Discussione:Faber est suae quisque fortunae

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Ricopio qui il commento lasciato assieme alla correzione, nella pagina dell'articolo, dall'utente anonimo 82.50.113.40

("fortuna" in latino era una cosiddetta vox media, ossia non aveva valore positivo o negativo, al contrario di "fortuna" in Italiano, che ha valore positivo)

Ho trovato delle fonti che indicano la frase di Salustio citata da "Epistula ad Caesarem senem, II, 2", si tratta dello stesso libro? Esistono innumerevoli varianti della frase (almeno secondo google), è il caso di inserirle? --L'uomo in ammollo strizzami 09:01, 1 dic 2005 (CET)[rispondi]

"fortuna,ae" è in effeti "sorte". Per le varianti, le metterei al limite nel testo della voce, ma non nella lista di locuzioni latine. -- .mau. ✉ 12:31, 1 dic 2005 (CET)[rispondi]

Sì Sì. Si tratta di due epistole a Cesare che gli studi (per ora) non riconoscono come sallustiane doc, ma spurie. (credo che nel riferimento trovato in Internet da Biopresto manchi una virgola: il riferimento preciso è I, I, 2. - Alec 13:04, 1 dic 2005 (CET)[rispondi]

Ma in Latino non si dice "res publica" con una b sola? --79.30.238.181 (msg)