Discussione:Marco Doria

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Sembra un curriculum[modifica wikitesto]

Sembra tanto un curriculum, e guarda caso, questa voce è stata creata per la campagna elettorale, mah...--151.16.186.254 (msg) 12:22, 7 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Forse perché diverse notizie sono tratte da un curriculum, ma il personaggio non ha ancora meritato di essere oggetto di monografie... Questo non significa che non sia opportuna una voce su wikipedia: ogni miglioramento è chiaramente benvenuto. p.s. io non sono l'autore della voce, ho solo dato un contributo. --vadsf (msg) 20:59, 7 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Non sembra un curriculum[modifica wikitesto]

Marco Doria è perfettamente rientrante nei criteri per avere una voce. Io sono l'autore della voce ma di certo non l'ho creata per scopi elettorali, non sono di Genova e non appartengo ad alcun orientamento politico. Inizialmente la voce non era del genere del curriculum ma lo era diventata in seguito. Ogni contributo è ben accetto, wikipedia è interessante proprio per questo, anche se non ravviso attualmente che la voce sia stile curriculum.--DottMs (msg) 15:04, 9 ago 2012 (CEST)[rispondi]

Commissione araldica per la Liguria[modifica wikitesto]

Yoggysot, la Commissione araldica per la Liguria non è fantomatica per il solo fatto di non essere in rete: fra l'altro, ha pubblicato l' Elenco nobiliare ligure. È citato in nota e per l'argomento è una fonte più che valida. --vadsf (msg) 21:11, 7 mag 2012 (CEST)[rispondi]

