Discussione:Carità

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Carità fuori dal cattolicesimo

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La carità non è un concetto della dottrina cattolica, non più di "dio", "legge" o "familia". Il testo dell'articolo andrebbe integralmente cancellato e riscritto daccapo.

Secondo me invece è un concetto propriamente cristiano. Che poi nel parlato significhi anche altro, è un altro discorso. Cos'altro è la carità se non quello che proviene dall'etimologia e dalla letteratura cristiana?--Kaptain 14:29, 10 nov 2006 (CET)[rispondi]
Concordo con Kaptain. La voce mi sembra scritta bene e senza pendere troppo nel pov. IMHO si potrebbe benissimo togliere l'avviso. --AnnaLetyscrivimi 14:59, 21 gen 2007 (CET) vedi sotto[rispondi]
Da ricordare che nei cinque pilastri dell'Islam c'è il dovere della carità. --Paolo · riferiscimi 12:37, 30 gen 2007 (CET)[rispondi]
Ed è anche il tema centrale dell'etica ayyavali, per piacere chi ha iniziato l'articolo lo completi, parlando anche delle altre religioni. Non è possibile che tutti gli articoli siano sempre e solo trattanti di Cristianesimo. --Nyo annota 18:04, 16 feb 2007 (CET)[rispondi]
PS: non parlare poi della carità nel Buddhismo mi pare un insulto. Saluti.
E' inutile imbestialirsi: il fatto è che il cristianesimo è la religione più diffusa al mondo, quindi se si parla di un concetto religioso è difficile non parlare del cristianesimo. Del resto la parola "carità" deriva dal latino, non dal tamil. --CheccoPadova 19:34, 16 feb 2007 (CET)[rispondi]
Che cavolo vuol dire che deriva dal latino? Ma ti rendi conto della scemenza delle cose che dici? Un concetto non si stabilisce in base alla lingua. Con questa affermazione ti sei dimostrato per quello che sei. Saluti. --Nyo annota 11:04, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]
Nyo, modera i termini, per favore.
Checco: che il Cristianesimo sia la religione più diffusa al mondo, ho i miei dubbi, e anche se lo fosse, non giustificherebbe un punto di vista univoco. Così contraddico quello che ho scritto sopra, vero, ma cambiare idea è lecito. Sulla derivazione dal latino, non credo centri molto con l'argomento.
In generale: credo che la voce sia da ampliare, in modo da toccare anche le altre religioni. (io purtroppo non sono in grado di farlo) --AnnaLetyscrivimi 11:29, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]

Non capisco questa escalation nei toni. Va detto che: 1) il cristianesimo ha oltre 2 miliardi di fedeli (vedi Adherents.com), è noto a tutti che è la religione più diffusa; 2) la carità è un concetto nato con il cristianesimo, che poi anche altre religioni pure precedenti (vedi Buddismo) abbiano concetti simili che noi in italiano riconduziamo alla stessa parola "carità" è un altro discorso. Spero di essermi spiegato, queste polemiche da quattro soldi non mi piacciono per niente. Detto questo non capisco quell'esagitato di Nyo ce l'abbia tanto con me. Evidentemente mi considera un oscurantista cattolico quando invece sogno un Italià plurale dal punto di vista religioso, sono assiduo frequentatore di chiese protestanti, amo intrattenermi a discutere con musulmani, sono affascinato dall'ebraismo, dal buddismo e dall'induismo. Penso proprio che tu abbia sbagliato persona e posto: Wikipedia non si adatta alla tua irruenza e mancanza di rispetto per gli altri. --CheccoPadova 18:54, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]

