Comus (divinità)

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Comus è il nome attribuito, nella tarda antichità, alla personificazione semidivina del komos, quel genere di baldoria alcolica che ricorreva nei rituali dionisiaci e nel simposio.

La personificazione del komos non è menzionata nella mitologia greca e romana ma compare unicamente con riferimento all'arte figurativa. Filostrato (III secolo) ce lo menziona nelle sue Εἰκόνες (Immagini), descrivendo uno degli affreschi di una villa romana di Napoli: la mano del pittore lo aveva raffigurato come un giovane alato e sbronzo, con le gambe incrociate, dal volto paonazzo e il capo reclino sul petto. In mano aveva una lancia e nell'altra una torcia rovesciata.

La figura di Comus è ripresa come soggetto di una stravagante opera in prosa (Comus, sive Phagesiposia Cimmeria, de luxu Somnium, dell'umanista, musicologo e poligrafo Erycius Puteanus, del 1608) e dell'omonima masque di John Milton[1].

Negli anni settanta, assieme al personaggio della masque miltoniana, ha ispirato il nome dell'omonimo gruppo musicale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alla cui ispirazione dovrebbe non essere estranea l'opera del Puteanus. Vedi Ralph H. Singleton, Milton's Comus and the Comus of Erycius Puteanus in PMLA, vol. 58, n. 4, dicembre 1943, pp. 949-957 ISSN 00308129.

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