"Commissione Araldica Genealogica della Liguria" su google zero risultati a parte questa voce, su google libri di nuovo nessuno. Se usiamo "Commissione Araldica Ligure" si trovano solo una decina di risultati e sono tutti relativi a trascrizioni di documenti scritti piu' di un secolo fa'. Se poi andiamo a vedere le norme che determinavano le commissioni araldiche si scopre che sono state tutte abilite "di fatto" nel 1947 e non si sono piu' riunite da allora, sostituite in alcuni casi da associazioni di privati.
A questo punto, se il nome e' quello, direi che non esiste.
Se cerchiamo il testo non risulta in vendita [1] [2] [3], non c'e' traccia di un testo con quel titolo preciso ("Elenco nobiliare ligure"), ma esiste un "Elenco Nobiliare Ligure e storia della Nobiltà genovese", che si trova solo citato in 3 bibliografie (di cui due di siti amatoriali) e in singola copia nel catalogo della biblioteca del polo umanistico dell'unige [4], senza editore di riferimento in 3 casi su quattro, con editore "Associazione Nobiliare Ligure" nel 4', associzione di cui si trovano pochissime tracce in rete e che fino ad allora sembrava aver pubblicato solo atti di un convegno del 1980 sulla storia di Genova (di fatto tutti i risultati che si trovano inr ete sono per questo motivo).
Allo stato attuale abbiamo un libro che non esiste (per lo meno col nome e l'editore inzialmente indicati), o che (se il nome e' l'altro e l'editore e' l'associazione) non e' diffuso commercialmente ma sembra solo essere una produzione monografica di associazione non enciclopedica repreribile in tutta Italia in una sola biblioteca. In pratica una non fonte.--Yoggysot (msg) 22:35, 7 mag 2012 (CEST)[rispondi]
L'Elenco Nobiliare Ligure e Storia della Nobiltà Genovese è un testo redatto dalla Commissione Araldica Genealogica per la Liguria che nel 1991 ha deciso di produrre un elenco dei nobili appartenenti alle antiche famiglie liguri. Gli atti riguardano discipline storico araldiche che trovano riscontro in antiche pubblicazioni e nei documenti in archivio storico della città di Genova. In particolare, come si evince da: N. Battilana - Genealogie - Vol I 1825; il padre di Marco Doria (Giorgio) e perciò lo stesso Marco (oggi che il padre è deceduto ha ereditato titolo e possedimenti)discende da Giorgio di Ambrogio, ascritto al Patriziato Genovese 19-VII-1736.
Vedo dalla cronologia della voce che l'vadsf ha rimosso (dopo pochissimo) la notizia bibliografica [[5]], postata ieri da qualcuno, che Marco Doria è iscritto, con tutta la sua famiglia, nell'Annuario della Nobiltà Italiana (2010), lasciando la sola menzione che costui risulta iscritto nell' Elenco nobiliare ligure sostenendo che quella fonte è più affidabile. Non si capisce cosa intenda l'vadsf. L'Annuario della Nobiltà Italiana è l'unica opera che riporta la genealogia aggiornata dei vari rami della famiglia Doria, compreso quello di Marco, ed è considerato il repertorio di riferimento per le genealogie della nobiltà italiana tanto che persino il Ministero per i Beni Culturali ne dà notizia. Non così l'Elenco nobiliare ligure che non solo non è aggiornato rispetto all'Annuario (è uscito 20 anni prima) ma non è neppure lontanamente dettagliato quanto lo è l'Annuario, limitandosi l'elenco ligure ad una esposizione tabellare assai lacunosa e succinta (peraltro tale elenco è ricco di errori ed omissioni e praticamente introvabile sul mercato nonostante io ne abbia una copia). Rimetto quindi la nota sull'Annuario rimuovendo per tali motivi quella sull' Elenco nobiliare ligure. In caso di contestazioni pubblicherò qui una foto della pagina dell'Annuario in questione e dell'elenco cosicché tutti possano rendersi conto della differenza dato che ho la fortuna di possedere ambedue le opere.--Duca ipogeo (msg) 17:10, 22 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Si tratta di due opere di differente natura. L' Elenco nobiliare ligure e storia della nobiltà genovese ha l'obiettivo di elencare, appunto, i nobili liguri, attribuendo loro i titoli di spettanza. Non riporta genealogie complete, ma solo i nomi, col nome del padre e del nonno, ad imitazione degli elenchi ufficiali italiani pre-1948. Se posso esprimermi in modo improprio, è una fonte di carattere normativo, nel senso che dà applicazione alle norme che regolano le attribuzioni dei titoli nobiliari (norme che fino al 1948 erano di diritto positivo italiano e dopo sono norme consuetudinarie). L' Annuario della nobiltà italiana ha l'obiettivo di riportare i dati araldici e genealogici completi di tutte le famiglie nobili e notabili italiane. Per far questo, accede a tutte le fonti disponibili, fra cui gli elenchi nobiliari della liguria e delle altre regioni italiane. Esso è una fonte anche genealogica. (segue)