  • Continua a credere pure che il Cristianesimo sia la religione più diffusa, nessuno ti vieta di farlo, sta di fatto però che almeno un miliardo dei suoi fedeli non lo sono, sono semplicemente contati come tali per convenienza, e io faccio parte di questa schiera! ;) Non cel'ho con te, semplicemente con tutti quei cattolici che pretendono di proiettare le loro idee dovunque. Se la voce carità c'è, allora per completarla devono essere inseriti dati anche sulle altre religioni. Il Cristianesimo è nato 2000 anni fa, il Buddhismo 2500, l'Induismo circa 9000 anni fa. Alla luce di ciò non venire a dire che è stato il cristianesimo ad introdurre il concetto di carità, quando sai beissimo che è presente in tutte le religioni, vecchie o nuove che siano (sebbene il Cristianesimo, nonostante più giovane delle altre religioni sopra citate, sia ideologicamente più vecchio). ;) --Nyo annota 19:32, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]
Continuo a ritenerti troppo poco equilibrato per scrivere in Wikipedia. Questo tua animosità contro il cristianesimo è fuori luogo. Tra l'altro continui a confondere cattolicesimo con cristianesimo, che comprende di tutto dagli amish che rifiutano la modernità ai congregazionalisti che praticano i matrimoni gay in chiesa. Il tuo commento sul cristianesimo religione vecchia non merita di essere commentato, visto che le basi più moderne della nostra società vengono da lì (diritti umani inividuali, universalità, individualismo, separazione tra Stato e religione, etc.). Tu purtroppo fai di tutta l'erba un fascio e non riesci a renderti conto che se tra i 2 miliardi di cristiani almeno la metà sono poco praticanti, anche per l'islam, l'induismo o il buddismo è lo stesso: il cristianesimo rimane, secondo ogni calcolo possibile, la religione più diffusa, che piaccia o meno. A me la cosa è indifferente, evidentemente a te mette nervosismo. Poi, stai tranquillo: nessuno ti considera cattolico, certo rientri tra i battezzati (il 95% degli italiani, secondo Catholic-hierarchy.org) ma non tra coloro che si professano cattolici (l'87,8% secondo l'Eurispes, il 79,9% secondo DeAgostini). La matematica non è un'opinione e Wikipedia non è un blog. --CheccoPadova 19:46, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]
  • Se rileggi bene ciò che ho scritto ti renderai conto del fatto che non confondo tra le due C. Ad ogni modo tutta la C (il Cristianesimo) è in crisi, e non sono il primo a dirli, e tu lo sai meglio di me, inutile che lo neghi. La distinzione tra le stime dei fedeli cristiani e quella dei fedeli delle altre religioni è netta, decisamente netta. Le altre religioni non hanno una Chiesa talmente bigotta dall'essere costretta a manipolare le statistiche (e non solo quelle) per dire al mondo: "toh io sono la più grande del mondo, gne, gne, gne". Vai in un Paese islamico, vai in Thailandia, voglio vedere io se lì trovi molta gente che "non crede". La differenza tra il Cristianesimo e tutte le altre religioni sta proprio qui (nell'antica Roma esistevano "non credenti"? No!), il Cristianesimo è "non credibile", tutte le altre religioni non fanno distinzione tra credenti e non credenti semplicemente per il fatto che non si fondano sulla fede fideistica cristiana, ma sulla fede dettata innanzitutto dalla ragione umana. Per farla breve: inutile che cerchi di dare un aspetto a Dio, dio non lo puoi conoscere. L'aspetto falso può durare finché dura, ma prima o poi la gente si renderà conto della farsa. Il Cristianesimo è illogico e irrazionale, lo shift verso religioni davvero universalistiche come l'Induismo sarà inevitabile.
Due precisazioni a quanto scritto sopra: 1) che le basi più moderne della nostra società vengano dall'incontro tra cristianesimo e illuminismo, figlio del cristianesimo a detta di molti, non lo dico io ma la quasi totalità degli studiosi delle materia; 2) anche nei paesi islamici, induisti e buddisti ci sono forti sacche di secolarizzazione (peraltro sottostimate in tutti quei paesi a religione ufficiale), mentre se c'è qualcosa di sottostimata, a detta dei più autorevoli osservatori, è la consistenza del cristianesimo in alcuni Paesi come la Cina (dove a fronte di 20 milioni di cristiani dichiarati dal governo di Pechino, alcune stime parlano di 100-200 milioni di cristiani, in maggioranza protestanti battisti e metodisti). --CheccoPadova 20:01, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]
L'Illuminismo è nato proprio quando degli "illuminati" si sono rotti i cosiddetti della religione cristiana e della Chiesa, e hanno iniziato a togliere le terre dalle mani dei preti. Nei Paesi islamici, induisti e buddhisti anche il più capitalista dei capitalisti secolarizzati "crede", per i motivi che ti ho spiegato nel paragrafo qui sopra. Per quanto riguarda i cristiani in Cina, beh, rimangono una minuscola minoranza rispetto al 95% della popolazione religiosa, che è buddhista e taoista. Quelle statistiche falsisisme sui cristiani in Cina, e orgogliosamente diffuse nei Paesi anglosassoni, derivano dagli sproloqui di un tale David Aikman, autore del libro Jesus in Beijing. Ebbene questo tizio, mai stato in Cina in vita sua, profetizza nel 2003 che l'ex Celeste Impero si sarebbe trasformato, in pochi anni, nella più grande nazione cristiana del mondo. Peccato però che le previsioni di Aikman fossero solo frutto di orgasmi notturni parallelamente ai quali sognava la sconfitta dei "satanici" ed "arretrati" Paesi islamici, convertiti alla santa religione cristiana dai santissimi Stati Uniti d'America, convolati a nozze con l'ormai cristianissima Cina per sconfiggere il Male. Insomma, una massa di balle partite da un fondamentalista cristiano e accettate con fervente vis entusiastica dai protestantissimi anglosassoni. Peccato però che in Cina la popolazione resti al 95% buddhotaoista, e che sparate sui fantomatici 100 milioni di cristiani in Cina siano roba vecchia che viene continuamente riproposta come una rancida minestra riscaldata ormai dal 1996. E ti sta parlando — inoltre — uno il cui zio è in Cina da sette anni, e che può confermare che di cristiani evangelizzatori non cen'è l'ombra. --Nyo annota 00:19, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Caro Nyo, non voglio offenderti, ma si vede che sei giovane e hai studiato ancora troppo poco. I tuoi contributi sul paganesimo sono interessanti, ma di geopolitica religiosa ne sai gran poco. Quindi non ho niente da dirti, se che devi studiare di più prima di pertetterti di pontificare e di smetterla di credere al sentito dire. Anch'io conosco gente che vive in Cina, ma non basta conoscere una persona per poter dire di conoscere un paese di un miliardo e trecento milioni di abitanti. Detto questo, mi imporro di non commentare più le cifre strampalate che citi qua e là perché si commentano da sole. Saluti. --CheccoPadova 15:37, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

