Discussione:San Giorgio e la principessa (Pisanello)

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perché non si dovrebbe utilizzare Template:Opera d'arte? --Bultro (m) 13:44, 6 mar 2010 (CET)[rispondi]

Sui cicli di affreschi è difficile selezionare un'immagine "pricnipale" da mettere nel template, nonché misure e altro... per non fuorviare il lettore forse è meglio non utlizzare il template (non si tratta di una singola opera d'arte, ma di un gruppo di opere) --OPVS SAILCI 14:14, 25 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Credo che ci sia un'imprecisione: nella voce si legge: L'affresco era composto da due parti, quella destra, con il commiato di san Giorgio dalla principessa di Trebisonda.... In realtà l'episodio agiografico, come raccontato da Jacopo da Varagine, si svolge in nord-africa. Con riferimento a quest'affresco del Pisanello Trebisonda c'entra nella misura in cui se ne accetti l'affascinante interpretazione allegorica (giustamente citata nella voce) in base alla quale esso alluda all'auspicio di una "crociata" anti-turca a favore di Costantinopoli ormai prossima a cadere sotto il dominio degli Ottomani (come in affetti avvenne poco dopo). In questa chiave, per raffigurare la principessa salvata da san Giorgio si sarebbe utilizzato, allegoricamente, un ritratto di Maria Comnena di Trebisonda (probabilmente ideale perché Pisanello la Comnena non la incontrò mai), basilissa bizantina in quanto moglie di Giovanni VIII Paleologo (che a sua volta comparirebbe nell'affresco come pure correttamente si dice nella voce). Inoltre, coerentemente a questa ipotetica funzione allegorica, la città ideale di sfondo non è Trebisonda ma semmai Costantinopoli.... Insomma la "reale" impresa di san Giorgio si svolge in Libia, e solo in chiave allegorica (se questa lettura è corretta) si "sposta" sul Bosforo... --Never covered (msg) 11:49, 2 mag 2020 (CEST)[rispondi]

Anche questa affermazione è da rivedere: È stato commissionato a Pisanello dalla famiglia Pellegrini, come si legge nel testamento di Andrea Pellegrini nel 1429. In realtà, se non mi inganno, nel testamento in questione si legge solo della volontà del testatore di edificare e dotare la cappella... nessun riferimento né agli affreschi né al Pisanello... d'altra parte, direi, se così non fosse non ci sarebbero tanti dubbi (peraltro registrati anche nella voce) sulla datazione degli affreschi--Never covered (msg) 13:05, 2 mag 2020 (CEST)[rispondi]

  • Del resto, aggiungo, la lettura filo-bizantina di cui detto sopra, postula che l'affresco sia successivo all'avvio del concilio di Ferrara (poi spostato a Firenze), cioè al 1438.... se ci fosse così sicuro riferimento (per l'appunto il testamento di Andrea Pellegrini) che la commissione risalga a dieci anni prima la tesi sarebbe de plano da scartare, ma così evidentemente non è--Never covered (msg) 13:12, 2 mag 2020 (CEST)[rispondi]