(segue) In questo punto avevo riportato l'Elenco e non l'Annuario per fondare solo l'affermazione della spettanza dei titoli e non di appartenenza ad un ramo invece che ad un altro: la frase sul padre e sul nonno è documentata da altre note. So bene che nell'Elenco Marco Doria non compare col titolo di marchese: allora il padre era ancora vivo! ma appunto, si legge che il titolo è del primogenito e Marco è il figlio maschio primogenito di Giorgio Doria: per cui dalla morte del padre il titolo gli spetta ipso facto. Quando è comparsa anche la fonte dell'Annuario, l'ho tolta perché mi è sembrato superfluo averne due: oltretutto nell'Annuario, com'è probabilmente inevitabile avendo una mole di dati enorme, avevo sentito lamentare diversi errori ed omissioni, per cui ho preferito escluderlo, come ho escluso altri repertori a carattere commerciale. Errori ed omissioni attribuiti dall'utente che si firma Duca ipogeo (msg) all'Elenco a me sinceramente non risultavano, ma naturalmente questo non significa che esso sia perfetto. Ora, sono disposto a credere che l'ultima edizione dell'Annuario abbia emendato molte delle pecche che aveva (i giudizi da me raccolti si riferivano alla prima edizione, naturalmente intendo la prima edizione "nuova", non quelle del Crollalanza) e se si vuole si può anche lasciarlo; però non toglierei l'Elenco, che a mio giudizio costituisce senz'altro la fonte più autorevole. --vadsf (msg) 22:38, 23 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Molto interessante. Dovrei correggere vari errori di vadsf ma mi limito ai principali perchè già si sta uscendo dallo scopo della voce. In realtà nell'Elenco Ligure i titoli sono intestati al padre di Marco ma ciò non è quello che interessa alla voce di WP. Per mia conoscenza mi piacerebbe avere delucidazioni in merito a questa sua affermazione: "oltretutto nell'Annuario (...) avevo sentito lamentare diversi errori ed omissioni"? Guardi che WP non funziona per sentito dire ma servono riferimenti puntuali, meglio se a stampa (a meno che non si tratti di notizie veramente recentissime). Può fornirli per cortesia? Specie in merito all'edizione qui ricordata, ossia quella del 2010. La Ringrazio. Inoltre, Lei fa comunque riferimento alla prima edizione della nuova serie, che è del 2000, mentre qua è indicata quella del 2010. Non le pare un controsenso? In ogni caso direi che è lapalissiano che l'Elenco Ligure sia opera temporalmente superata che non indica rispetto all'intestatario della voce i titoli da questi portati e comunque indicati nella voce di WP. Ergo è superflua e qui non deve, in linea di massima, a mio avviso, qui figurare. Sennò tanto varrebbe indicare l'Elenco Storico della Nobiltà Italiana edito nel 1960 dallo SMOM, quello sì dichiarato conforme agli elenchi ufficiali nobiliari da una lettera dell'allora ministro dell'interno della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e che certamente (pur quello con vari errori nonostante l'imprimatur) gode di una veste più ufficiale come repertorio. Mi incuriosice la sua chiusura quando scrive: "Ora, sono disposto a credere che l'ultima edizione dell'Annuario abbia emendato molte delle pecche che aveva (i giudizi da me raccolti si riferivano alla prima edizione, naturalmente intendo la prima edizione "nuova", non quelle del Crollalanza) e se si vuole si può anche lasciarlo". Guardi che, come le ho già detto, la prima edizione della nuova serie è del 2000. Senza entrare nel merito di presunte molte pecche che mi piacerebbe conoscere (citazione di fonti controllabili, grazie) qua veniva indicata l'edizione del 2010,appunto perchè edizione recente e recante i titoli in questione in capo a Marco e, ripeto, a quanto ne so, unica fonte che riporta i titoli in capo a Marco. Resta il problema, lieve nell'economica generale della voce ma grave se considerata nell'ambito della natura di WP e dello spirito che dovebbe animare i contributi, della rimozione da parte sua dell'unica fonte in grado di confermare quanto riportato da WP. Poco importa che ora lei, bontà sua, lasci anche l'annuario. E' il principio che conta. Vede, e lo dico con dispiacere, ella ha evidentemente qualche nozione in materia di repertori nobiliari ma, temo, parla troppo per sentito dire e senza fare una critica comparativa della fonti stesse. Io non toglierò la sua novella citazione (benchè a mio avviso del tutto superflua) dell'Elenco Ligure: non mi piace il ping-pong. Spero comunque che mi vorrà indicare qualche fonte a stampa di critica delle fonti (ELENCO e Annuario). Grazie per avermi seguito fin qui--Duca ipogeo (msg) 02:11, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Il suo ragionamento sull'autorevolezza del cosiddetto Elenco Malta non fa una grinza: se Marco Doria p.g. vi compare già, allora è un'ottima cosa riportare questa fonte, proprio per la sua ufficialità. Io non l'ho a