Diritto di successione

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Il diritto di successione indica l'istituto della successione a causa di morte in Italia[perché solo in Italia?].

Il diritto successorio[modifica | modifica wikitesto]

Il diritto successorio è rappresentato dalla normativa che regolamenta tutto ciò che concerne le vicende dei beni, crediti e debiti, ed in generale dei diritti, alla morte di una persona.

È possibile che il defunto lasci un testamento o che decida di non disporre di esso, lasciando tutta la regolamentazione della successione dei predetti beni alla legge.

Da questa situazione derivano, quindi, due tipi di successione:

  • La successione testamentaria che è quella in cui il defunto ha lasciato delle disposizioni precise come sua ultima volontà, un esempio di esse è il Testamento.
  • La successione legale è la procedura che regolamenta le conseguenze giuridiche di un decesso, in assenza di disposizioni testamentarie.

Successione legale[modifica | modifica wikitesto]

Avviene quando il defunto non ha lasciato disposizioni testamentarie e quindi è necessario esaminare quali sono le persone da considerare potenzialmente eredi del defunto e in caso concreto esaminare la quantità di eredità lasciata ad essi.

Le regole fondamentali affinché avvenga questo tipo di successione sono:

  • Ereditano solamente i parenti
  • Ereditano in primis i parenti più vicini ed in seguito gli altri
  • Nel caso in cui l'eredità sia stata devoluta ad eredi più lontani, la stessa spetta prima di tutto ai capostipiti
  • I figli premorti sono rappresentati dai discendenti
  • I discendenti ereditano in parti uguali
  • I genitori ereditano metà ciascuno
  • Per il coniuge superstite vale sempre una regolamentazione particolare, ovvero eredita sempre una parte della totale eredità.
  • È necessario essere degni di successione e che non esista un valido motivo di diseredazione.

Secondo queste regole, ereditano prima i parenti più vicini ed in seguito, in assenza di essi, quelli che gradualmente sono più lontani.

Successione testamentaria[modifica | modifica wikitesto]

Essa esiste quando il defunto ha lasciato delle disposizioni di ultima volontà, ossia un testamento e quindi ha deciso già come vuole che sia divisa la sua eredità e, se lo desidera, indica agli eredi delle disposizioni funerarie e essi devono rispettarle. Questo testamento può essere revocato o modificato a seconda delle volontà del testatore.

Testamento[modifica | modifica wikitesto]

Il testamento può essere redatto validamente se il testatore adempie a queste regole fondamentali:

  • aver compiuto 18 anni di età
  • essere capaci di intendere e di volere

Il testamento a sua volta si differenzia in tre tipologie:

I termini di legge[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ambito giuridico sono molto importanti i “termini” ossia i tempi in cui i propri diritti devono essere esercitati, passato questo termine i diritti saranno prescritti.

Dal punto di vista del diritto successorio i termini più importanti sono:

  • Per rinunciare all'eredità: 3 mesi
  • Per chiedere il beneficio d'inventario: 1 mese
  • Per chiedere la liquidazione: 3 mesi
  • Per contestare un testamento: 1 anno
  • Per contestare un testamento che lede la legittima: 1 anno
  • Per rivendicare un bene in possesso di un terzo: 1 anno

Questi termini iniziano a decorrere in momenti differenti che possono essere la morte del defunto, la conoscenza della morte del defunto, la comunicazione delle disposizioni di ultima volontà. Se non si considerano i “termini” prescritti dalla legge non si possono più esercitare i propri diritti.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]