Discussione:Messico

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Costituzione[modifica wikitesto]

Mancano dei cenni sull'assetto costituzionale attuale e sul sistema politico--87.16.117.95 12:37, 17 set 2006 (CEST)[rispondi]

Datos falsos[modifica wikitesto]

FALSO e costituisce “””la più grande””” e la più popolata nazione ispanofona del mondo. http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_and_outlying_territories_by_total_area

FALSO: Il Messico è il paese dell'America latina con la più bassa presenza di popolazione di origine italiana. http://www.feditalia.org.ar/arg/feditalia/feditalia_historia.html

Da controllare[modifica wikitesto]

Ho apposto il template per il paragrafo La situazione della linea di confine tra Messico e Stati Uniti. La voce si è di colpo raddoppiata, un controllo da parte di chi se ne intende è auspicabile. --RdocB 21:03, 10 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Sposto qui un'ampia sezione non formattata che a mio avviso, per quanto di indubbio interesse, appesantisce la voce Messico. Creo altresì una voce con lo stesso contenuto, pur non riuscendo ad afferrarne la piena enciclopedicità, ma per evitare di perderne i contenuti. Chiedo consiglio anche ad altri utenti più esperti di me. --Zavijavah (msg) 11:50, 10 feb 2009 (CET)[rispondi]

La situazione della linea di confine tra Messico e Stati Uniti e capezolandia

Analisi dell'aspetto geografico

La frontera norte è il confine che separa gli Stati Uniti d'America e lo stato del Messico partendo dall'Oceano Pacifico (Tijuana) fino al Golfo del Messico (Matamoros) per circa 3000 chilometri. Si possono individuare due parti geograficamente molto diverse tra loro: il "river borderlands" tra il Golfo del Messico e Ciudad Juárez-El Paso, caratterizzato dalla presenza del fiume Río Grande-Río Bravo e il "desert borderlands" che prosegue dopo il fiume fino ad un'indeterminata zona ad ovest, caratterizzato da terre desertiche. Le città che troviamo sul confine sono caratterizzate da una fitta gamma di relazioni economiche e commerciali con le città corrispondenti nell'altra sponda del confine, tanto da essere definite le città gemelle: troviamo quindi Tijuana e San Diego, Ciudad Juárez ed El cago, Nuevo Laredo e Laredo, Matamoros e Brownsville.