mano e non posso verificare qui. Sulla critica dell'Annuario (nuova serie) non ho conoscenza dell'esistenza di fonti a stampa; come lei ha parlato dell'Elenco come "ricco di errori ed omissioni" e l'ha ritenuto meno adatto a documentare questa fonte rispetto all'Annuario, così io viceversa avendo notizia di errori sull'Annuario (nuova serie) ho espresso il giudizio opposto: in effetti, non conoscendo la data di morte del marchese Giorgio Doria p.g. non avevo colto l'originalità della fonte rispetto ad altre (cioè di attribuire i titoli a Marco). Lei mi chiede anche di citare le "pecche" (chiamiamole così, anche se qualche errore è nella natura delle cose, come ho già detto) dell'Annuario. Non lo farò, perché non mi pare corretto imbastire una critica all'opera, che peraltro ha molti pregi che - sia chiaro - non voglio assolutamente sminuire: stiamo parlando solo della mia preferenza come fonte per l'Elenco, che ho già argomentato. Le critiche che ho sentito provenivano da fonti a mio giudizio abbastanza affidabili, d'altronde se si confrontano la prima edizione della nuova serie dell'Annuario con le successive è facile notare dati rettificati, proprio per correggere errori, magari solo di stampa. Mi dispiace che lei abbia interpretato il mio intervento come contrario allo spirito di wikipedia invece di presumere la mia buona fede o almeno la sua possibilità. Spero che possiamo trovarci a collaborare costruttivamente in futuro. --vadsf (msg) 21:31, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]
prendo dunque atto che lei non legge quello che scrivo. Qui si citava l'edizione del 2010 non quella del 2000 dell'Annuario. Prendo atto che continua ad inserire una informazione bibliografica (Elenco Ligure) che non conferma le notizie riportate in voce. A questo punto mi dispiace ma non posso presumere la sua buona fede. Me ne ricorderò nel caso di future discussioni preferendo chiudere qui questa piccola discussione che evidentemente non porta frutti utili a WP--Duca ipogeo (msg) 12:33, 6 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Evidentemente la voce Marco Doria è stata usata per scopi elettorali, perchè non risulta che esista rilevanza storica nel suo curriculum.
E' uno dei tanti professori all'università; non è intervenuto significativamente nel dibattito cittadino, sino a questa esperienza.
Per esperienza personale potrei testimoniare la presenza di Giorgio Doria alle riunioni dei Doria in S. Matteo, sin dagli anni '60, per questo risulta offensivo scrivere che la famiglia Doria ha diseredato Giorgio, non solo non è avvenuto, ma neppure si ricordano commenti o remore, l'orientamento politico è fatto personale, fin dai tempi antichi si può verificare la presenza tra i Doria di Guelfi e di Ghibellini, nesssuno ha stigmatizzato l'appartenenza di Giorgio al PCI. Forse Marco potrà ricordare posizioni interne al suo nucleo familiare, forse il nonno Ambrogio avrà minacciato di diseredare il figlio, ma i Doria non c'entrano nulla, a quei tempi si confrontavano su altro. In ultimo si può verificare che Marco ha ereditato beni e titolo. Inoltre: come è possibile che articoli di giornale, o trasmissioni che riportano le affermazioni di Marco siano considerate fonti?Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 82.58.180.2 (discussioni · contributi).
Sul libro relativo alla nobiltà è stato spiegato sopra, di questa "Commissione Araldica" non sembra esistere traccia e quelle presenti prima dell'istituzione della repubblica sono state di fatto sciolte con l'abolizione dei titoli nobiliari del dopoguerra. Del testo, apparentemente non reperibile in commercio, l'unica volta che viene citato con un editore, si fa riferimento ad un Associazione Nobiliare Ligure che pero' sembra anche questa quasi completamente sconosciuta sia alle fonti online, sia al mondo dell'editoria. Stando cosi' le cose il testo, ammesso che tratti dell'eventuale attività di Giorgio e Marco Doria in ambito "nobliare", non sembra rispondere ai requisiti di attendibilità delle fonti usate qui su wikipedia (scarsissima reperibilità, non in commercio, frutto di un'associazione apparentemente minore).
Sui quotidiani citati come fonti, sono in genere considerati attendibili in molti ambiti, e in questo caso la notizia e' stata riportata praticamente da tutti indipendentemente dal colore politico (oltre a quelli presenti nella voce Libero, Venerdi' di Repubblica, Unità, Manifesto, ed Il Giornale l'ha usata come arma elettorale), per cui dire che la frase si dice che il padre Giorgio, detto il marchese rosso, sia stato diseredato è pure un fatto oggettivo (e' oggettivo che questa voce, vera o meno, sia in circolazione).
Cito anche questo articolo di Luca Telese, che entra nel dettaglio (apparentemente riassumendo un'intervista rilasciata da Doria a Telenord):

