Discussione:Salix

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Anafrodisiaco[modifica wikitesto]

siete sicuri sia anafrodisiaco?


Salix alba è sicuramente una specie paleotemperata diffusa in un esteso areale mediterraneo che comprende l'Italia e non una specie acclimatata.--Cinerino 21:45, 22 lug 2006 (CEST)[rispondi]

DA CHE LINGUA DERIVA

Formattazione come gli altri generi[modifica wikitesto]

Io propongo di formattare la voce Salix in modo simile a quello di tutti gli altri generi della classificazione di Linneo. Con la formattazione che propongo in questa pagina ci sarà solo l'elenco di tutte le specie del genere Salix ed ad ogni specie ci sarà il link alla sua descrizione, come avviene per tutte le altre pagine relative al genere di un essere vivente (vedi Felis)--dega180 (msg) 14:22, 21 set 2010 (CEST)[rispondi]

Etimologia[modifica wikitesto]

Sposto qui la sezione di etimologia assolutamente priva di riferimenti che ho sostituito con un paragrafo impostato secondo criteri linguistici più scientifici.

Anticamente era detto vimen, vimine, dall'indo-europeo wei. I Romani successivamente chiamarono l'albero salix.
Il Viminale, uno dei sette colli di Roma, probabilmente deve l'origine del suo nome proprio ai salici: sembra infatti che una fitta selva di questi alberi ricoprisse in tempi lontani le sue pendici.
Nell'antico calendario arboreo Celtico il salice simboleggia il quinto mese, dal 15 aprile al 12 maggio. Nel mondo greco-romano era dedicato alla Luna ed alla sua personificazione Ecate, sicché lo si considerava collegato all'elemento acqua. Essendo Ecate dea infera, anche i salici erano connessi con l'aldilà, infatti quando Ulisse volle scendere al Tartaro per consultare Tiresia, Circe gli raccomandò di recarsi verso occidente alla ricerca del boschetto di Persefone, riconoscibile dai pioppi e dai salici; là si apriva la porta degli inferi. Il legame con l'acqua sarebbe confermato dal fatto che la ninfa Elice, nome Blinda (salice in lituano) era talmente feconda da partorire con qualsiasi parte del suo corpo; ingelosita, la Terra la imprigionò in un prato palustre dove la ninfa affondando con le gambe si trasformò nell'albero. Orfeo penetrò agli inferi per salvare Euridice tenendo in mano un ramoscello di salice.

Trascrivo qui anche questo trafiletto da Salix purpurea, privo anch'esso di riferimenti.

Probabilmente dal celtico "sal lis" = presso l'acqua.

--Carnby (msg) 22:53, 22 nov 2013 (CET)[rispondi]

L'attuale sezione di etimologia paragona vari discendenti del latino salix. Paragone interessantissimo ma sbilanciato verso le lingue di nord Italia. Purtroppo non ho le conoscenze per farlo io, ma penso sarebbe il case di aggiungere un esempio in lingua campana, siciliana e sarda (se la parola in quelle lingue deriva dal latino salix). Qualcuno di più informato si sente di farlo?

-Æolus (msg) 10:33, 15 set 2020 (CEST)[rispondi]

Rispetto alla derivazione del francese sauge dal latino salix: la pagina francese [[1]] fa derivare la parola dal germanico *salχaz (cit. Larousse étymologique). Secondo essa nonostante la radice sia la stessa (*sal), la parola sauge non continua la parola salix, che invece ha discendenti ormai desueti saus e sausse. Da correggere?

-Æolus (msg) 10:40, 15 set 2020 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

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