Discussione:Giovanni de Lorenzo

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Rimuovo dalla voce alcune affermazioni che, pur avendo letto molto del generale, non avevo trovato altrove. Si tratta, immagino, solo di una temporanea cautela: l'indicazione delle fonti potrà accelerare il loro reinserimento nella voce. Altre frasi le sposto per ora qui perché non sufficientemente fredde - a mio umillimo avviso - sull'argomento

  1. Di ferrea fede anti-comunista (dal 1946 teneva armi in casa propria per contrastare un'eventuale vittoria comunista alle elezioni), venne messo a capo del SIFAR per imposizione dell'ambasciatrice statunitense in Italia, Claire Booth Luce, preoccupata dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, considerato eccessivamente di sinistra.
    Sulla reale preferenza degli americani e della sig.ra Luce, sono state avanzate molte teorie; le più comuni vorrebbero che (esattamente come poi per il comando dell'Arma) in realtà vi fosse una rosa di generali considerati "graditi", fra i quali certo De Lorenzo e l'Aloja, senza un particolare privilegio per l'uno o per l'altro, visto che gli americani erano preparati a gestirli tutti. De Lorenzo però era considerato uno dei migliori ufficiali italiani, con più nitidezza rispetto ad altri stati di servizio, e con maggiori e più estesi consensi politici.
    La "preoccupazione" su Gronchi non era tanto per una sua eventuale inclinazione favorevole alle sinistre, quanto piuttosto perché reputato dagli americani ondivago e maneggione, oltre che ben "maneggiato" per molte cose da Enrico Mattei. A paragone, il Segni delle riforme agrarie era considerato più "a sinistra" del predecessore, almeno nella DC, almeno da ministro. E ad ogni modo, fu con l'assenso di Gronchi che De Lorenzo diede al Sifar la nota sterzata e sempre con l'assenso del medesimo presidente ebbe luogo il festival della schedatura. Come correttamente notato nel seguito della voce, non si riscontra dall'effettivo dipanarsi dei loro rapporti che De Lorenzo fosse stato messo al Sifar per contrasto al presidente: andavano ben più che d'amore e d'accordo. Se la fonte fossero i "papers" della Luce, ci vorrebbe probabilmente un gran bel condizionale. Oppure menzionerei - a fini di corretta contestualizzazione, il disprezzo peventivo dell'ambasciatrice nei confronti dei nostri politici, che non soprendentemente giudicava - quando andava bene - levantini ed ai quali proponeva di togliere i finanziamenti occulti perché improduttivi; con lo spettro del comunismo in tempi post-maccartisti, si potevano ancora ottenere grandi risultati, anche se lei non li ottenne. De Lorenzo piuttosto ebbe a più riprese la fiducia di Nenni per meriti partigiani, e non dispiaceva nemmeno ai comunisti, e la cosa era nota e direi non sgradita alla Luce.
    La storia delle armi in casa e dell'eventuale anticomunismo meriterebbe di essere meglio circostanziata prima di essere reinserita. Non vorrei del resto che vi sia stata confusione con Cossiga, che in seguito si sarebbe effettivamente fatto pubblico vanto di cose del genere.
  2. Il SIFAR di De Lorenzo divenne un luogo di potere del quale Gronchi si servì per le proprie clientele.
    Può darsi, anzi non è affatto escluso, ma non si tratta di un dato certo o almeno esprimibile con questa categoricità. E non fu nemmeno lo scopo primo della raccolta dei dati, come così potrebbe apparire con questa formulazione. Si tenga inoltre conto che nei rapporti istituzionali non si ha espressa previsione di un così diretto contatto fra queste cariche, al massimo potrebbe essere il ministro della Difesa il diretto beneficiario dell'azione del Servizio. Prova ne sia soprattutto l'episodio delle consultazioni, che fece sensazione proprio perché nemmeno il ruolo costituzionale di capo delle Forze Armate poneva il Presidente in contatto coi Servizi (che almeno formalmente non sono direttamente forza armata).
  3. Vito Miceli, coinvolto nel tentato Golpe Borghese)
    tolgo il commento sulla pericolosità per lo stato, proprio perché più un commento che un dato; il riferimento al golpe sta invece meglio nelle voci dedicate.
Ho incorporato parte di testo già in Arma dei Carabinieri, prossimamente cercherò di coordinare questi brani nelle diverse voci che potrebbero riguadarli.
Ho aggiunto le date di comando alla testa dell'Arma traendole dal sito dei Carabinieri (v.), ma mi pare che fosse stato nominato CSME nel dicembre 65 e credo difficile che possa aver continuato a comandare anche a viale Romania, sia pure solo per un mesetto; se qualcuno avesse date più precise... - Sn.txt 04:19, 26 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Ciao, sono stato io ad avere scritto la pagina su De Lorenzo (che hai migliorato sensibilmente) e che vorrei completare con un paragrafo sui risultati della commissione parlamentare che aveva condotto le indagini sul caso. Rispondo ai tuoi punti. 1)Le informazioni sull'incarico a De Lorenzo voluto da Claire Booth Luce, nonché sul possesso di armi in casa da parte del Generale le ho trovate su http://digilander.libero.it/infoprc/altrostato.html Non sapendo quanto sia autorevole tale fonte, ti propongo di inserire nella voce quanto hai detto sulla rosa di nomi gradita agli USA (così come è indicato nella voce di Wikipedia sull'Arma dei Carabinieri) e sul ruolo della Luce.

