Deserto alimentare

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Deserti alimentari negli USA nel 2010

Un deserto alimentare è un'area che ha un accesso limitato a cibo economico e nutriente[1][2]. Al contrario, un'area con un maggiore accesso a supermercati e negozi di verdure con alimenti freschi può essere definita un'oasi alimentare. La designazione considera il tipo e la qualità del cibo disponibile per la popolazione, oltre all'accessibilità del cibo attraverso le dimensioni e la vicinanza dei negozi alimentari[3].

Nel 2011, il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha riferito che 13,5 milioni di persone, vivevano in "deserti alimentari"[4], zone a basso reddito che distano più di un miglio da un supermercato nelle aree urbane[5] o suburbane e più di 10 miglia da un supermercato nelle aree rurali.

I deserti alimentari tendono a essere abitati da residenti a basso reddito con un accesso inadeguato ai mezzi di trasporto, il che li rende mercati meno attraenti per le grandi catene di supermercati. Queste aree mancano di fornitori di alimenti freschi, come carne, frutta e verdura[6]. Al contrario, gli alimenti disponibili sono probabilmente trasformati e ricchi di zuccheri e grassi, noti fattori che contribuiscono all'obesità negli Stati Uniti[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cosa sono i deserti alimentari che fanno paura ai governi, su agi.it. URL consultato l'11 luglio 2023.
  2. ^ (EN) What Are Food Deserts?, su verywellhealth.com. URL consultato l'11luglio 2023.
  3. ^ (EN) Food Deserts in the United States, su aecf.org. URL consultato l'11 luglio 2023.
  4. ^ (EN) Interactive Web Tool Maps Food Deserts, Provides Key Data, su usda.gov.
  5. ^ Usa, come salvarsi dai “deserti alimentari”?, su vita.it. URL consultato l'11 luglio 2023.
  6. ^ Deserti alimentari: le principali problematiche, su inchiostro.unipv.it. URL consultato l'11 luglio 2023.
  7. ^ Educare i bambini al gusto, contro il deserto alimentare delle periferie, su slowfood.it. URL consultato l'11 luglio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]