Discussione:Marca di Savona

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Data d'inizio della marca di Savona[modifica wikitesto]

Nel primo secolo dopo la creazione della marca aleramica, la sua titolarità restò indivisa pro quota fra i discendenti (gli storici dicono "consortile") anche se si formarono diverse linee dinastiche, che forse si spartirono i beni allodiali, ma certamente non potevano costituire marche o marchesati senza l'investitura imperiale. I documenti provano che anche la linea del Monferrato continuò ad avere diritti in Liguria fino alla divisione ai tempi di Bonifacio del Vasto. Se la titolarità era indivisa non esistevano due marche, perciò la marca di Savona non esisteva ancora, anche se esisteva la linea genealogica dei marchesi della Liguria Occidentale, che appartenevano al consortile dei marchesi aleramici. Formalmente la marca di Savona è nata solo con l'investitura che Federico Barbarossa diede a Enrico il Wert (cioè il valoroso) nel 1162 e il titolo fu utilizzato da tutti i suoi discendenti benché il Comune di Savona si opponesse già a Enrico e abbia acquistato completa autonomia durante il marchesato dei figli di Enrico. Il padre di Enrico, pur essendo secondo un cronista siciliano il più famoso marchese d'Italia, non si fregiava certo del titolo di marchese di Savona, una fra le tante città dei suoi ampi domini. Gli storici lo chiamano Bonifacio del Vasto e l'appellativo è utilizzato anche per i suoi figli e per il nipote Enrico emigrato in Sicilia, eppure l'appellativo non compare il alcun documento antecedente il 1162, quando Bonifacio era morto da decenni. In altre parole, prima di Enrico i cosiddetti "marchesi di Savona" erano marchesi solo perché discendenti da Aleramo e contitolari della marca aleramica non perché esistesse una marca o un marchesato di Savona. Vengono chiamati marchesi "della Liguria Occidentale" o "di Savona" solo per indicare in quale direzione i loro discendenti si radicarono e costituirono i loro marchesati.--Pinea (msg) 13:23, 2 nov 2023 (CET)[rispondi]

Alcuni errori[modifica wikitesto]

Nel lungo testo che ho cancellato vi sono molte affermazioni inesatte. Parecchie sono in contrasto con le precisazioni fornite sopra, ne aggiungo solo tre che mi sono rimaste in mente. Lo stemma dei Del Carretto era palesemente erroneo (ho già scritto agli autori dell'immagine), perché in contrasto con il blasone (purtroppo questo stemma è stato diffuso in tantissime voci di WP e anche nelle versioni estere). Non so, poi, da dove venisse l'affermazione che il "Vasto" aveva preso il nome dalla vastità dei domini di Bonifacio, ma sembra proprio una ricerca originale. L'albero dei marchesi del Monferrato, infine, non dice proprio nulla sui marchesi di Savona, a parte il fantomatico Guglielmo marchese di Finale, indicato come figlio di Aleramo. A quei tempi Finale quasi non esisteva e nemmeno poteva essere sede di un marchesato (ma neppure i marchesati esistevano nel secolo X). Evidentemente nel 1688 i genealogisti di Casale Monferrato non avevano la più pallida idea dell'origine delle altre stirpi aleramiche. --Pinea (msg) 20:25, 3 nov 2023 (CET)[rispondi]