Discussione:Open Gaming License

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Critiche e controversie[modifica wikitesto]

Prima o poi ho in programma una revisione della voce, se questa sezione rimane non fontata mi sentirò libero di rimuoverla.--Moroboshi scrivimi 13:32, 31 dic 2011 (CET)[rispondi]

Cassetto tutta la sezione critiche e controversie segnata come priva di fonti dal 2011 nel caso che possa essere recuperata in futuro. Controversie effettive e documentate ci sono sulla licenza d20STL che permetteva di usare il marchio d20 System sui prodotti di terze parti. Sull'OGL in sè, siamo più a livello di discussioni da forum. --Moroboshi scrivimi 13:13, 10 ott 2018 (CEST)[rispondi]

Critiche e controversie

La OGL è stata criticata da vari giocatori e gruppi di gioco che dissentivano dal cosiddetto «Wotc-inspired open gaming movement» («movimento open game che si ispira a Wizards of the Coast») sulla base del fatto che la posizione predominante di Wizards of the Coast nel mercato dei giochi è negativa e che la OGL avrebbe continuato questa negatività espandendo l'influenza della compagnia sul mercato.

Le critiche iniziali non erano indirizzate contro la OGL, bensì contro la d20 License, che permette di usare il marchio d20 anche a chi non ne detiene la proprietà. Molti spesso confondono la d20 License con la OGL anche se sono due documenti legali differenti. Le critiche verso la OGL tendono a focalizzarsi su tre punti: la definizione della Product Identity, l'abilità di mischiare l'Open Gaming Content, o OGC, con il contenuto non-OGC, e la presenza di un requisito che rende obbligatorio tener traccia della fonte.

Il primo è probabilmente il più contestato. I critici considerano la PI, come definita nell'OGL, troppo onerosa e non fair use, incrementando la copertura legale delle tradizionali leggi sulla proprietà intellettuale, come marchi registrati e copyright.

I critici contestano la possibilità, anche se contro i termini di licenza, che il contenuto OGC e la PI possano essere combinati senza una chiara distinzione fra i due, cosa che impedirebbe il riutilizzo del materiale OGC, eliminando così lo scopo principale della OGL. Mentre la licenza impone che l'OGC e la PI debbano essere chiaramente distinti, non dà specifici meccanismi su come questo debba avvenire; i critici considerano i termini di licenza troppo vaghi su questa parte. Citano come esempio la pratica comune di molti editori che utilizzano la d20 License e la OGL di indicare quali parti del materiale sono OGC dichiarando semplicemente «tutte le regole sono Open Gaming Content, il resto è closed content», o qualcosa di simile. Questo genera una considerevole confusione nel capire quali parti dell'opera siano OGC e quali no, cosa che i critici additano come stratagemma per prevenire il riutilizzo del materiale. La Open Gaming License è spesso pubblicizzata come una forte licenza copyleft. Ma l'abilità di mischiare materiale OGC con quello non-OGC porta alla domanda se possa essere o no considerata una forte licenza copyleft, o se può essere anche solo considerata copyleft.

La critica contesta infine la presenza nella OGL di un requisito che imponga di identificare la fonte del materiale; infatti, nella licenza, viene imposto che il creatore dei documenti utilizzati come fonte debba essere citato nel testo stesso della licenza che verrà poi distribuito con il materiale. Questo requisito potrebbe, ad esempio, prevenire la distribuzione di OGC in PDF criptati che rendono difficoltoso, se non illegale, estrarre il materiale OGC con lo scopo del riutilizzo. Questo tipo di strategia comunque è in disaccordo con l'opinione formale di Wizards of the Coast nei riguardi dello scopo della OGL, cioè la possibilità di consentire a terze parti di produrre prodotti pratici commercialmente per supportare i propri prodotti.

Vari suggerimenti sono stati dati dai critici per licenze alternative, incluse la GNU Free Documentation License (GFDL), la licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike (cc-by-sa) ed anche la GNU General Public License (GPL), così come altre licenze per il contenuto libero.

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

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