Clan Gotō

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Gotō
Emblema (mon) del clan Gotō

Il Clan Gotō (五島氏?, Gotō-shi) fu un clan di samurai del Giappone medievale della provincia di Hizen. Il clan viene anche ricordato come Uku ((宇久氏?, Uku-shi)).

La famiglia Gotō discendeva dallo Seiwa Genji. Uku Iemori, discendente di Takeda Nobuhiro, si stabilì nelle isole Gotō (12.000 koku) e prese il nome di Uku Iemori. I suoi successori vi risiedettero fino alla restaurazione Meiji. Nel VXI° secolo due di loro, Moriharu (morto nel 1579) e Sumiharu (morto verso il 1620) divennero cristiani, e un gran numero di loro vassalli abbracciarono il cristianesimo. Divennero visconti dopo l'abolizione del sistema han[1].

Membri importanti del clan[modifica | modifica wikitesto]

  • Uku Iemori (宇久 家盛?) antenato della famiglia, secondo la tradizione, il fratello minore di Taira no Kiyomori (1118-1181) ricevette nel 1187 il feudo. Secondo un'altra tradizione, Takeda Nobuhiro (武田 信 広), un discendente di Minamoto no Yoshimitsu, avrebbe chiamato al suo arrivo nel 1186 sull'isola Uku Iemori.
  • Uku Sumitaka (宇久 盛玄?; morto 1587) padre di Sumikuro, adottò Ōmura Tadaaki.
  • Gotō Takaaki (五島 隆顕?;) Takaaki nacque come figlio maggiore di Ōmura Sumisaki ma fu adottato dalla famiglia Gotō quando Sumisaki adottò a sua volta Ōmura Sumitada; si alleò con le famiglie locali e si ribellò contro gli Ōmura nel 1563.
  • Gotō Harumasa (五島 玄雅?; 1548 – 1612) Nel 1603 era daimyō di Fukue. Fu battezzato come Luis ma abbandonò la fede dopo la battaglia di Sekigahara.
  • Gotō Moritoshi (五島 盛利?; 1591 – 1642) era figlio del cugino di Harumasa e fu adottato come suo successore. Costruì una casa fortificata (jin'ya) come residenza nel 1638 nel villaggio di Fukue sulla costa di Ishida.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Edmond Papinot, Historical and geographical dictionary of Japan, F. Ungar Pub. Co., 1964, p. 130.

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