Discussione:Occhio di Allah

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Termine usato in lingua italiana[modifica wikitesto]

Fonti:

  • Marco Bussagli, Scaramanzia, in Universo del corpo, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000. URL consultato il 30 gennaio 2023.
    «L'occhio ('ayn) può assumere però valore positivo, come dimostrano gli amuleti rappresentanti il benefico occhio di Allah»
  • Nikos Kazantzakis, Canto III, in Odissea [Οδύσσεια], traduzione di Nicola Crocetti, Milano, Crocetti Editore, 2020, Note al testo, ISBN 9788883063213.
    «1 È l'"occhio" greco, un portafortuna che preserva da sventure e malocchio (mátiasma in greco), in uso ancor oggi in tutta la Grecia, dove viene portato come amuleto. Di derivazione antica, ha le sue origini nell'occhio di Horus, o Ra, degli antichi Egizi [...] Un amuleto simile è l'occhio di Allah, detto anche occhio greco, evil eye (in inglese), mauvais œil (in francese), böser Blick (in tedesco), ayn hasad (in arabo) e olho gordo (in portoghese brasiliano).»
  • Mario Polia, Tra cielo e terra. Religione e magia nel mondo rurale della Valnerina, vol. 2, Foligno, Edicit-Editrice Centro Italia, 2009, p. 545, ISBN 9788896157107.
    «[...] nell'Islam si usa portare al collo un amuleto vitreo in forma di occhio detto "occhio di Allah" [...]»
  • Angela Giallongo, «Due occhi ti feriscono, tre ti guariscono», in La donna serpente. Storie di un enigma dall'antichità al XXI secolo, Bari, Edizioni Dedalo, 2013, p. 56, ISBN 9788822005755.
    «[...] Così hanno compiuto e compiono ancora il loro dovere gli amuleti bluastri, chiamati nel mondo arabo Occhio di Allah e altrove Occhio di Medusa. [...]»
  • Andrea Romanazzi, Guida alla stregoneria del deserto, Roma, Venexia Editrice, 2011, ISBN 9788887944914.
    «[...] Spesso vi è posto al centro un altro simbolo di origini remote, l'occhio di Allah, facilmente reperibile anche in vetro sulle moltissime bancarelle dei souk. Rappresenterebbe l'occhio vigile di Dio che protegge e preserva. [...]»
  • Raffaele Morelli e Vittorio Caprioglio, Occhi come amuleti contro il malocchio, in Ciò che cerchi è dentro di te, Milano, Edizioni Riza, 2021, p. 34, ISBN 9788870715880.
    «[...] Un altro amuleto molto diffuso, specialmente in Turchia e in Grecia, è il cosiddetto "occhio di Allah", altrimenti chiamato Nazar Bonjuk. Ha la forma di un cerchio blu, con al centro un occhio, o altri cerchi concentrici di colore bianco, azzurro e nero. Questo amuleto è considerato utile soprattutto per scacciare il malocchio [...]»
  • Jawdat Said, La morte della guerra: vivere nel tempo abrogato, in Jawdat Said, Vie islamiche alla nonviolenza, a cura di Naser Dumairieh, Marzabotto, Zikkaron Edizioni, 2017, ISBN 9788899720155.
    «[...] i mercanti di armi si comportano con i loro clienti come quelli che vendono alla gente l'occhio blu73, che poi lo appende al collo dei propri figli perché non siano colpiti dal malocchio. [...] 73 Amuleto molto diffuso nei paesi arabi e in tutta l'area mediterranea, detto anche "occhio di Allah".»
  • Federica Giuliani, Superstizioni, in Il cielo di maiolica blu. Un'insolita storia d'amore con la Turchia, Firenze, goWare, 2015, ISBN 9788867973286.
    «[...] Il più celebre degli amuleti è la perla blu o occhio di Allah, mavi boncuk, che pare funzionare perfettamente contro il malocchio. [...]»
  • Gabriele Ferraresi, Mad in Italy. Manuale del trash italiano. 1980-2020, Milano, Il Saggiatore, 2020, ISBN 9788842826835.
  • Eve Conant, L'occhio di Allah e la mano di Fatima, in L'origine e l'importanza dei portafortuna in tutto il mondo, National Geographic, 23 giugno 2020. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  • Fabrizia Volponi, Occhio di Allah: leggenda, significato e cosa fare se si rompe, in Donna Glamour – Supplemento della testata giornalistica Delta Press, Biella, Delta Pictures, 27 giugno 2021. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  • Scaramanzia e portafortuna: simboli e usanze da tutto il mondo, in Il Faro, Fiumicino, Ilfaroonline, 26 novembre 2021. URL consultato il 30 gennaio 2023.

--79.17.101.115 (msg) 23:26, 30 gen 2023 (CET)[rispondi]