Dago (insulto)

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Il termine Dago (pronuncia [dey-goh]), a volte italianizzato in Dègo o Dego[1], è uno degli epiteti spregiativi tra i più utilizzati[2] negli Stati Uniti d'America e in Canada per indicare una persona di origini latina[2], soprattutto italiana[3][4], spagnola o portoghese[1].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'uso del termine Dago ha origini incerte[2]. Alcuni ritengono che derivi dalle espressioni inglesi "They go", tradotto in italiano "[finalmente] se ne vanno"; oppure "until the day goes", tradotto con "fin che il giorno se ne va", nel senso di "lavoratore a giornata"[2]. Secondo un'altra versione nacque all'inizio del XIX secolo tra gli ufficiali della marina mercantile inglese e statunitense, per apostrofare i marinai spagnoli e portoghesi, storpiando i nomi Diego e Diogo, molto diffusi tra la popolazione iberica[2].

La maggior parte ritiene però che l'epiteto derivi dall'inglese dagger (coltello) sulla scia dello stereotipo dell'italiano come popolo facile all'utilizzo del coltello, accoltellatore[2][5].

Usi celebri[modifica | modifica wikitesto]

Nella letteratura italiana il termine Dago, trasformato in Dego, comparve per la prima volta nel poemetto Italy, composto da Giovanni Pascoli nel 1904, in cui si narrano le vicende di Ghita e Beppe, emigrati dalla Garfagnana negli USA.

«... dietro mormorare odono: DEGO!»

Nel 1974, in occasione della 200 miglia di Daytona, la partecipazione di Giacomo Agostini alla competizione venne annunciata da alcuni giornali sportivi statunitensi unendo l'abituale pseudonimo "Ago" con Dago, coniando lo sprezzante appellativo "Ago-Dago" allo scopo di sottolineare, o meglio presupporre, le inferiori capacità del pilota italiano rispetto ai favoriti piloti USA.[6]

Lo stesso argomento in dettaglio: Giacomo Agostini § Ago-Dago a Daytona.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dego, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 3 aprile 2021.
  2. ^ a b c d e f Offshore World Incorporated, Cittadini del Mondo: È facile trasferirsi All'estero?, Offshore World Inc., 1º luglio 2006, ISBN 9780978928322. URL consultato il 6 maggio 2016.
  3. ^ Arrigo Petacco, Joe Petrosino, Edizioni Mondadori, 7 ottobre 2010, ISBN 9788852013690. URL consultato il 6 maggio 2016.
  4. ^ Loris Ferrari, Damnati ad metalla, Robin Edizioni IT, 1º gennaio 2006, ISBN 9788873712237. URL consultato il 6 maggio 2016.
  5. ^ Patrizia Salvetti, Corda e sapone: storie di linciaggi degli Italiani negli Stati Uniti, Donzelli Editore, 1º gennaio 2003, ISBN 9788879897907. URL consultato il 6 maggio 2016.
  6. ^ Contrariamente ai pronostici e nonostante fosse al debutto in quel tipo di gara e con quel tipo di moto, Agostini si aggiudicò la vittoria.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paola Casella, Hollywood Italian, Baldini & Castoldi, Milano, 1998, pag. 253
  • Patrizia Salvetti, Corda e sapone: storie di linciaggi degli Italiani negli Stati Uniti, Donzelli, Roma, 2003, pag. 37

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]