Analisi dell'aspetto socio-culturale

la collazione messicana è testicoli di tapiro questa è una antica ricetta del popolo maya si narra che il popolo maya discende da ape maya.Queste realtà vivono delle situazioni socio-culturali molto particolari, una su tutte è quella delle maquiladoras ( Il termine deriva da maquila, in altre parole il prezzo pagato in natura o in denaro per la macinatura del grano o delle olive ), le fabbriche di assemblaggio. Esse sono fabbriche in subappalto, filiali di multinazionali che beneficiano di bassi salari, esenzioni fiscali e della vicinanza degli Stati Uniti dove torna la produzione. Dai fornitori messicani le maquiladoras non comprano più del 2% dei materiali necessari, tutto il resto è importato, creando così una dipendenza strutturale. Queste realtà hanno trasformato il ruolo di paesi, come il Messico, che prima erano utilizzati come serbatoio da cui attingere le materie prime: ora sono fornitori di grandi quantità di lavoro a basso costo (si calcola che le persone impiegate siano circa un milione) per abbassare i costi di produzione e alzare i profitti. La manodopera è solitamente giovane (dopo i 35 anni sono frequenti i licenziamenti), femminile e migrante; questo non permette ai salari di crescere, non esistono contratti collettivi e gli abusi sono all'ordine del giorno. Ad esempio gli operai della maquila Luremex di Nuevo Laredo lavorano nella verniciatura di materiale per la pesca che viene venduto nei mercati nordamericani. Nel 1998 e nel 1999 la direzione annunciò ai dipendenti lo svolgimento di una campagna di vaccinazione, in realtà un'infermiera ammise che si trattava di una iniezione che provocava una sterilizzazione temporanea. La linea quindi si ritrova con 230 milioni di individui che ogni anno cercano di attraversarla, creando come una diga un bacino di manodopera pronta ad essere filtrata in base alla domanda. La situazione della popolazione che si crea è poi in alcuni casi al limite della sopravvivenza: come spiega la rivista "BorderLines" a El Paso "l'acqua potabile è raccolta o recuperata attraverso bassi pozzi scavati a mano che rapidamente vengono contaminati da rifiuti umani, dal riflusso in superficie di pesticidi o metalli pesanti presenti nel suolo che li circonda. L'acqua ristagna in malsani container aperti, vecchi recipienti già usati negli impianti industriali, molti dei quali con ancora l'etichetta "da non usare per l'acqua", diventano un comune metodo di approvvigionamento idrico. Recentemente, un gruppo di ricercatori si è imbattuto in una famiglia che utilizzava taniche usate di pesticida da dieci litri come contenitori d'acqua. La scarsità implica che l'acqua per bagnare e per lavarsi provenga direttamente dai canali d'irrigazione. A causa della mancanza di alloggi per i redditi bassi nelle contee vicine al confine, si valuta che un milione e mezzo di persone fra cittadini statunitensi poveri, latino e alcuni nativi, vivano in favelas o colonias concentrate soprattutto nel New Mexico e nel Texas. L'approvvigionamento idrico di tutte le assetate maquila disseminate lungo l'arido confine ha trasformato la cronica assenza d'acqua in una vera e propria emergenza anche sul fronte messicano: a Tijuana per esempio lo stabilimento della Samsung si "beve" da solo il 5% dell'annuale rifornimento idrico cittadino. Un altro problema che si sta consolidando è quello degli incidenti stradali che vedono come vittime intere famiglie investite. Attraversare dieci corsie della strada interstatale che porta a Los Angeles, congestionata fin dalle prime ore del mattino da pesanti camion e dal traffico turistico, è un azzardo disperato per chiunque: per migranti stanchi e disorientati, molti dei quali non hanno mai visto un'autostrada in vita loro, è più che mai un suicidio. Negli ultimi quindici anni sono state uccise centinaia di persone, comprese intere famiglie che correvano tenendosi per mano; e si è arrivati ad un punto in cui a San Diego, è stata organizzata una specifica terapia di gruppo per aiutare automobilisti traumatizzati dall'aver accidentalmente travolto persone che attraversavano l'autostrada. Dopo aver speso milioni di dollari e valutato ogni possibile opzione, tranne quella di chiudere il vicino checkpoint, l'agenzia dei trasporti della California, la Caltrans, ha ufficialmente inaugurato, verso la fine degli anni ottanta, la prima "zona di incidenti pedonali" esistente al mondo, riempiendola poi di segnali gialli con l'immagine di due persone adulte e una bambina che corrono mano nella mano lungo l'autostrada. E varcando così una soglia morale nel processo di naturalizzazione della violenza quotidiana contro i migranti.

Il cammino dell' "indocumentado"

In questa zona di confine una realtà tristemente famosa è quella degli emigranti che illegalmente cercano di passare negli Stati Uniti. Per molti questa tappa arriva dopo un lungo percorso che parte da altre zone sudamericane e che quindi ha già passato numerosi rischi e pericoli. Oltre ai pericoli naturali rappresentati dal fiume e dal deserto ci sono anche quelli rappresentati dagli uomini: i coyotes (trafficanti di immigrati clandestini) abbandonano qui i propri "clienti" ad un destino che vede il rischio di essere derubati da criminali qualunque o avere a che fare con le autorità messicane e statunitensi; pagare è spesso l'unico modo di proseguire il viaggio e la mordida (la tangente) è uno strumento ormai consolidato, che si somma alla tariffa da pagare per il passaggio, che è aumentata del 500 per cento dopo l'introduzione delle più moderne tecniche di pattugliamento e si aggira sui 1.500 dollari. Il governo messicano ha avviato due iniziative per far fronte alla questione dei migranti: il Grupo Beta e il Programma Paisano. Il primo è un gruppo di polizia speciale che è stato creato per difendere gli indocumentados scortandoli o raccogliendo le denunce riguardanti i maltrattamenti subiti dalle forze di polizia (si registrano però anche denunce agli stessi agenti del Grupo Beta). La seconda iniziativa, invece, è un sistema di assistenza che si occupa di varie iniziative come la distribuzione di materiale informativo sui diritti umani e sui centri utili ai migranti. L'assistenza più efficace viene però fornita da organismi privati, nella frontera norte il principale è la Casa del Migrante (Tijuana e Ciudad Juárez). Ai "fortunati" migranti che riescono ad entrare nel territorio statunitense poi, si prospettano una nuova serie di problemi, spesso estremamente pericolosi. Durante l'attraversamento della frontiera sono frequenti gli abusi della Border Patrol (la polizia di frontiera degli Usa), molti di essi riguardano soprattutto le donne. Luogo di desaparicion e di morte quindi, di territori controllati dai nuovi cartelli del traffico internazionale della droga a cui si aggiunge la diffidenza della popolazione oltre frontiera che in alcuni casi sfocia in un vero e proprio conflitto.

