Discussione:Domenica di Quinquagesima

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Panis vivus et vitalis

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Ho riguardato bene le modifiche che apportate da Franco56 e mi sembra che siano tutte accomunate dall'istanza di relegare la forma straordinaria nel passato, come se il tempo di Carnevale fosse qualcosa di abolito o desueto. La realtà è ben diversa: si è sempre celebrato con la forma che oggi è straordinaria e questo è un periodo di rinnovata vitalità, non solo perché nel mondo aumentano le celebrazioni, ma anche perché il Papa si prende cura di aggiornare la liturgia, come ha fatto con il recente intervento sull'oratio pro judaeis. Inoltre, la frase finale nei paragrafi "la situazione oggi" non è chiara: sembra che pure nella forma straordinaria il tempo di carnevale sia facoltativo. E poi non c'è nessuna "concessione", è semplicemente lecito (e non tollerato come si suggerisce). E papa Benedetto XVI non ha "introdotto" la forma straordinaria: anche negli anni tra il 1970 e il 2007 si è celebrato nella forma antica. A mio parere la versione precedente era più corretta. Avemundi (msg) 09:22, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]

Nella voce prima si parla della forma straordinaria e poi solo alla fine si accenna a quella ordinaria e, così sembra, che sia di gran lunga più importante la forma straordinaria. Nella voce occorrerebbe fare un quadro storico e poi affermare che oggi c'è la forma ordinaria e quella straordinaria (sottolineando che hanno certamente pari dignità anche se quella straordinaria è largamente minoritaria).--Franco56 - (se vuoi, rispondi) 20:51, 12 mar 2008 (CET)[rispondi]