Discussione:Ferrari 642 F1

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"i perche' del flop": paragrafo errato..[modifica wikitesto]

>Da un lato va segnalato che la Honda, la quale forniva i motori all'avversaria McLaren, realizzò un motore a dodici cilindri, ossia >la stessa architettura di quello Ferrari. Questo era stato uno dei punti di forza della squadra di Maranello, che poteva contare su >un propulsore potente e affidabile grazie alla sua conformazione. I giapponesi allora decisero di rispondere al nemico con le sue >stesse armi, sostituendo il V10 col V12, rendendo così il motore più elastico, affidabile e leggero.

Il V12 non era piu' elastico, nè più affidabile (Berger fu spesso costretto al ritiro in quanto in gara veniva usato per fare collaudi pro-Senna), nè tantomeno più leggero del V10. La Honda decise di adottare questa configurazione semplicemente perchè era preoccupata dalla maggiore velocità di punta che la Ferrari riuscì a ottenere nella stagione 1990 (anche grazie alle speciali benzine messe a disposizione dell'Agip). Il successo della McLaren (nella prima parte di stagione, perchè da metà stagione in avanti fu la Williams la squadra da battere) era dovuto essenzialmente al fatto che avesse schierato una macchina molto semplice ed affidabile, facile da mettere a punto e con un cambio meccanico che permise a Senna di vincere i primi 4 gp. A metà stagione, per contenere il ritorno di Williams e Ferrari, venne schierata una vettura più leggera di 13kg e un nuovo motore con i cornetti di aspirazione ad altezza variabile. Questo fu sufficiente a tenere alto il livello di competitività fino al termine della stagione.

>D'altro canto una nuova squadra stava prepotentemente facendosi largo tra Ferrari e McLaren, ossia la Williams. Quest'ultima poteva >contare su motori di nuova concezione, cioè i V10 forniti dalla Renault, i quali per quanto meno bilanciati dinamicamente, >disponevano di un'innovativo sistema di distribuzione a valvole pneumatiche. C'è da aggiungere che questi motori erano anche >particolarmente leggeri in quanto realizzati con leghe d'alluminio. Proprio in quell'anno inoltre, il progettista Adrian Newey, venne >ingaggiato dalla Williams. Newey in precedenza lavorava per la squadra Leyton House, dove realizzò vetture molto veloci anche se >peccavano di affidabilità. Ciò era dovuto ai scarsi fondi della squadra che tra l'altro fallì di li a poco. Arrivato alla Williams >progettò una macchina molto all'avanguardia aerodinamicamente, e le finanze messe a disposizione della Renault gli consentirono di >costruire un mezzo robusto e prestante allo stesso tempo.

A parte che nel 1991 la Williams non era assolutamente una nuova squadra, i Renault del 1991 avevano guadagnato il 30% di potenza rispetto all'anno precedente solo aumentando l'alesaggio (ossia il diametro dei pistoni). In più la Elf, sotto la pressione anche di Mansell che proveniva dalla Ferrari, aveva investito di più sulla ricerca, seguendo l'esempio dell'Agip. Newey progettava vetture "estreme" quindi conseguentemente poco affidabili, molto scomode da guidare e di difficile accesso ai meccanici. La Leyton House nel periodo di Newey poteva contare sui fondi di un magnate giapponese e chiuse quando questi fu travolto da uno scandalo finanziario ma fino a quel momento non c'erano stati problemi economici. Comunque anche la prima Williams che realizzò fu poco affidabile, soprattutto a inizio campionato: due arrivi al traguardo (su otto possibili) nelle prime quattro corse, condannarono la squadra ad una difficile rincorsa che durò tutto l'anno ma che portò alla vittoria la McLaren.

La Ferrari 1991 non fu un vero e proprio flop: era abbastanza competitiva, ottenne numerosi podii, ma le mancarono due piloti "in palla" (Alesi era al debutto col Cavallino, Prost al tramonto), una aereodinamica adeguata (la 642 non aveva il muso rialzato, la 643 aveva un telaio poco rigido all'anteriore) e un pizzico di fortuna (in Canada, in Francia in Belgio e in Spagna la vittoria era possibile). --jacuzzo (msg) 17:44, 12 set 2008 (CEST)[rispondi]

I piloti erano l'ultimo dei problemi (Alesi aveva fatto vedere cose egregie già nel 1991 e Prost vinse il campionato nel 1993, quindi non era certo al tramonto), casomai erano essi stessi scoraggiati dalla mancanza di competitività della 642. E dopotutto neanche la McLaren Mp4/6, che vinse le prime 4 gare e il mondiale, aveva il muso rialzato. La 642 era una macchina molto difficile da mettere a punto, quasi insensibile alle regolazioni, e forse il problema principale era la mutata distribuzione dei pesi rispetto alla 641. La 641 aveva due serbatoi laterali della benzina, che poi il regolamento mise al bando per il 1991: alla Ferrari si decise semplicemente di evolvere la 641 secondo i nuovi regolamenti, quindi spostando la benzina dietro il pilota e rimpicciolendo gli alettoni, conservando l'idea di base, ma si rivelò una scelta sbagliata: aerodinamicamente, col nuovo regolamento, si scoprì che col senno di poi non era possibile adattare con efficacia l'idea originale di Barnard e sarebbe stato meglio lasciarla perdere e progettare qualcosa di completamente nuovo.