L'amministrazione della frontiera

La stampa statunitense ha criticato l'iniziativa di un gruppo di privati cittadini dell'Arizona che si sono messi a sorvegliare il flusso di clandestini al confine con il Messico.Il flusso di clandestini che migrano dal Messico agli Stati Uniti attraverso la frontiera dell'Arizona è diventato un grave problema per i cittadini di questo stato. Tanto che almeno duecento persone hanno risposto a un appello diffuso su internet, che invitava i cittadini a unirsi a una milizia privata per sorvegliare il confine20. La stampa statunitense commenta le implicazioni dell'iniziativa Minuteman project - come venivano chiamati i volontari durante la rivoluzione americana - e molti giornali non esitano a sottolineare la sua "pericolosità"."Se la polizia di confine ha bisogno di rinforzi, sono il congresso e l'amministrazione guidata dal presidente George W. Bush a doversene preoccupare", scrive il Chicago Tribune. Il Minuteman project "è un'idea pericolosa perché rischia di aggravare il problema invece di risolverlo".Secondo il San Francisco Chronicle "non ci sono dubbi: il numero crescente di immigrati clandestini ha creato una crisi profonda. Ma i vigilantes privati non sono addestrati né equipaggiati nel modo giusto per far fronte ai compiti di sorveglianza che vorrebbero svolgere. La loro presenza alla frontiera causa solo ulteriori problemi".Il Baltimore Sun sottolinea che questa situazione è frutto della "frustrazione dei cittadini e delle risposte inadeguate del governo" ed esorta "il congresso a varare leggi che permettano di regolamentare e di controllare l'immigrazione". Secondo il Miami Herald il fatto che il Minuteman project abbia avuto meno seguito di quanto ci si potesse aspettare è un'ottima notizia. Lo considera infatti un progetto rischioso e impopolare: "Una maggiore militarizzazione del confine non servirà a tenere lontani i clandestini: non potremo tener chiuse le porte al Messico per sempre".Il quotidiano Arizona Republic critica sia l'approccio del Minuteman project sia quello dei gruppi umanitari come Humane borders, che provvedono alle necessità degli immigrati che giungono negli Stati Uniti molto provati dal viaggio nel deserto. L'ultima trovata della polizia di frontiera è di reclutare nuove leve tra gli studenti: bloccare i clandestini può essere un'avventura, sull'unico confine terrestre che divide il Primo e il Terzo Mondo. Le notizie dal fronte continuano ad essere allarmanti anche e soprattutto per il comportamento delle forze di polizia, che a San Diego ha utilizzato dei cani addestrati per la caccia ed un elicottero provvisto di riflettori e detector termici per rastrellare, perseguire ed arrestare i gruppi di migranti, che aspetteranno poi anche 30 ore, ammanettati con catene metalliche o di plastica, senza cibo né acqua prima di essere trasferiti. Oggi la Border Patrol "cattura" ogni anno circa un milione di emigranti illegali, il 95% dei quali sono messicani, due terzi degli attraversamenti avvengono a Tijuana/San Diego ed El Paso, mentre l'area di Matamoros viene scelta prevalentemente dai centroamericani. Queste misure di controllo sono state adottate negli anni novanta e si concentrano in tre luoghi principali lungo i 3000 chilometri della frontiera: tra Tijuana e San Diego si avvia l'Operation Gatekeeper nel '94; tra El Paso e Cuidad Juárez l'Operation Blockgade nel '93 e a Brownsville l'Operation Rio Grande nel '97. Gli effetti di queste iniziative hanno avuto duplici effetti: da un lato hanno ridotto il numero di persone che varcavano la frontiera senza alcuna ispezione e migliorato il sistema che permette di bloccare i tentativi clandestini; dall'altro però ha invitato i migranti intenzionati ad attraversare la frontiera a spostarsi in altre zone, come quelle desertiche, montuose e attraverso aree rurali, dove le condizioni fisiche sono molto rischiose. Infatti le motivazioni dei migranti sono talmente determinate da renderli disposti ad assumersi qualunque rischio e per molti il viaggio non riuscirà ad avere una meta. Tra il 1993 e il 1996 si stima che circa 1185 persone sono decedute nel tentativo di varcare la frontiera ed è preoccupante il fatto che questo numero potrebbe essere in realtà molto più elevato, dato che molti corpi potrebbero non essere mai ritrovati. Le cause principali di morte sono per annegamento, incidenti automobilistici, disidratazione, colpi di calore e assideramento. "Il rafforzamento della frontiera -osserva Wayne Cornelius, direttore del Centro di Studi USA Messico- è la causa della più chiara, acuta e sistematica violazione dei diritti umani che avviene negli USA in questo momento". Gli alieni provengono da tutto il Centro e Sud America; e sono tanti. Secondo le statistiche dell'Ins, 929.809 persone sono state arrestate nel tentativo di attraversare la frontiera illegalmente nell'anno fiscale 2002 (dall'ottobre del 2001 all'ottobre del 2002); mentre dal gennaio al novembre 2002 sono morte 350 persone: 2.200 i morti "di frontiera" dal 1994. Il governo messicano calcola che in media muoia una persona al giorno tentando di giungere "en el otro lado". Nelle sole zone di Yuma e Tucson (frontiera dell'Arizona e parte della California) il numero delle vittime è andato crescendo: 44 nel 1999, 100 nel 2000, 102 nel 2001, 145 nel 2002, 151 nel 2003, più di 171 nel 2004.

