Discussione:Esarcato patriarcale del Kuwait

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Sospensione[modifica wikitesto]

L'esarca patriarcale del Kuwait ha dovuto essere sospeso dopo il rescriptum ex audientia approvato da Papa Giovanni Paolo II il 6 marzo 2003 e confermato da Papa Benedetto XVI l'8 aprile 2006, che conferisce giurisdizione a tutti i fedeli di qualsiasi Chiesa , rito o nazionalità, ai due Ordinari sotto la cui esclusiva giurisdizione lavorano tutti i sacerdoti dei vicariati dell'Arabia.[1] [2] [3] [4] [5] [6]

Il patriarca melchita non accettò la decisione papale e l'archimandrita Boutros Gharib, che fu nominato esarca patriarcale il 9 agosto 2002, mantenne la sua parrocchia a Salwa indipendente dal vicario apostolico dell'Arabia settentrionale.[7] [8] [9] [10]

La decisione del Papa è ancora contrastata dalla Chiesa Siro-Malabar, che ha inviato alcuni sacerdoti nei paesi arabi, sfidando i vicari.[11] --Nerêo (msg)

Ho letto i molti link che hai postato, ma nessuno dice quello che tu affermi, soprattutto nel II e III capoverso. L'esarcato patriarcale comunque esiste ancora. --AVEMVNDI 19:22, 18 set 2019 (CEST)[rispondi]
Caro amico (mi scuso perché utilizzo Google traduttore), nei riferimenti che ho indicato è proprio quello che dico, ma in modo sparso poiché ho potuto capire l'intera faccenda solo dopo che il Vicario Apostolico Camillo Ballin mi ha spiegato la situazione con e-mail. Purtroppo Ballin è morto, ma prima è stato così gentile da rispondermi una mail. So bene che questo non è valido come riferimento ed è per questo che non l'ho scritto prima, ma ora lo dico perché penso che possa aiutarti ad orientarti e a trovare fonti.
Trascrivo parte del messaggio in inglese: (...) Fr. Boutros Gharib should be under my jurisdiction but his Patriarch did not accept this decision of Pope John Paul II and of Pope Benedict XVI (...)
In breve, i Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno deciso che i due vicari apostolici d'Arabia sarebbero stati quelli ordinari sui fedeli di tutti i riti. Il patriarca melchita si oppose e non trasferì mai la giurisdizione dall'esarca patriarcale del Kuwait al vicario Ballin. L'esarcato continuò ad esistere di fatto nonostante le affermazioni di Ballin e la Santa Sede lasciò passare il tempo (l'Annuario pontificio ha congelato i dati dal 2007). Il sinodo siro-malabarese ha inviato sacerdoti in Arabia Saudita senza consultare il corrispondente vicario apostolico, il che ha creato una situazione quasi di scisma, poiché sono stati scomunicati e hanno continuato comunque a pascere i loro fedeli.
Il 22 luglio 2020 papa Francesco in un altro rescriptum ex audientia ha deciso di abrogare le disposizioni dei due predecessori ed estendere la giurisdizione dei 6 patriarchi orientali sui due vicariati apostolici d'Arabia. Ha inoltre ordinato che la cura pastorale dei fedeli orientali sui quali i patriarchi esercitano la loro giurisdizione sia svolta in coordinamento con i vicariati apostolici. Il papa ha stabilito che l'eventuale erezione di nuove circoscrizioni ecclesiastiche da parte dei sinodi delle Chiese patriarcali sui iuris sarà subordinata alla preventiva autorizzazione della Sede Apostolica, motivo per cui la situazione dell'esarcato patriarcale del Kuwait davanti alla Santa Sede non è chiarita.Rescriptum ex Audientia Ss.mi sobre la jurisdicción de los patriarcas católicos orientales en la Península Arábiga, 06.08.2020
La mia intenzione non è quella di modificare l'articolo, ma di attirare la vostra attenzione per trovare e comprendere le fonti alla luce di quanto mi ha spiegato Ballin. Cordiali saluti.--Nerêo (msg) 02:50, 12 gen 2022 (CET)[rispondi]
Credo invece che alla luce delle fonti che hai portato si potrebbe ampliare la voce. --AVEMVNDI 18:23, 12 gen 2022 (CET)[rispondi]

Per quanto riguarda la Chiesa siro-malabarese, sul sito del Vicariato Apostolico si può leggere la risposta di Ballin a una domanda di un fedele (in inglese):[12]

Question: Why are you trying to divide the Syro-Malabar Community. Your predecessors were not interested in the liturgical traditions and Catechism of the Syro-Malabar faithful in Saudi and you siad that the Syro-Malabar is not part of the Catholic Church. Why? We want to live according to the traditions of our Church and to give Faith Formation to our children. Please allow our Diocesian priests to do that. You please take care of the Latin communities here. Please let me know your stand on this issue. - Antony

Answer: It is not me who decided that the only Bishop for Saudi Arabia is me. It is the Pope who appointed me to be your Bishop! If the Pope will tell me that another Bishop is in charge of the Syro-malabar, I don't have any objection and I will be very happy that he takes over the charge. I will be much more free. But the Pope decided the opposite, that only I am the true Bishop of all the Catholics in Saudi Arabia. So, I cannot allow your priests to work in Saudi Arabia as they are doing now, without my approval. They have never asked my approval. On the contrary, they say that I should take their approval for my ministry there!!! If they celebrate marriages, these marriages are invalid. Couples live in adultery. Their absolution in confession is invalid. You are still in your sins! It is not me who created this division. It is your Synod who sent priests without informing and asking the permission and the approval of the local Bishop. In the Catholic Church every country is entrusted to a Bishop by the Pope. Saudi Arabia is entrusted to me and only to me. Tell the Pope to change his decision and I will be extremely happy to get out of this schism.

Saludos.--Nerêo (msg) 22:47, 15 gen 2022 (CET)[rispondi]