«Per tutta la sua infanzia lo credevano ricco ed era "povero" perché il padre (diseredato per la sua iscrizione al Pci) aveva uno stipendio da funzionario. Quando tutti si sono convinto che malgrado il titolo di Marchese fosse "solo" un professore, alla morte del nonno é arrivata la Legittima.»

La leggittima è arrivata alla morte del nonno. Siccome si eredita quando uno muore, allora Giorgio ha ereditato. Non è stato diseredato. Semmai si può presumere che avesse contrasti col padre....Evidentemente i giornali hanno riprodotto la versione di Marco, ma la versione sembra risentire di un certo vittimismo forzato e la credibilità delle testate non può far fede per lui. In quest'ottica si dovrebbe ammettere che la voce circola solo perché Marco l'ha fatta circolare.

Come si vede il titolo nobiliare (che in Italia non vale piu') a quanto pare viaggia separato dall'eredità di una persona (per cui c'e' pure la questione della Successione legittima). --Yoggysot (msg) 07:20, 8 mag 2012 (CEST)[rispondi]


Chiariamo, per quanto riguarda il mio contributo (che nel gioco del cancella e ripristina è stato un po' preso in mezzo dall'edit war nata fra e Yoggyshot e 82.58....): la Commissione araldica per la liguria come diramazione della Consulta araldica è cessata con questa nel dopoguerra. Esiste un'associazione che si chiama Associazione nobiliare ligure - di cui la Commissione Araldica Genealogica della Liguria è un organo -, che ha pubblicato nel 1991 un Elenco nobiliare ligure aggiornato, titolato appunto Elenco nobiliare ligure e storia della nobiltà genovese. Si tratta di un'associazione privata, che ha fra i suoi scopi quello di aggiornare gli elenchi nobiliari che lo Stato italiano non può più curare atteso che non riconosce i titoli nobiliari. In questo contesto, mi pare che sia una fonte affidabile per quanto riguarda il contenuto della notizia (cioè i titoli nobiliari del professor Doria). Mi scuso se qui sopra, a differenza che nella voce, ho riportato i nomi in forma abbreviata.
Quanto alla legittimità della fonte, è un'opera di cui la Commissione araldica genealogica della Liguria è autrice e non editrice, l'editore è Lang. Il fatto che sia un'associazione privata mi pare che non pregiudichi nulla, posto che quasi tutti gli autori di libri sono privati (e sono private la Wikimedia foundation e tutte le sue diramazioni). Il libro è stato in commercio a suo tempo e sicuramente oggi è esaurito; risulta comunque presente nelle biblioteche. In poche, è vero, ma la ragione è che la materia nobiliare non è considerata prioritaria da quasi nessuna. In ogni caso, risulta catalogato dalle seguenti (sbn, che per i libri in Italia è il sito da consultare, piuttosto che Google): Biblioteca universitaria di Genova, Biblioteca del Dipartimento di scienze della storia e della documentazione storica dell'Università degli studi di Milano, Biblioteca nazionale centrale di firenze e biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II di Roma. In materia, è la fonte più attendibile che si possa trovare. Avrei potuto citarne diverse altre, repertori nobiliari più o meno commerciali, ma le linee guida di Wikipedia sull'attendibilità delle fonti mi hanno spinto a cercare la più autorevole. Se preferite, si potrebbe risalire all'Elenco nobiliare (ufficiale) del 1921 ed agli atti di nascita dei marchesi Ambrogio, Giorgio e Marco Doria, ma sarebbe un giro molto lungo per arrivare a dimostrare il medesimo fatto.
Grazie per l'attenzione. --vadsf (msg) 23:07, 8 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Non servirebbe un giro molto lungo; gli atti di iscrizione della nascita, probabilmente, sono in S. Matteo, perché i Doria venivano "iscritti" anche nel dopoguerra, inoltre è sufficiente far riferimento al Battilana che in Genealogie vol.I 1825 ricostruisce la dinastia del Casato, integrando con il fatto che Marco discende da Giorgio di Ambrogio, ascritto al Patriziato genovese 19-VII-1736 (i nomi ricorrono in questo ramo). Oggi i titoli non hanno significato, ma il patriziato genovese non è aristocrazia sabauda, si lega alla Repubblica e ai Magnifici che reggevano la città. L'importante non è il titolo nobiliare del Regno d'Italia, ma tutta la storia precedente.