2)L'affermazione sul SIFAR come luogo di potere caro a Gronchi è presente su L'Italia dei due Giovanni di Montanelli/Cervi. So benissimo che Montanelli, pur essendo autorevole, aveva la tendenza ai giudizi "sbarazzini" e coloriti. Pertanto non so se reintegrare tale affermazione o no.

Ciao --Furyo Mori 14:03, 26 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Ciao Furyo, come accennavo, occorrerebbe riorganizzare un po' le voci nelle quali ci sono già materiali che forse si potrebbero distribuire meglio. Ad esempio, le note sulla commissione Beolchini le vedrei meglio nella pagina sul piano solo. Abbiamo insomma già diverse ripetizioni che potremmo studiare come linearizzare (meglio così, eh, non preferivo la carenza di dati :-)
sulla Luce, sul link, onestamente ti direi "mmmmmh..." :-) diciamo che ad orecchio non mi suona tanto, gli interessi in gioco erano tanti e già molti di essi avrebbero propeso per la "neutralizzazione" (non fisica, eh ;-) di Gronchi ben prima e ben oltre Mrs. Luce, ma non vorrei finire nel fumoso congetturame sul ruolo di Fanfani. Ricalcherei quanto già nella voce sull'Arma, a proposito della rosa dei generali, la situazione era la stessa, ma appunto vorrei evitare di finire nella congettura e mancano in realtà (o almeno io non ho a mente) riferimenti "storici". Vorrei rifletterci un po'.
A Montanelli, comunque si esprimesse, si deve la maggior parte dei dati "usabili" sulla vicenda. Ma era anche uomo di sue convinzioni. Spesso esatte, ma non diamo nulla per scontato :-) Gronchi il suo potere ce l'aveva tramite l'Eni, non aveva grande bisogno dei Servizi, che erano infiltrati e in qualche modo "frequentati" da Mattei (fra l'altro oltre alla scorta del suo amico partigiano, ne aveva contemporaneamente anche un'altra del Sifar, di cui però non si fidava...). La frase, messa così darebbe un'idea che - anche questa - non mi suona tanto. Non si arriva al Colle, del resto, senza avere già del potere anche clientelare, quindi propenderei per non rimetterla, a meno di indicarla come espressione colorita e cercare di darle un po' di contesto che spieghi come mai questa conclusione; in questo caso sarebbe ottima come citazione - ma con dei distinguo. Non ho più il libro dei due Giovanni (e pare che non lo ristampino... :( quindi ti pregherei di vedere se sia possibile allestire una spiegazione :-)
Approfitto per ringraziarti, vedo che stai mettendo molti materiali interessanti su cui purtroppo càpito sempre troppo velocemente, ma comunque li vedo passare :-) a presto --Sn.txt 17:24, 26 giu 2006 (CEST)[rispondi]


generalegiovannidelorenzo.it[modifica wikitesto] Non è una fonte utilizzabile, è chiaramente apologetico. --Vito (msg) 13:41, 11 gen 2017 (CET)

Lei ha rimosso interamente il mio apporto, compresa la correzione di dati biografici erronei. La fonte, per lei non “utilizzabile”, è un insieme di documenti di commissioni parlamentari, del Ministero della Difesa, di sentenze di tribunali, di dichiarazioni di capi dello stato e ministri. i documenti sono pubblici e di interesse pubblico. Fanno parte dell’Archivio del generale de Lorenzo che la Soprintendenza Archivistica per il Lazio ha dichiarato di “interesse storico particolarmente importante”, con Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 5 ottobre 2011, prot. n. 1826/9-2-2-1/222. Sono contenuti nel website http://generalegiovannidelorenzo.it/ Lei non ha letto nulla e ha usato a discrezione il suo compito di amministratore. Lei è una figura tecnica, che può compiere determinate azioni tecniche. Legga, verifichi e ripristini quanto ha rimosso. Dopo il ripristino integrerò i riferimenti ai documenti, in ex.: [1]--AdL 16:05, 18 gen 2017 (CET)

Non ci sarà alcun ripristino alla luce di WP:F e WP:RO. --Vito (msg) 16:59, 18 gen 2017 (CET)[rispondi]

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  1. ^ Soprintendenza Archivistica per il Lazio DM BAC 5 ottobre 2011 n. 1826/9-2-2-1/222 - http://generalegiovannidelorenzo.it/ Generale Giovanni de Lorenzo website – Audizione Cossiga Tribunale Velletri 21.12.1999