Discussione:Ateismo di Stato

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Mi domando e domando: è appropriato affermare:
L'ateismo di Stato è la forma di governo dove uno Stato è ufficialmente senza religione, ovvero ateo. ?
Secondo me no. Questo incipit andrebbe riscritto. Twice25 / αω - :þ 21:17, Mag 21, 2005 (CEST)

Grazie a Marcok per la rettifica. :) - Twice25 / αω - :þ 21:38, Mag 21, 2005 (CEST)

Germania dell'Est!?[modifica wikitesto]

Non capisco come si possa sostenere che vigesse l'ateismo di stato in un Paese come l'ex Germania dell'Est, dove al Governo sedeva un partito di ispirazione esplicitamente religiosa: la CDU, Unione Cristiano-Democratica, equivalente alla nostra DC. E non stiamo parlando di un partitino inisignificate ma del secondo partito rappresentato nel parlamento della DDR e nella coalizione al governo!

A me pare che questa affermazione basti e avanzi dare il senso delle generali faziosità e inattendibilità sia di questa voce sia della voce Repubblica Democratica Tedesca, e per questa ragione metto lo stesso commento anche lì.

81.120.65.55 (msg) 11:13, 27 mar 2009 (CET)[rispondi]

Ancora sull'incipit[modifica wikitesto]

Ritorno proprio sull'argomento dell'incipit, in quanto ha subito ulteriori modifiche e la versione attuale mi sembra discutibile:

1. Versione da me inserita (tradotta da en:State Atheism):

L'ateismo di Stato è il rifiuto ufficiale da parte di uno Stato rispetto a qualsiasi tipo di religione in favore dell'ateismo.

2. Versione inserita successivamente (attuale):

L'ateismo di Stato è il rifiuto di qualsiasi tipo di religione come riferimento ispiratore a sostegno dell'azione di governo e, talvolta, conduce anche alla intolleranza verso ogni tipo di culto professato dai cittadini.

A me pare che la seconda formulazione (quando dice rifiuto di qualsiasi tipo di religione come riferimento ispiratore a sostegno dell'azione di governo) sia attinente allo stato laico e non all'ateismo di stato, come del resto credo sia ben illustrato dal paragrafo successivo (tradotto sempre dalla en:wiki). Ritengo inoltre che l'incipit dovrebbe presentare un wikilink esplicativo ad ateismo.
A questo punto richiederei cortesemente altri pareri e/o possibili formulazioni alternative, viceversa provvederò a ripristinare l'incipit come da en:wiki. --Marcok 22:59, Mag 22, 2005 (CEST)

L'ateismo di stato è identico al concetto di religione di stato. Se per affetto dell'esistenza di una religione di stato l'insegnamento religioso è obbligatorio ed i precetto teologici entrano a far parte del diritto nel caso speculare è vietato l'insegnamento della religione e nessun dettame teologico può essere base del diritto. Entrambe le posizioni portano a scelte di tipo fondamentalista in quanto entrambe ignorano la tolleranza. La laicità dello stato è appunto legata al concetto di tolleranza ed imparzialità nessuna religione viene favorita o preferita e neppure l'ateismo.

Probabilmente tutto ciò non serve a nulla riguardo all'incipit ma avevo voglia di dirlo.--Madaki 23:13, Mag 22, 2005 (CEST)


Per il ripristino della versione n.1, chiara e concisa definizione del tema. MM 01:46, Mag 23, 2005 (CEST)


Dall'intervento di Marcok
mi sembra di capire che anch'egli nutre
un particolare amore
per il pensiero dei sudditi di S.M. Britannica.
Io, grazziaddio, sono immune dal contagio.
Nell'attesa di conoscere altri pareri sull'oggetto della discussione,
rilevo quanto scritto da Madaki:
.......nessun dettame teologico può essere base del diritto.
Domanda: ma l'azione di governo non è fondata forse sul diritto?
Seconda domanda: che cos'è lo Stato?
Non è forse la struttura
che governa la Nazione
intesa come comunità di cittadini
che possiedono diritti e doveri?
Saluti cordiali.

Oddio, ma come ho potuto fidarmi della perfida Albione?! Forse è perchè i suoi barbari abitatori, spesse volte, appaiono piuttosto pragmatici nello scrivere e - orrore! - amano essere chiari, al limite troppo chiari per noi latini che prediligiamo gli artifizi rettorici? Mah! (adesso scusate il mio, di sfogo) ;)) --Marcok 23:21, Mag 23, 2005 (CEST)