  • Semplicemente, come già immaginavo, non sai cosa rispondere e ti conviene stare zitto! Continua pure a manifestare la tua gioia profondamente cattolica per l'aver incontrato Nostro Signore Gesù Bambino, sappi però che ci sarà sempre gente più sveglia di te pronta a mettere in discussione la tua santa gioia. Saluti a te! :) --Nyo annota 16:12, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Caro Nyo, devi smetterla di essere così intollerante. Ti so benissimo rispondere, ma penso che non ce ne sia bisogno perché citi sempre dati fantasiosi basati su supposizioni e non su fonti. Non so che dirti, se non che, a mio modesto parere, Wikipedia non fa per te. --CheccoPadova 16:14, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

  • Intollerante io. Carina come cosa! :) E credi che me ne freghi qualcosa se tu pensi che Wikipedia non faccia per me? Un cattobigotto? =) Di sicuro sono stimato da più persone rispetto a quelle che stimano te, semplicemente per il fatto che in molti hanno già notato il tuo zelo poco motivato dalla cultura, caro mio. Comunque rispondi con frasi sempre più brevi e poco incisive. Gesù sia con te! XD --Nyo annota 16:22, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Semplicemente ho capito che con te è difficile discutere perché ho la triste impressione che ti interessi solo fare polemica e offendere la gente. --CheccoPadova 16:36, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Stufo delle tue intemperanze, ho deciso di segnalarti tra gli Utenti problematici. Credimi che la cosa mi dispiace molto. --CheccoPadova 16:45, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Smack! ;) --Nyo annota 16:52, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Fermi tutti

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Così state esagerando, non si arriva da nessuna parte a forza di punzecchiate reciproche. Cerchiamo di lavorare nel rispetto del lavoro e delle idee altrui. Checco e Nyo, abbiamo capito l'antifona, la pensate in maniera diversa e nessuno vi smuove, ma non è questo il punto. La voce si chiama "Carità", non "Carità cristiana": se il concetto di carità, come detto sopra, esiste anche in altre religioni, è giusto che sia trattato nella voce. Indipendentemente dal fatto che il Cristianesimo sia o meno la religione con il maggior numero di fedeli, che il nome carità derivi dal latino, che si possa trovare una matrice illuminista dipendente dal cristianesimo. Altrimenti spostiamo la voce a Carità cristiana e siamo a posto: ma non mi sembra una soluzione sensata. --AnnaLetyscrivimi 20:56, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]

