Discussione:Luis Sepúlveda

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Sto raccogliendo materiale per la versione inglese dell'articolo, se qualcuno ha voglia di cominciare la traduzione è benvenuto altrimenti ci penserò appena l'articolo avrà raggiunto una versione accettabile. --Corti 16:20, Nov 6, 2004 (UTC)

Materiale sparso[modifica wikitesto]

Lo metto qui che se no me lo dimentico.

Sepulveda rifiuta l'etichetta di scrittore impegnato o di scrittore politicizzato. Per lui è un'invenzione che non ha senso di essere: la letteratura è figlia della società, scrivere è esprimere i sogni della società, è raccogliere i sogni di chi ci ha preceduto e condividerli. Non esiste un messaggio nei libri, essi stessi sono il messaggio; l'etica dello scrittore impregna le pagine da lui composte, uno scrittore fa politica per il solo fatto di scrivere. La gente sogna quando vuole essere felice, quando vuole un mondo migliore... e la fantasia diventa sogno perchè si proietta nel futuro, si immaginano le cose quando diventeranno reali; poi si inizia a cercare di attuarle e si torna al sogno per aggiustarlo, per verificarlo.
A Sepulveda fanno un gran male quei giovani che dicono io non voto perchè tutti i politici sono corrotti.; lui risponde non è vero, IO faccio politica e non sono corrotto: con la mia vita di cittadino, il desiderio di cambiamento, la forza sociale, con tutte queste cose faccio politica.
Segue i suggerimenti di Hemingway nello scrivere. Per diventare scrittore ci vuole tanta disciplina, lui si considera disciplinato, non si considera un grande scrittore, né gli interessa esserlo, si accontenta di aver raccontato i sogni della sua generazione.
Da giovane ha fatto parte della scorta del presidente Allende e narra che egli ogni mattina faceva colazione con loro, erano giovani (il piu' grande aveva 25 anni) ed entusiasti e Allende amava stare in mezzo ai giovani, a loro chiedeva le critiche piu' brutali e dirette, le esigeva perchè si considerava un istintivo della politica, non un professionista; voleva sapere cosa la gente necessitava, pensava, diceva. Di questo gruppo parlarono come di un gruppo terroristico, ma erano invece dei giovani uniti ed uniti da un sogno, che era poi il sogno di Allende. Di questa quindicina di ragazzi se ne salvarono solo 2 oltre a lui, passando per anni di carcere e torture. Gli altri morirono brutalmente. La presidente Bachelet, che Sepulveda conosce dai tempi in cui lei era una guida studentesca, dopo aver subito gravissime torture (tra cui anche aver dovuto assistere alle torture di sua madre e suo padre, il generale Bachelet, ucciso in carcere), ha voluto rendere omaggio alla ex-scorta di Allende facendosi scortare dai superstiti nel giorno dell'entrata in carica (mi pare ^__^).
(considerate sto paio di paragrafi solo come materiale sparso... l'ho ascoltato stasera ad Arona e sono rimasto commosso, divertito, affascinato, rapito... insomma, soddisfatto... poi vedo se vale la pena tenerlo o buttarlo) Amon(☎telefono-casa...) 00:07, 25 mar 2006 (CET)[rispondi]