Delta Draconis
Rastaban | |
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Classificazione | Gigante gialla |
Classe spettrale | G9III |
Distanza dal Sole | 97 anni luce |
Costellazione | Dragone |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 19h 12m 33,302s |
Declinazione | +67° 39′ 41,55″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 11 R⊙ |
Massa | 2,32 M⊙
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Temperatura superficiale |
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Luminosità | 59 L⊙
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Età stimata | 800 milioni di anni[1] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +3,08 |
Magnitudine ass. | +0,62 |
Parallasse | 33,48 mas |
Moto proprio | AR: +95,74 mas/anno Dec: +91,92 mas/anno |
Velocità radiale | +24,8 km/s |
Nomenclature alternative | |
Delta Draconis (δ Dra, δ Draconis) è la quarta stella più luminosa della costellazione del Dragone. La sua magnitudine apparente è +3,08 e dista 97 anni luce dal sistema solare[2].
Possiede i nomi tradizionali di Altais e Nodus II (o Nodus Secundus). Il nome Altais deriva dall'arabo Al Tais e significa "capra". Nodus II deriva invece dal latino e indica che la stella è il secondo nodo della figura del Dragone[3].
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]La sua posizione è fortemente boreale e ciò comporta che la stella sia osservabile prevalentemente dall'emisfero nord, dove si presenta circumpolare anche da gran parte delle regioni temperate; dall'emisfero sud la sua visibilità è invece limitata alle regioni temperate inferiori e alla fascia tropicale.
Essendo di magnitudine apparente pari a 3,08, risulta facilmente osservabile ad occhio nudo, in un cielo non fortemente affetto da inquinamento luminoso.
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]Delta Draconis si trova attualmente alla distanza di 97 anni luce, mentre circa 750.000 anni fa si trovò alla minima distanza dalla Terra, circa 59 anni luce, arrivando a brillare di magnitudine +1,97[2].
La stella è una gigante gialla di classe spettrale G9III, avente una massa 2,3 volte quella del Sole[1]. Con una temperatura superficiale di 4830 K ed un raggio 11 volte superiore a quello solare, emana circa 60 volte più luce del Sole[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Yoichi Takeda, Bun'ei Sato, Daiusuke Murata, Stellar Parameters and Elemental Abundances of Late-G Giants (PDF), in Publications of the Astronomical Society of Japan, vol. 60, n. 4, agosto 2008, pp. 781-802.
- ^ a b Extended Hipparcos Compilation (XHIP) (Anderson+, 2012)
- ^ Richard Hinckley Allen, Draco, in Star Names — Their Lore and Meaning, Courier Dover Publications, 23 ottobre 2010, p. 207, ISBN 0-486-21079-0.
- ^ Nodus Secundus (Stars, Jim Kaler)