Crisi economica in Venezuela del 2013-2019

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Manifestazione contro la crisi. La crisi ha colpito soprattutto i giovani con un alto tasso di disoccupazione giovanile nel 2014.

Dal 2013[1] il Venezuela sta attraversando una crisi economica, istituzionale e sociale. Nel 2014 i principali indicatori macroeconomici hanno avuto sviluppi negativi.[2][3] Durante il primo mandato presidenziale di Nicolás Maduro dal 2013 al 2018 il PIL venezuelano si è dimezzato.[4]

Cause[modifica | modifica wikitesto]

Tra le principali cause si annoverano la crisi finanziaria del 2007-2008, la caduta dei prezzi del petrolio e fattori interni, oltre alle numerose sanzioni ed embarghi imposti dagli Stati Uniti d'America. Il paese ha anche attraversato due recessioni, la prima tra il 2014 e il 2015 e la seconda tra il 2016 ed il 2017.[5]

Effetti[modifica | modifica wikitesto]

Indicatori economici in Venezuela 1998-2017

Decrescita industriale[modifica | modifica wikitesto]

Settore petrolifero[modifica | modifica wikitesto]

A livello mondiale, lo sviluppo di nuove e più efficienti tecnologie estrattive ha prodotto un aumento della produzione di petrolio, a cui però non è corrisposto un aumento della domanda, che è invece rimasta sostanzialmente stabile, determinando così un surplus che ha fatto crollare il prezzo del greggio, dai 100$ al barile del 2014 ai 50$ verso la fine dello stesso anno.

La Petróleos de Venezuela, S.A. (PDVSA), la compagnia petrolifera statale, dall'insediamento di Maduro come presidente non ha effettuato investimenti per individuare nuovi giacimenti di petrolio e migliorare il proprio livello tecnologico.[4] Numerosi macchinari sono stati rubati o danneggiati da dipendenti a seguito della drastica riduzione della loro retribuzione.[4] Maduro ha affidato il controllo di PDVSA ad un generale dell'esercito privo di esperienza nel settore petrolifero determinando un aggravamento della crisi della compagnia.[4]

Produzione manifatturiera[modifica | modifica wikitesto]

Infine anche il rallentamento della produzione manifatturiera cinese ha inciso negativamente sull'economia venezuelana. Come effetto di tali eventi il Venezuela ha al giorno d'oggi un'inflazione che rasenta tra 400% e 700%, la più alta mai verificatasi nel XXI secolo.[6]'[7]

Disoccupazione[modifica | modifica wikitesto]

Con l'inizio della crisi, il tasso di disoccupazione è aumentato dall'8% del 2010 al 14% nel 2015.[8] Mentre la disoccupazione in alcune regioni del Venezuela è molto più bassa rispetto ad altri, il risultato complessivo è uno dei più alti in America Latina in base alle CEPAL.[9]

Iperinflazione[modifica | modifica wikitesto]

La crisi economica ha determinato un lungo periodo di iperinflazione che ha condotto la Banca centrale venezuelana a vendere le proprie riserve valutarie. Il Bolivar fuerte ha perso rapidamente valore e la banca centrale ha iniziato a stampare e mettere in circolazione nuove banconote di nuovi tagli (da 500, 1.000, 2.000, 5.000, 10.000, e 20.000).

Per il 2018 il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha stimato un tasso di inflazione pari a 1 000 000 %.[10]

Il 20 agosto 2018 il governo Maduro ha adottato il Bolívar soberano. Il cambiamento ha eliminato "cinque zeri" dalla moneta e l'ha ancorata al petrolio.[11][12]

Carenza di alimentari e medicinali[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli effetti della crisi, si può annoverare sia la carenza di alimentari che di medicinali, un fenomeno che ha generato anche una crisi umanitaria senza precedenti. Questa situazione si è verificata per una serie di prodotti regolamentati come gli alimenti: latte, vari tipi di carne, pollo, caffè, riso, olio, farina precotta, burro, etc., generi di prima necessità come la carta igienica, gli articoli da toeletta, i farmaci, e anche altri, come le protesi al seno.[13]

La crisi ha anche colpito la sanità, attraverso la carenza di farmaci. Inoltre, nel Paese, l'aspettativa di vita è diminuita, e le persone affette da malattie quali il cancro, l'asma, l'epilessia, il diabete, la malattia di Parkinson, l'Alzheimer sono state costrette a ripiegare su alternative meno efficaci, oppure a lunghi viaggi in altri Stati.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Venezuela food shortage, su edition.cnn.com.
  2. ^ Crisi economica nel Venezuela, su tpi.it.
  3. ^ La terribile crisi del Venezuela, su it.euronews.com.
  4. ^ a b c d Come va in Venezuela, e come potrebbe andare in futuro, su Il Post, 12 gennaio 2019. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  5. ^ Il Venezuela è in recessione, su ilpost.it.
  6. ^ Inflazione di Venezuela, su ilpost.it.
  7. ^ http://fr.euronews.com/2017/01/09/venezuela-maduro-hausse-le-salaire-minimun-de-50-pourcent-face-a-une-inflation
  8. ^ Afirman que tasa de desempleo es de 14%, su el-nacional.com, 2 dicembre 2015.
  9. ^ (ES) CEPAL: Venezuela se ubica entre los países con mayor desempleo en América Latina, su finanzasdigital.com, 14 gennaio 2014.
  10. ^ Carta igienica a 2,6 milioni di bolivar; i soldi “pesano” più del cibo in Venezuela, in La Stampa.it, 20 agosto 2018. URL consultato il 13 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2019).
  11. ^ Bolivar sovrano, ecco la nuova moneta venezuelana. Rivoluzione monetaria contro iperinflazione, in Rainews. URL consultato il 21 agosto 2018.
  12. ^ Venezuela toglie cinque zeri al bolivar: sarà ancorato al petro | Wall Street Italia, in Wall Street Italia, 20 agosto 2018. URL consultato il 21 agosto 2018.
  13. ^ In Venezuela cresce la carenza di beni e la crisi si aggrava, su investireoggi.it. URL consultato il 14 febbraio 2014.
  14. ^ Crisi sanitaria in Venezuela: la carenza di farmaci raggiunge livelli da crisi umanitaria, su it.ibtimes.com. URL consultato il 29 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).