Sono intervenuto sopra ed ho ripristinato la fonte bibliografica primaria. Questi sproloquio sul vecchio £lenco pubblicato da una associazione regionale ligure, associazione derivante da una delle tante associazioni nobiliari e genealogiche presenti in Italia, mi sembra fuori luogo. Badate che in tale Elenco Ligure, data la risalenza della stessa (essendo pubblicata nel 1991 ossia oltre 20 anni fa) ed, insieme, la laconicità della compilazione, Marco NON risulta Marchese etc. L'unica fonte in mia conoscenza ad indicarlo correttamente con tutti i suoi titoli è l'Annuario della Nobiltà Italiana. Alla luce di ciò ho rimosso la citazione dell'Elenco Ligure, assai obsoleta--Duca ipogeo (msg) 17:21, 22 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Ho risposto sopra. Adesso compaiono entrambi: confido che possa essere una soluzione che vada bene a tutti. --vadsf (msg) 22:38, 23 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Diseredato o no?[modifica wikitesto]

La presunta esclusione dall'eredità di Giorgio Doria p.g., a mio parere, è giusto che sia riportata, come diceria, perché in effetti se ne parla. Ovviamente non è documentata: però purtroppo l'affermazione di 82.58... che Giorgio Doria partecipasse al consiglio di famiglia per quanto interessante se è basata solo su esperienze personali "non vale", perché anch'essa non è documentata. E certo non dimostra niente l'eredità dei titoli di padre in figlio, perché i titoli nobiliari si ereditano secondo le norme di diritto nobiliare, appunto, e non per atti fra vivi o di ultima volontà! (prescindendo dal riconoscimento statale, su cui si può discutere ma si finirebbe off-topic). --vadsf (msg) 23:07, 8 mag 2012 (CEST)[rispondi]

