/Sandbox/57)

Nelle applicazioni si potrebbe fare riferimento anche all'enorme quantità di scintille prodotte per incendiare il combustibile dello space shuttle (o di un razzo)? --Aepyceros (msg) 00:08, 10 set 2012 (CEST)[rispondi]

Avendo le fonti, perché no? Magari si potrebbe spiegare come tali scintille vengano prodotte, sempre che si tratti di scintille non elettriche, altrimenti tali informazioni vanno inserite nella voce Scintilla elettrica (che ora è chiamata Scintilla, ma che penso di spostare appena finita la bozza). --Aushulz (msg) 02:51, 10 set 2012 (CEST)[rispondi]
Allora, ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che le scintille non vengono prodotte per avviare l'accensione dei motori(né i motori principali né i due razzi) ma per una questione di sicurezza, in quanto servono per bruciare il combustibile in eccesso. I motori si accendono invece grazie ad un arco elettrico(un'enorme candela, insomma).
http://astrocultura.uai.it/strumenti/aquile.htm --Aepyceros (msg) 11:34, 10 set 2012 (CEST)[rispondi]