Discussione:Dravida

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Fare attenzione: Dràvida o è una lingua, od un gruppo etnico. Usarlo, come facevano i razzisti alla Sabato Visco,per identificare un tipo geneticamente definito, è privo di basi biologiche ( easattamente come tentare di azzeccare che diamine di aspetto avessero precisamente coloro che parlavano indoeuropeo). Si può descrivere tranquillamente l'aspetto dei Dràvidofoni pakistani, o di quelli del Sud dell'India: da lì a dire che erano tutti neri e brachicefali anche all'epoca di Moenjo Daro, anzi, che quelli della Civiltà dell'Indo fossero DravidA, è per ora tirare ad indovinare.

Giusto per capirci , se non esistessero i documenti e le prove archeologiche uno potrebbe supporre all'oggi che i Celti vengano da Scozia ed Irlanda , erano nani come i popoli di quelle lande ed andavano in gonna. Solo che noi sappiamo che quelli storici venivano dal sud della germania-est francia-alpi.--Uberto Cardellini (msg) 14:10, 29 ott 2008 (CET) provvederò pian piano a modificare l'articolo--Uberto Cardellini (msg) 14:10, 29 ott 2008 (CET)[rispondi]

Sottoscrivo, soprattutto per quel che concerne l'incipit. Ho apposto il {{C}}--CastaÑa 16:09, 8 dic 2008 (CET)[rispondi]




Per i Purana Shiva si manifestò in India nel VI millennio a.C. e insegnò all'uomo la religione, la filosofia, l'arte e la scienza. Tutte le pratiche dello Śivaismo sono sconosciute ai Veda ariani. I conquistatori anzi attaccarono violentemente il culto del dio e in particolare la venerazione del fallo ma, gradualmente, come per tanti altri aspetti della superiore cultura dravidica finirono per assimilarlo e integrarlo nella successiva religione brahmanica. Il contributo dell'antica filosofia pre-ariana all'attuale pensiero hindu è in definitiva superiore a quello apportato dagli arii vedici[4]. Lo shivaismo ha infine avuto influenze marcate nel periodo protostorico su tutto il mondo mediterraneo e mesopotamico. Il mito di Osiride è una variante di una storia di Shiva dei Purana, il culto di Dioniso in Grecia e Bacco tra i Latini sono propaggini dello shivaismo. Lo stesso Alessandro Magno identificherà Shiva con Dioniso

Ma siete sicuri che queste informazioni sono basate bibliografia storica? o archeologica ? --Andriolo (msg) 14:48, 24 gen 2011 (CET)[rispondi]


Secondo la tradizione indiana le penetrazioni ariane nel subcontinente indiano iniziarono fin dal 3200 a.C. L'incontro-scontro con le genti arie fu devastante per tutta la civiltà mediterranea (unica eccezione notevole è l'antico Egitto) ma in nessun caso la cultura precedente sparì senza lasciare traccia. Anzi spesso i vinti militarmente e politicamente risultarono vincitori culturalmente.

Indubbiamente è un articolo da riscrivere. --Andriolo (msg) 14:57, 24 gen 2011 (CET)[rispondi]

Pura speculazione è l'attribuzione a Shiva della foto della stele presente nell'articolo. No comment ...Osiride è una propaggine dello Shivaismo... --84.222.73.224 (msg) 21:17, 24 gen 2011 (CET)[rispondi]

Varna e Jati[modifica wikitesto]

Le caste, come descritte dal Manavadharmashastra (Codice di Manu), erano quattro. Erano dette Varna (=colore, per ovvi motivi razziali), erano Guerrieri, Sacerdoti, Artigiani/Possidenti, Servi/Manovali. Le prime tre caste erano dette dei "Nati due volte" (forse "Dvaita", ma non garantisco) ed erano per gli Arii, la quarta casta (Shudra) era per i popoli conquistati. I Sacerdoti ottennero il primo posto garantendo a degli invasori l'ingresso nella casta dei guerrieri (come Papa Leone III con Carlo Magno). All'interno delle caste c'erano migliaia di suddivisioni: le jati (=nascite), in ordine di importanza. Shudra e donne non potevano leggere i testi sacri (i 4 Veda), quindi si accontentavano della letteratura epica (detta il "Quinto Veda"): il Ramayana e il Mahabharata. Molte persone restavano fuori dalle quattro caste, costoro furono detti "Fuoricasta" o i "Quinti" (=Panchama). Anche tra i Fuoricasta si crearono le jati. La jati può famosa è quella dei "Paria" (che molti usano come sinonimo di Fuoricasta), gli stranieri alla jati dei "Mlecha" (=barbari, che non sanno parlare). Come si finisce in una jati? Se i genitori sono della stessa jati, lo sarà anche la prole. Se il padre è di una jati superiore alla madre, la prole sarà di un jati intermedia. Dopo 2.000 anni credo che abbiano esaurito tutte le combinazioni padre/madre per creare nuove jati. Ma se la jati della madre è superiore a quella del padre, la prole finisce tra i Fuoricasta. Si fa finta di niente se le jati sono molto alte (un bramino morto di fame non fa lo schifiltoso sa la figlia sposa un raja), invece spesso gli amanti sono uccisi se l'uomo è uno shudra o un fuoricasta. Una curiosità. Molte religioni indiane hanno abolito le caste. Nonostante i 10 guru sikh non fossero guerrieri, il sikhismo ebbe un grandissimo successo in una jati di agricoltori-guerrieri: i Jat. Quando i musulmani cercarono di distruggere i loro templi, ecc. ai sikh tornò in mente di essere dei guerrieri e, anche se in minoranza, riuscirono a sopravvivere fino ad oggi. I sikh rifiutano le caste e le differenze di genere. La Khalsa è l'ordine militare votato alla difesa della comunità, gli uomini aggiungono al nome il termine singh (=leone), le donne il termine kaur (=principessa).
Maurizio Masetti 16/11//2015