In effetti, negli anni '60, epoca in cui si pretende che Giorgio sia stato diseredato, si teneva un registro delle riunioni e delle convocazioni presso l'Abbazia di S. Matteo. Quindi è possibile che gli atti siano ricostruibili. Al di là di ciò va notato che anche l'esclusione di Giorgio dall'eredità non è documentata, ma frutto del racconto di Marco, e solo di quello o di episodi interni al suo nucleo. Dobbiamo allora anche riportare la diceria che Marco ha colorito la realtà? Che ha ingigantito il possibile scontro tra suo padre e suo nonno riferendolo alla stampa come se i Doria fossero stati un nucleo di conservatori anticomunisti, quando proprio non commentavano in proposito. All'epoca le preoccupazioni degli anziani (rappresentanti dei diversi rami della famiglia che tutt'ora hanno discendenti a Genova)si focalizzavano sulla destinazione del "borghetto" e dell'Abbazia.
Dal punto di vista del metodo, giacché non si tratta di cronaca, nè di note autobiografiche,ma di voce enciclopedica, non sembra interessante, ma neppure significativo riportare un ricordo personale, e probabilmente distorto, di Marco (oggi in possesso dei beni e dei titoli.......ereditati dal padre che a sua volta è entrato in possesso della Legittima alla morte del nonno......quindi ha ereditato! Si eredita quando la gente muore non prima!Forse bisognerebbe spiegarlo allo storico Marco Doria).
Se non è documentato il ricordo personale che Giorgio partecipava alle assemblee,e dunque "non vale", allora non lo è neppure quello, altrettanto personale, secondo cui i Doria avrebbero escluso Giorgio dall'eredità, anche questo "non vale", considerato che le "fonti" del racconto di oggi sono egualmente prossime ai protagonisti di allora.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.17.125.232 (discussioni · contributi).
Nel momento che viene pronunciato da una figura pubblica (canditato sindaco), ripreso continuamente da decine di media di orientamento diverso, ed usato attivamente nella campagna elettorale sia come argomento pro, sia come argomento contro il candidato, bhe, non e' piu' un ricordo personale, ma diventa cronaca politica... e visto che questa e' la voce di un politico, è in liena con i suoi contenuti. --Yoggysot (msg) 00:32, 12 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Molto interessante, spero che le notizie sulle riunioni a San Matteo vengano presto pubblicate, potrebbero essere documenti storici importanti. Se poi ci sono argomenti riservati, si potrebbero pubblicare almeno i nomi dei partecipanti, servirebbe davvero ad inquadrare meglio la situazione di cui trattiamo qui. E dopo la pubblicazione (anche su una rivista o su internet, non necessariamente in un volume edito) si potrà aggiornare il punto nella voce su Marco Doria. In ogni caso, adesso mi sembra che la situazione vi sia spiegata al meglio di come le fonti permettono. --vadsf (msg) 14:42, 12 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Segnalo che la questione dell'eredità è presente anche nell'articolo di presentazione del nuovo sindaco pubblicato sul sito ufficiale del comune di Genova --Yoggysot (msg) 02:25, 26 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Grazie per la segnalazione. È però probabile che tutte le fonti abbiano a loro volta in comune la medesima fonte, ossia lo stesso interessato. In ogni caso a mio parere la situazione adesso è riportata correttamente. Se poi il marchese Giorgio ha effettivamente ereditato la "legittima", come impropriamente è chiamata la quota di successione necessaria, allora significa proprio che è stato "diseredato", perché la legge italiana riconosce il diritto a disporre solo di una parte dei propri beni, mentre il resto deve "necessariamente" passare ai congiunti. (segue)
(segue)Piuttosto, dagli articoli della stampa emerge che il marchese Marco Doria possiede un sesto della proprietà paterne: resta il dubbio se questa quota sia di tutto o solo del palazzo Doria, tuttavia farebbe pensare che possa essere stato lui ad essere "diseredato" dal padre, a favore di un fratello che ha avuto due sesti (se ben ricordo, le quote di successione necessaria in caso che uno lasci moglie e tre figli sono di un sesto per ognuno dei figli). Il che aprirebbe altri scenari interpretativi. Ma siccome non sono sicuro né dei fatti né delle norme e oltretutto non conosco la situazione, non intervengo sulla voce. --vadsf (msg) 13:16, 26 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Professore ordinario[modifica wikitesto]