Sottoscrivo pienamente tutto quello che hai scritto. Non ho altro da aggiungere perché hai espresso quello che penso. --CheccoPadova 21:38, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]
In effettimi stupisce tutto questo flame. "Checco e Nyo,..., la pensate in maniera diversa e nessuno vi smuove," però neppure sulla'rgoemnto di questa voce, visto che la discusisoen si è spostata su "Continua a credere pure che il Cristianesimo sia la religione più diffusa" e motlo altro.
Tanto più che la diatriba è partita in rispsota all'intervento di CheccoPadova "E' inutile imbestialirsi: il fatto è che il cristianesimo è la religione più diffusa al mondo, quindi se si parla di un concetto religioso è difficile non parlare del cristianesimo." che non indica un'opposione a che nella voce possano essere inserite anche i significati di tale termine per altre religioni. --ChemicalBit - scrivimi 18:15, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]
Effettivamente hai ragione, il fatto è che purtroppo la discussione ha preso una piega troppo ideologica e, credimi, per quanto non sia esime da colpe, non lo auspicavo per niente. Certo, se potessi tornare indietro nel tempo, non interverrei in questa discussione per non aprie questa inutile diatriba. --CheccoPadova 18:40, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Torniamo alla voce?

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Ho visto solo ora tutta la discussione che ha generato un mio ingenuo commento! Tornando alla voce, benissimo aggiungere cosa è Carità per le altre religioni, ma ho sempre il dubbio che sia un altra cosa rispetto al concetto cristiano. Per come è esposta ora nella voce per esempio, la carità dell'islam è elemosina (frettolosamente ho trovato che si chiama Zakat). Siamo sicuri che Caritas (cristiana) = Zakat(islamica)? --Kaptain 13:04, 5 mar 2007 (CET)[rispondi]

Non vorrei riaprire una guerra di religione (o presunta tale), ma condivido quanto scritto da Kaptain. --CheccoPadova 13:28, 5 mar 2007 (CET)[rispondi]
Presunta tale, dai.. Proprio in una discussione sulla carità di dovrebbe parlare di guerra??? ;) --Kaptain 15:14, 5 mar 2007 (CET)[rispondi]

In effetti, per come si è sviluppata la voce, ci sta il riferimento al concetto di carità in tutte le religioni. Visto che come emerso il concetto comune del termine spazia in vari significati e contesti, la voce potrebbe precisare cosa il termine può significare (anche impropriamente o imprecisamente).--Kaptain 15:14, 5 mar 2007 (CET)[rispondi]

Guarda che quando ho scritto "presunta tale", mi riferivo al fatto che la discussione sulla voce aveva preso un tono da guerra di religione, anche se tutto quello che ho scritto sopra non l'ho scritto in quanto persona religiosa. Non so bene cos'hai capito... --CheccoPadova 15:20, 5 mar 2007 (CET)[rispondi]
Ho capito benissimo, era per sdrammatizzare... Di tutte le discussioni inutilmente accese, quelle sulle religioni sono quelle che mi deprimono di più... --Kaptain 15:46, 5 mar 2007 (CET)[rispondi]
Allora perdonami. Effettivamente, letta così, la battuta è divertente. Non c'è bisogno poi che ti dica che sono d'accordo anche con le ultime tue affermazioni. --CheccoPadova 15:49, 5 mar 2007 (CET)[rispondi]

Carità ≠ Elemosina

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Torno sull'argomento. A mio parere parecchi commenti precedenti, se non tutta la discussione, confondevano Carità ed Elemosina. L'elemosina, senza dubbio, è un concetto comune a moltissime culture e religioni. Quella sì è nei Cinque pilastri dell'Islam (tra l'altro scopro solo adesso l'esistenza della voce Zakat). Il discorso multi-religioso che si faceva quindi va trasferito alla voce elemosina (voce peraltro da aiutare, in questo senso).
Torno a dire quindi che Carità è da sviluppare come voce in senso cristiano, non per "rubare" i significati acquisiti agli altri contesti culturali, ma perchè il significato è propriamente quello. Ovviamente mantenendo in incipit un avviso per distinguere i significati, rimandando ad elemosina per il "fare la carità".
Si veda la distinzione che fa en:Charity.
--Kaptain 13:53, 10 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Sottoscrivo. --Checco 14:32, 10 apr 2007 (CEST)[rispondi]
Sono d'accordo. Ho messo una nota disambigua all'inizio della pagina Carità (che adesso contiene solo il significato nel cristianesimo) rimandando a Elemosina. Alla voce Elemosina ho poi preparato una sezione dove elencare tutte le religioni e mettere il link al loro elemento specifico (ad esempio zakat per l'islam). Chi ne avesse competenza può completare la lista che ho abbozzato. Luccaro 14:05, 12 giu 2007 (CEST)[rispondi]