Discussione:Dual core
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Vorrei fare un appunto di cui non sono pienamente sicuro, quindi quoto qui in discussione la parte che penso sia errata per discuterne:
"Una volta completato l'aggiornamento di tutti i programmi verso la nuova filosofia, tutto sarà più semplice, anche quando nel 2007 arriveranno i primi esemplari di processori quad core, ovvero formati da 4 core, perché comunque, una volta che il software è pensato per un utilizzo parallelo, non richiede grosse modifiche per essere utilizzato su un dual core o su un quad core. Non è ancora chiaro comunque se in futuro questi core continueranno a rimanere "omogenei" o verranno presentate architetture con core "eterogenei" dove cioè ci saranno più core dedicati a vari ambiti di calcolo (decodifica video, audio, calcolo matematico, ecc.)."
Io sapevo qualcosa di molto diverso, infatti ogni tipo di parallelismo è diverso...molti software infatti sono obbligati a fare certe operazioni su un unico core, quindi con un adattamento dual core tutte le operazioni che non devonoe ssere fatte in un unico blocco vengono spostate al secondo per essere elaborate...il fatto è che all'aumentare dei nuomero di core si arriverà ad un punto che il rpimo corer sarà impegnatssimo e gli altri saranno poco impegnati o nullafacenti, visto che il grosso carico è concentrato sul rpimo o primi due core....infatti mi pareva di aver letto che oltre una certa soglia (16 core, mi pare) il parallelismo non ha più alcuna utilità proprio per l'impossibbilità di creare un software in grado di sfruttarlo. RőscΦ•@ 10:54, 29 dic 2005 (CET)
- Ciao Rosco,
- Il tuo scetticisco è doveroso, difatti, anch'io non sono sicuro al 100% di quanto scritto (ma solo all'80%). Ho riportato solo quello che ho letto in giro su Internet e soprattutto le considerazioni du qualche "esperto" che riportava il fatto che i programmatori una volta passati all'approccio della "parallelizzazione" del codice avrebbero realizzato questo miglioramento nel modo più intelligente, vale a dire un thread per ogni core, indipendentemente dal numero degli stessi. Il sistema operativo si sarebbe poi fatto carico di riconoscere quanti core ci sono e indirizzare ogni thread ad ogni core. E' chiaro che se un programmatore scrive un codice per 2 soli core, in un processore quad core, 2 rimarranno inutilizzati, ma speriamo che i programmatori siano più furbi!
- Per quanto riguarda il numero massimo di core, convengo con te in parte. Se è altamente probabile che alcuni tipi di applicazioni non si avvantaggino in maniera sensibile di un elevato numero di core, vale a dire, se è vero che alcune applicazioni siano meno adatte alla parallelizzazione del codice, è anche vero che molte altre lo sono e lo saranno sempre più nel corso del tempo. Per quanot riguarda il numero 16 che tu citi, probabilmente non troverai mai un gioco che girerà su un sistema a 16 procesori, ma pensa che già oggi i programmi di calcolo scientifico girano su 9000 processori saturandoli!
- Dipende dall'applicazione.--Luca Detomi 11:32, 29 dic 2005 (CET)
- E' ovvio che dipende dall'applicazzione, ma il taglio dell'articolo riguarda proocessori in ambito desktop ed io quindi commentavo questo....tanto se uno ha veramente bisogno di potenza ne mette x in parallelo ed arriva a quanti core vuole ^__^ Il fatto è che la transizione, essendo per ora abbastanza veloce, induce i programmatori a modificare i codici già esistenti...questo purtroppo non permette una divisone multicore del software esatta, è come una pezza in mancanza d'altro., per questo i programmi che attualmente vengono riadattati per dual core imho (Ed anche secondo molti esperti che ho letto in giro) non funzionerà bene per il multi-core, per il semplice fatto che il programma doverebbe essere riscritto da 0. Diversa è la questione dei software sviluppati da 0, qui ci si pone un'altra domanda...conviene veramente sviluppare un software che sfrutti il multi core, molto più difficile da realizzare (anche perché i programmatori non ci sono abituati) e dal costo maggiore? Imho anche in questo caso i software sul breve periodo non saranno costruiti su una vera base multi core ma su una specie di emulazione, come ho spiegato nel mio primo post, dove tutte le cose staccate vengono indirizzate a diversi core ma non in modo simmetrico...creare qualcosa da 0 è sempre difficile ed imho ci vorra tempo epr avere die veri programmi che potranno sfruttare il multi core, e di sicuro non sarà una cosa semplice come è scritto ora nel testo. RőscΦ•@ 11:57, 29 dic 2005 (CET)
- C'è qualcosa di vero in quello che scrivi, facciamo così, correggo l'affermazione fatta nell'articolo con una più moderata che tiene conto delle perplessità da te espresse.--Luca Detomi 14:44, 29 dic 2005 (CET)
Va bene la correzione?--Luca Detomi 15:00, 29 dic 2005 (CET)
Direi Ok, ora dò una spuntatina all'italiano e siamo a posto ^__^ RőscΦ•@ 16:11, 29 dic 2005 (CET)
Tolgo Triple Core dalle voci correlate perché rimanda a Multi Core. Permettetemi di aggiungere che l'italiano usato in questa voce è talvolta un po' "stridente"... --84.226.14.80 (msg) 14:15, 16 lug 2008 (CEST)
>> scusate ma allora i supercomputer dei centri di calcolo che hanno migliaia di processori in parallelo come fanno ad essere così efficaci? LF