Ciao.
E' triste accorgersi che esiste ancora
qualcuno che ritiene che l'erba del vicino
sia sempre più verde della nostra!
Penso che la frase appena ripristinata
e che fornisce la definizione della
nostra locuzione contenga almeno due
grossi errori, uno addirittura grammaticale!
L'errore grammaticale è il seguente:
nella lingua italiana non è corretto dire rifiuto rispetto a;
si dice rifiuto di.
Esempio: il rifiuto di un incarico, oppure
il rifiuto di fare qualcosa.
L'altro errore è quello di aver utilizzato
nella definizione, lo stesso lemma che si intende definire.
L'ateismo di stato è il rifiuto di qualsiasi tipo di religione ........ a favore dell'ateismo.
L'errore grammaticale penso sia dovuto
ad una improvvida traduzione.
L'altro errore è quello di ritenere
che gli altri ne sanno più di noi.
Nel caso specifico.....un simpatico albionico.
Dulcis in fundo, la definizione tanto amata
dal nostro Marcok, e non solo da lui,
mi sembra proprio una .... definizione banale,
e tutt'altro che chiara perché non dice proprio nulla;
ci dice semplicemente che l'ateismo di stato
è la scelta dell'ateismo da parte dello stato.
Bella scoperta!
La qual cosa, tra l'altro, sottintende già di per sé il
rifiuto di ogni religione.
Il rimarcare, quindi, il rifiuto di ogni religione,
(ripeto ..... rifiuto di ...)
è del tutto pleonastico. Se ne può anche fare a meno.
La lingua italiana è molto difficile, lo so!
Non comprendo la fretta del ripristino.
Privilegi di Admin!?
Per concludere, ritengo che ogni definizione
debba fornire sinteticamente il significato primario
del lemma o, come nel nostro caso, della locuzione;
intendendosi il "sinteticamente" nella accezione kantiana
e non in quella numerica.
Mi scuserete se vi ho tediato parlando della lingua italiana.
Saluti cordiali.

Un po' troppo generico[modifica wikitesto]

Mi sembra che la definizione "ateismo di stato" sia stata qui applicata a legislazioni e prassi repressive un po' differenti tra loro. Io ritengo (sulla scorta di alcuni studi storici sul tema) che occorrerebbe distinguere tra "Ateismo di stato" e "stato ateo". Mi spiego: in Albania le CHiese erano sequestrate e trasformate in palestre e musei, e ogni attività di culto era considerata reato. Per questo i leader del partito comunista albanese dichiaravano il loro stato "l'unico veramente ateo nel mondo". Nelle altre democrazie popolari,lo stato era ufficialmente ateo, e si faceva promotore di una cultura atea tramite le scuole o le organizzazioni politiche; ma le pratiche di culto non costituivano reato, e addirittura le confessioni religiose erano finanziate con soldi pubblici. Ciò ovviamente avveniva perchè buona parte delle confessioni erano sotto il controllo della polizia politica, e anche la possibilità di svolgere pratiche di culto era spesso solo scritta sulla carta (soprattutto per quanto riguarda rituali particolarmente appariscenti come le processioni). Ciò non toglie che la differenza ci sia: un conto è se la polizia deve arrestare chi sta pregando, un altro conto è il tollerare episodi di violenza contro religiosi da parte di atei militanti... Un discorso a parte meriterebbe poi l'URSS, dove la maggiore durata del regime comunista ha fatto sì che l'atteggiamento nei confronti della religione non fosse affatto univoco.

In nessuno stato comunista il governo ha dato soldi a confessioni religiose. Francesco vin 18:33, 2 mar 2006 (CET)[rispondi]

[il post precedente era mio, ero ancora anonimo] Caro Francesco, certo che i regimi comunisti finanziavano le confessioni religiose (naturalmente quelle che riconoscevano il governo e offrivano una qualche forma di sostegno): è un dato ormai acquisito nella più recente storiografia internazionale sul tema, soprattutto in seguito ai primi spogli archivistici effettuati a Mosca e in Europa orientale. Sto facendo il mio dottorato sulla storia del comunismo, quindi mi ritengo sufficientemente esperto. Mariuz

eliminato collegamento[modifica wikitesto]

ho eliminato il collegamento al portale laicismo, non mi sembra centri molto --Stori (hai qualcosa da dire?) 13:47, 3 mar 2008 (CET)[rispondi]

Ateismo in Cina[modifica wikitesto]

E' corretto parlare di vero e proprio ateismo di Stato operato dal governo cinese, in considerazione che lo stesso controlla l'Associazione patriottica cattolica cinese? Mi pare che la Cina voglia avere un controllo sulle varie religioni che vengono professate nel proprio territorio e non avanzare un vero e proprio ateismo di stato. Io rimuoverei pertanto tale paese dalla lista.--Slowdancing (msg) 11:58, 27 nov 2009 (CET)[rispondi]

Rimossa la Cina dall'elenco vista l'assenza di dissenso.--Slowdancing (msg) 10:39, 30 nov 2009 (CET)[rispondi]

In Cina, per essere membro del Partito Comunista, non devi praticare alcuna religione e devi dichiararti esplicitamente ateo, quindi solo gli atei possono accedere al governo. Da qualche anno il governo cinese torna a promuovere l'ateismo tra la popolazione, come mostra questa notizia (è in spagnolo, mi dispiace): https://panampost.com/oriana-rivas/2021/07/17/nuevas-ordenes-comunismo-chino/

Quindi sì, la Cina è uno stato ateo.

Nella voce Laos viene scritto: "Il 67% della popolazione laotiana sono Buddisti Theravada, l'1,5% sono Cristiani, e il 31,5% sono di altre o non specificate religioni secondo un censimento del 2005." Se gli attriti sono avvenuti solo con la comunità cristiana non credo si possa parlare di ateismo di stato, che si riferisce a una repressione di tutte le religioni presenti in favore di un ideale ateo. --Comma23 (msg)

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 03:20, 1 ago 2022 (CEST)[rispondi]