Migrazione messicana verso gli Stati Uniti

Possiamo individuare nel corso del ventesimo secolo quattro diverse tipologia di migranti provenienti dall'area messicana diretti in particolare negli Stati Uniti.

  • I braceros, immigrati che, essendo dotati di un regolare contratto di lavoro sono stati ammessi legalmente nel territorio statunitense. Essi sono lavoratori temporanei, che hanno caratterizzato il periodo intorno al 1942 grazie ad accordi tra il governo messicano e quello statunitense, con l'obiettivo da parte di quest'ultimo di rispondere all'esigenza di manodopera dovuta all'intervento nella guerra mondiale. Caratterizzarono l'"epoca dei braceros" in cui si introdusse l'utilizzo delle quote di immigrati-lavoratori da contattare.
  • I trasmigranti o "commuters" o "tarjetas verdes" (dal colore del documento del permesso di soggiorno), in altre parole persone residenti in Messico ma autorizzati a lavorare negli Stati Uniti. Il periodo coinvolto ha inizio negli anni venti.
  • Gli immigrati legali, vale a dire le persone ammesse dalle autorità statunitensi con un regolare permesso (chiamato visa).
  • Gli immigrati illegali, sprovvisti in pratica del documento. Questo tipo di immigrazione viene favorita indirettamente dagli effetti degli accordi sui braceros: i migranti che non rientrano nelle quote statunitensi dei lavoratori "necessari" e sono quindi costretti ad entrare in modo clandestino. Negli anni '50 divenne un vero e proprio problema politico, che culminò nel 1954 con una campagna di deportazione massiccia di indocumentados, la "Wetback Operation".

Spesso, per il governo statunitense, il tema dell'immigrazione messicana è vista come un problema di criminalità e di traffici di droga da risolvere anche tramite l'esercito. Dall'altro lato della frontiera invece, in Messico il fenomeno emigratorio viene visto come una "soluzione" per far fronte a situazioni disagevoli della società, quindi non è mai stato affrontato seriamente come un problema sociologico. Questo sistema viene regolamentato dalla legge statunitense detta Simpson-Rodino (in realtà il nome ufficiale è Immigration Reform and Control Act) e negli anni novanta trovò le sue applicazioni pratiche: un muro d'acciaio lungo più di 30 chilometri tra San Diego e Tijuana e l'introduzione di alcune strategie congiunte di controllo territoriale nei punti della frontiera maggiormente soggetta a traffici clandestini. Il contesto da cui partono i migranti è molto particolare: gli aeroporti messicani sono tappezzati da manifesti orgogliosi dei compatrioti che emigrano, e programmi bilaterali o delle agenzie internazionali dei diritti umani fanno il possibile per impedire o rendere meno drammatico il difficile viaggio verso il dollaro, simbolo di ricchezza e di riuscita sociale. Le donne dei piccoli pueblos, i paesi dell'interno messicano, spesso simili a quelli dell'Italia degli anni Cinquanta, raccontano che aspettano il marito da uno, due, tre anni, e intanto ricevono i 100-200 dollari mensili, che in Messico costituiscono una buona base economica per mangiare, in attesa di un ritorno non assicurato da troppi anni di lontananza. Non è solo la fame che spinge questi uomini (e sempre più spesso anche donne e bambini) ad andare lontano, ma la sicurezza di poter avere, con 2.000-3.000 dollari, il terreno su cui costruire la propria casa e coltivare il mais, insomma avere un tetto sulla testa e la pancia piena per tutta la numerosa discendenza. Sempre maggiore è anche il mito della modernità, dello sviluppo marcato da oggetti tecnologici, dal miraggio di una vita migliore che porta tanti cittadini

