Discussione:Psicofisiologia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Neuroscienze
ncNessuna informazione sull'accuratezza dei contenuti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla scrittura. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di fonti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di immagini o altri supporti grafici. (che significa?)

Disciplina opposta a...[modifica wikitesto]

Ciao, visto che hai scritto la voce, suppongo che ti occupi di questa disciplina per ricerca. Volevo solo chiedere un precisazione. Da miei appunti mi torna che la psicofisiologia sia opposta alla psicologia fisiologica e la neuropsicologia sia a se stante. In altre parole:

  • Psicologia fisiologica:
variabile indipendente: fisiologica
variabile dipendente: psicologica
  • Psicofisiologia:
variabile indipendente: psicologica
variabile dipendente: fisiologica

La fonte citata per entrambe è Stern (1964).

  • Neuropsicologia studia il comportamento e i processi cognitivi a seguito di lesioni cerebrali.

In altre parole, nello studio di soggetti neurologicamente sani, la variabile manipolata e quella osservata determinano la differenza tra psicofisiologia e psicologia fisiologica. PS dai un occhiata anche al portale:neuroscienze. --AlessioF 23:15, 7 mar 2009 (CET)[rispondi]

Sulla wiki inglese c'è proprio quello che dico io, lo scambio delle variabili dipendenti e indipendenti. --AlessioF 23:25, 7 mar 2009 (CET)[rispondi]
Beh, si, forse hai ragione te. Volendo semplificare, si corre il rischio di semplificare troppo. Il fatto è che con psicologia fisiologica si intende comunemente, in ambito accademico, l'area disciplinare M-PSI/02, che comprende anche neuropsicologia e psicofisiologia, e quindi ho dato questo senso al termine. Infatti ho categorizzato la psicofisiologia dentro alla psicologia fisiologica. Va però notata una cosa: per ragioni etiche è difficle progettare uno studio sui soggetti sani in cui si manipoli direttamente una variabile fisiologica. Questo tipo di ricerche si effettua sui pazienti cerebrolesi, e allora coincide di fatto con la neuropsicologia, o su soggetti non umani, ma questo tipo di ricerche sono ormai appannaggio dei fisiologi e hanno ben poco di psicologico. La fonte che citi è del 1964, e riflette un'impostazione, per quel che è la mia esperienza, un po' datata. Comunque forse qui su wikipedia è meglio stare sul classico e usare la definizione che hai dato tu. --DD (msg) 12:47, 18 mar 2009 (CET)[rispondi]
Sono consapevole del calderone M-PSI02 e che si chiami psicobiologia e psicologia fisiologica. Poi la definizione storica classica della manipolazione delle variabili... Beh da quanto ho letto ultimamente la psicofisiologia si può far riassumere negli studi di elettrofisiologia. Ah giusto Bene per la modifica. --AlessioF 23:22, 18 mar 2009 (CET)[rispondi]

La parte seguente è tolta dalla voce: parliamone un attimo. L'inserimento appare molto specifico, e teso a supportare l'inserimento promo della parte finale (rimossa completamente, rimane in crono voce per chi la vuole visualizzare).

"In elettrofisiologia clinica , particolare rilevanza assume lo studio del segnale R-R. Esso prende in considerazione l'intervallo temporale che intercorre tra un battito cardiaco e il successivo in un tracciato ECG registrato di norma per un tempo non superiore ai cinque-sei minuti. E' possibile studiare il segnale R-R anche per intervalli di tempo molto lunghi , ad esempio per 24 ore mediante Holter. Di particolare rilievo é il fatto che il segnale R-R é modulato prevalentemente dall'attività del Sistema Nervoso Autonomico.Lo studio della variabilità del ritmo cardiaco (R-R) consente quindi di stimare l'attività della componente del simpatico e del parasimpatico nella modulazione del ritmo cardiaco stesso. La metodologia più frequentemente utilizzata é quella della FFT (Fast Fourier Tranform). Con questo metodo é possibile rappresentare il segnale R-R nel dominio della frequenza, ottenendo in ordinata il valore spettrale della PSD (Power Spectral Density) e in ascissa il corrispondente valore della frequenza. Lo studio consente in particolare di analizzare tre bande di frequenza, la VLF nell'intervallo di frequenza compreso tra 0.003 e 0.04 Hz, la LF compresa nell' intervallo di frequenza tra 0.04 e 0.15 Hz e la HF, nel corrispondente intervallo di frequenza di 0.15 e 0.4 Hz.Le bande LF ed HF consentono una analisi descrittiva dell'attività di modulazione del simpatico e del vagale e del loro bilanciamneto nella caratterizzazione del ritmo cardiaco. L'analisi mediante FFT presenta tuttavia dei limiti notevoli perché il segnale R-R é in sé un segnale non stazionario e non lineare e pertanto la sua analisi richiede metodi più avanzati."

Veneziano- dai, parliamone! 21:16, 10 feb 2011 (CET)[rispondi]

Concordo, le modalità di inserimento son ben altre. Fatto! --AlessioF 13:36, 11 feb 2011 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 15:18, 14 mag 2021 (CEST)[rispondi]