De architectura, libro IV
Il Libro IV del De architectura di Vitruvio è una raccolta di tutte le regole enunciate nei trattati dell'antichità (andati perduti). Come il Libro III, ha per argomento gli edifici sacri (templi) e gli ordini architettonici.
Molti architetti dell'antichità credevano che non si dovessero costruire templi in quanto le simmetrie non erano piene. Per questo, molti di loro fecero dei cambiamenti architettonici per realizzare comunque le simmetrie, come restringere la larghezza delle colonne, ma i risultati per Vitruvio erano esteticamente modesti. Per questo Vitruvio elenca le proporzione che un tempio deve avere:
«Quindi cercheremo di dare delle regole per edificare un tempio. Lo stilobate lo si divida in 27 parti in caso di tetrastylos o in 42 in caso di hexastylos; una di queste parti sarà il modulo. Il diario delle colonne sarà di due moduli e la loro altezza col capitello di 14, l’altezza di un capitello sarà di un modulo la larghezza di due e un sesto.»
Per Vitruvio anche l'orientamento dei templi deve essere sempre verso occidente oppure verso il luogo più sacro, mentre ogni porta presenta diverse proporzioni per ordine di appartenenza.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cesare Cesariano, "Di Lutio Vitruvio Pollione Libro Quarto nel quale si tracta de le opere dorice e corinthie columne con proportione facte" in Vitruvio. De architectura. Libri II-IV: i materiali, i templi, gli ordini, Milano, Vita e Pensiero, 2002, pp. 231 e segg.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene il testo completo del De architectura, libro IV