di questo paese a rischiare la vita e il proprio futuro oltre la frontiera degli Stati Uniti d'America.

Collocazione Messico[modifica wikitesto]

La voce attuale dice che il Messico è uno stato federale dell'America Centrale. Io ho sempre saputo che, invece, è uno stato dell'America Settentrionale, come risulta da tutti i libri di geografia che ho consultato ed anche dal sito internet "Global Geografia" alla voce Nord - Centro America. Ho effettuato già la modifica il giorno 27/01/09 alle ore 15.51, ma poi ho visto che la voce è stata ripristinata come prima. Gradirei avere un parere certo e definitivo. Grazie.

--Ortisei (msg) 15:13, 4 feb 2009 (CET)[rispondi]

Canada, Stati Uniti e Messico formano il Nord America. Da Guatemala a Panama è America centrale. Il Messico è allo stesso tempo il più settentrionale dei Paesi dell'America Latina. --Baseluna014 (msg) 11:57, 4 giu 2020 (CEST)[rispondi]

Revisione della voce[modifica wikitesto]

Ho iniziato una sostanziale revisione ed integrazione della voce, soprattutto nelle sezioni che appaiono più carenti. Le integrazioni derivano dalla traduzioni della versiono di es.wiki.--Zavijavah (msg) 22:17, 15 feb 2009 (CET)[rispondi]

Per quanto riguarda il capitolo storia:

Per quanto riguarda il capitolo economia:


Proposta Secondo me ci vorrebbero un po' più di dettagli storici sul periodo relativo a Diaz. Mi pare che non venga preso molto in considerazione.

Porfirio Diaz[modifica wikitesto]

La parte dedicata a Porfirio Diaz mi sembra piuttosto capziosa.--Modzilla (msg) 10:59, 19 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Cito testualmente: rivolta "cristiana". Perché l'aggettivo è tra virgolette? Si possono togliere a mio avviso, oppure sostituire con <rivolta dei cattolici>. --Abaz (msg) 23:47, 1 feb 2011 (CET)[rispondi]

calcio non primo sport[modifica wikitesto]

Il testo dice che il calcio non e' il primo sport in Messico. Io in Messico ci vedo e senza ombra di dubbio posso affermare che il calcio e´ per tifo, pratica, passione,ecc il primo sport in Messico Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 201.168.207.173 (discussioni · contributi) 20 feb 2012 (CET).

Quello che serve non è una tua esperienza diretta, ma le fonti che testimoniano quanto affermi. --Cpaolo79 (msg) 09:40, 12 set 2012 (CEST)[rispondi]

Nome completo[modifica wikitesto]

ho motivo di credere, senza dubbio alcuno, che "leccacazzi" non sia il nome completo dello Stato del Messico. Modificherei la voce autonomamente, ma non ne conosco il nome completo.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.17.54.106 (discussioni · contributi).

Risolto, grazie per la segnalazione (dai comunque un'occhiata a Aiuto:Rollback). --Vito (msg) 19:17, 10 mag 2013 (CEST)[rispondi]

Voce da aggiornare urgentemente[modifica wikitesto]

Nella sintetica ma efficace ricostruzione storica, tutto si ferma al 2000. Ma da allora la situazione messicana è spaventosamente precipitata. Il PRI è tornato al potere, il Narcotraffico, mai nominato nel testo, si è infiltrato in tutte le istituzioni, i partiti e la corrotta polizia; ha preso il controllo di molti Stati della Federazione corrompendo Governatori e Sindaci e soprattutto dando sfogo ad una sanguinaria violenza che ha provocato negli anni migliaia di morti e di "desaparecidos". Da ultimo, c'è stata la controversa visita di Bergoglio.

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