Discussione:Football Club Internazionale 1961-1962

--Salvo da PALERMO 23:45, 8 mar 2013 (CET)

Collegamenti esterni modificati

Gentili utenti,

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 08:22, 2 dic 2017 (CET)

In soldoni

Riassumiamo in breve i punti salienti della stagione:

• Herrera rimane in panchina, quindi Angelillo se ne va (tipo la vicenda Cuper-Ronaldo di 41 anni dopo): per pararsi, Moratti usa una clausola che impedisce il suo passaggio a dirette rivali. Il numero 9 diventa di Hitchens, con Suarez nuovo 10: i soldi spesi per lo spagnolo servono al Barça per rifare parte del Camp Nou.
• Si parla di un'annata di transizione, ma l'Inter sembra già poter competere ad alti livelli. Suarez s'infortuna, ma la squadra non ne risente troppo: a metà campionato, ha 5 punti sul Milan. Nella fase di ritorno i nerazzurri crollano, nonostante la vittoria nel derby (in cui si ricorda il pugno di Sani a Bicicli). Sorgono anche polemiche con la Juventus, cui Herrera aveva lanciato una "maledizione": "Il Real vi farà fuori, non vincerete più". Per la cronaca i bianconeri finiscono il campionato con 7 sconfitte... non per caso, era chiamato Mago.
• L'Inter finisce seconda, con i rossoneri che restituiscono i 5 punti di distanza. Moratti è lì lì per dimettersi, ma quando la stampa parla di doping alla Pinetina ci ripensa; le voci risultarono infondate.

--79.32.55.9 (msg) 14:13, 9 ott 2020 (CEST)

Altri appunti vari

Come ho già sottolineato per il 1963-64, è IMO forzato inserire articoli per tutte le doppiette o triplette: ci stanno le goleade all'Atalanta (visto che gli stranieri Suarez e Hitchens debuttarono quel giorno) o al Bologna (anche perché i 10 gol furono probabilmente un record fino al 9-3 milanista del '72) ma anche i gol di Corso, Bolchi e Raggi mi paiono eccessivi.

Detto questo, vi richiamo su alcuni altri appunti e curiosità:

• Senza più Angelillo e Firmani, c'è bisogno di una punta che garantisca 15-20 gol: Hitchens è la soluzione, le altre punte sono onesti rincalzi. La squadra manca ancora di equilibrio, comincerà a vedersi solo un anno più tardi: Picchi è un difensore di fascia ma servono altri in quella posizione affinché lui possa arretrare a impostare, Guarneri e Bolchi rocciosi centrali nell'impianto difensivo da migliorare, Masiero e Zaglio le uniche scelte in un ruolo probabilmente mai coperto alla perfezione, Suàrez va bene come incursore ma il centrocampo non ha uomini d'ordine, Bicicli e Corso in teoria ali ma in pratica raccordi un po' ibridi. Quel "poco" che c'è in più rispetto alla successiva Grande Inter sono, forse, solo i gol della punta: dal mero dato numerico Angelillo/Firmani/Hitchens paiono più prolifici dei vari Di Giacomo/Milani/Peirò, ma non scordiamo che Facchetti e Mazzola dovevano ancora "debuttare appieno".
• L'Inter aveva cercato anche Denis Law, che poi andò al Torino (apprendo da cronache della Stampa): Raggi è praticamente sconosciuto, fece solo quei gol al Colonia. Lo spareggio dipende dal fatto che il totale era 4-4, Suàrez ribaltò a Milano la sconfitta patita in Germania: nella "bella" lo spagnolo si infortuna e sembra grave, ma curandosi dal suo medico torna nel giro di appena 2 mesi totalizzando 27 presenze (su 34) e una decina di gol... un bottino comunque apprezzabile.
• Nel girone d'andata ci sono 10 vittorie, 6 pareggi e solo una sconfitta nel derby: la Juventus è ben lontana dal difendere il titolo vivendo anzi una delle sue stagioni più nere, la Roma di Angelillo è da quarto-quinto posto, il Bologna di Bernardini non c'entra ancora con la "squadra che gioca in Paradiso". Un po' meglio il Torino e la Fiorentina di Hamrin-Hidegkuti-Milani, mentre i rossoneri patiscono inizialmente il caso-Greaves: ottimo in campo ma pessimo in spogliatoio, è l'arrivo di Sani a portare la luce.
• Maschio e Milani, futuri nerazzurri: l'oriundo segna 2 gol a Bergamo ma Suàrez rimedia subito dopo per un sofferto 3-2, Milani e Can Bartù (!) non lasciano scampo qualche domenica dopo. Senza scordare Manfredini e Mencacci, i quali costano punti preziosi.
• Sulla differenza coi rossoneri: Ghezzi un po' meno affidabile rispetto a Buffon, Maldini e Radice più affiatati di Picchi e compagni, Rivera titolare anche se giovane mentre Mazzola non si vede ancora, Sani più ordinato di Bicicli e Corso messi insieme, Hitchens più prolifico di Pivatelli ma con schemi da affinare in generale, Altafini un campione cui Suàrez può tener testa come classe ma non come rendimento complessivo. David e Barison ma anche Danova garantiscono più gol di Bettini e Morbello, Trapattoni valeva più di Zaglio e Masiero.
• L'invasione di campo a Bergamo potrà anche falsare la classifica, ma parliamo comunque di un periodo in cui l'Inter è rimasta a lungo senza vincere (da febbraio a aprile): merita, semmai, rilevare che Juventus-Inter fu fatta ripetere per motivi analoghi e qui si diede la vittoria a tavolino.
• I nerazzurri lasciano definitivamente la lotta per il primato quando perdono a Ferrara, pareggiano con la Juve e cadono anche a Palermo: se dopo la gara coi bianconeri Herrera lancia una maledizione che ha del vero, notiamo come anche l'Inter rimanga a lungo senza i 2 punti e venga persino eliminata in coppa dal Valencia. Si torna a vincere soltanto alla terzultima partita, quando ormai mancano 5 punti dal Milan e c'è anche la Viola davanti: il sorpasso riesce all'ultimo incontro, mentre in Coppa Italia è il sorteggio a far esordire nell'ottavo.

Ultime curiosità: Sani non motiverà mai il perché del pugno a Bicicli, mentre Bolchi è il primo di sempre sulle figurine Panini. --79.27.70.226 (msg) 21:35, 22 apr 2024 (CEST)