La fonte del fatto che Marco Doria abbia "vinto" nel 2010 il concorso a professore ordinario, mi pare un po' debole: lo racconta lui stesso nel sito per la sua campagna elettorale. A parte che (se non è cambiato qualcosa di recente) il termine esatto non è "vincere un concorso" bensì "conseguire l'idoneità", perché poi fra tutti gli idonei la facoltà che ha bandito un concorso sceglie liberamente chi chiamare, se si scoprisse qual è l'ateneo interessato si potrebbe cercare nel suo sito: sarebbe una fonte un po' più neutrale. Nessuno ha informazioni in merito? --vadsf (msg) 14:47, 12 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Sul sito del dipartimento compare sempre come associato, ma per mia esperienza i siti dei dipartimenti dell'Unige a volte non sono molto aggiornati. Bisognerebbe comunque vedere se si trova qualche fonte indipendente.--Yoggysot (msg) 07:22, 15 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Probabilmente è stato dichiarato idoneo da un altro ateneo, che poi ha chiamato però uno degli altri idonei. Quindi lui è ancora associato, ma potrebbe essere chiamato come ordinario durante il periodo di validità della graduatoria. In rete dovrebbero trovarsi i verbali del concorso (alcune università li pubblicano, almeno in parte), che sarebbero quindi la fonte primaria. Però servirebbe conoscere dove si è svolto il concorso. --vadsf (msg) 21:24, 17 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Mi sembrerebbe molto poco saggio millantare l'idoneità quindi direi che ci possiamo fidare dell'autobiografia. --Vito (msg) 21:31, 17 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Lungi da me mettere in dubbio le affermazioni di un gentiluomo! mi pare però corretto cercare la fonte più ufficiale per wikipedia. --vadsf (msg) 14:20, 19 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Qui risulta ancora associato, immagino che sia idoneo a professore ordinario ma non sia stato chiamato. --vadsf (msg) 01:04, 14 set 2012 (CEST)[rispondi]

Stato familiare[modifica wikitesto]

Aggiungo il fatto che è sposato ed ha tre figli, tratto dall'articolo sul sito del comune di Genova. Oltre ad un'informazione generale, a mio parere è utile anche alla luce della modifica inserita l'altro giorno sulla sua presunta dichiarata omosessualità, modifica che ho cancellato perché riportata in un punto improprio, infondata (almeno nel senso che era senza fonte) e soprattutto di valore enciclopedico tutto da provare. --vadsf (msg) 13:22, 26 mag 2012 (CEST)[rispondi]

primo ramo patriziale genovese della casata..... conti di Montaldeo[modifica wikitesto]

La definizione non è giustificata e non trova riscontro, che cosa si intende per primo ramo genovese? E che cosa si intende per ramo patriziale? è primo, in che senso? Tutti erano patrizi tra i membri della famiglia. Si dovrebbe ricostruire la discendenza risalendo alle fonti. Così non è esatto. A Genova esistono,per esempio, diretti discendenti di Lamba D'Oria: discendenza parallela ai Montaldeo. I rami si dipartono da Simone di Ansaldo, l'uno da Niccolò, l'altro da Pietro (Oberto- Pietro - Lamba - Cesare - Andreolo ecc.). Quindi di che cosa i Montaldeo sarebbero "ramo principale"?

Aristocratico[modifica wikitesto]

Il template {{aristocratico}}, inserito qualche giorno fa mi sembra fuori luogo: Doria è rilevante come sindaco di Genova e non -mi sembra- come aristocratico. Lo rimuovo. Se lo si ritiene indispensabile al limite si potrebbe pensare di metterlo sotto {{carica pubblica}}, ma mi pare francamente sufficiente parlarne nella voce. --Jaqen [...] 13:39, 10 ott 2014 (CEST)[rispondi]

Sindaco metropolitano[modifica wikitesto]

C'è davvero bisogno di separare nell'infobox Sindaco e Sindaco metropolitano? --Jaqen [...] 21:23, 10 nov 2014 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Marco Doria. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 08:04, 14 gen 2018 (CET)[rispondi]

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 16:18, 23 mar 2018 (CET)[rispondi]

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Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

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