Cattedrali sotterranee
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Paesaggio vitivinicolo del Piemonte - Canelli e l'Asti Spumante | |
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Tipo | Culturali |
Criterio | (iii) (v) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2014 |
Scheda UNESCO | (EN) The Vineyard Landscape of Piedmont: Langhe-Roero and Monferrato (FR) Scheda |
Le cattedrali sotterranee sono cantine storiche di Canelli (provincia di Asti) scavate nel tufo calcareo nei secoli passati che scendendo sino a 32 metri nel sottosuolo attraversando l'intera collina canellese e l'intera città per oltre 20 km. Sono chiamate cattedrali in quanto creano ambienti surreali e suggestivi[1] e sono veri e propri capolavori d'ingegneria e di architettura enologica. In esse migliaia di bottiglie di vino pregiato vengono lasciate fermentare alla temperatura costante di 12-14 gradi ed assumono gli aromi e i sapori tipici dello spumante e del vino canellese in celle con volte in mattoni a vista risalenti a inizio ottocento[2].
Recentemente sono state inserite nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, in quanto parte integrante della città di Canelli assieme a simili costruzioni denominate Infernot essendo beni unici e non rintracciabili in nessun altro luogo del mondo (requisito fondamentale per l'ammissione), ammissione in concomitanza con quella dei territori più vasti (a cui appartengono) del Monferrato, Roero e Langhe[3].
Gran parte delle cattedrali sono aperte al pubblico a partire dalle cantine Bosca e Gancia dove nel 1865 fu creato il primo spumante italiano[4].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Daniela Finocchi, Canelli, le cattedrali sotterranee, in la Stampa.it, 24 febbraio 2006. URL consultato il 16 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
- ^ Cattedrali sotterranee, su gancia.it. URL consultato il 22-08-2010 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2013).
- ^ Luca Zanini, Nei sotterranei di Canelli il fascino delle caverne e le cattedrali dei grandi vini, in Corriere della Sera.it, 6 giugno 2004. URL consultato il 6 giugno 2022 (archiviato il 4 marzo 2016).
- ^ Maria Grazia Casella, Cattedrali sotterranee nelle Langhe, in la Repubblica.it, 7 novembre 2008. URL consultato il 6 giugno 2022 (archiviato il 19 gennaio 2020).
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su cattedralisotterranee.it. URL consultato il 22-08-2010 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2012).
- Antonio Mosca-Onesto, Visita cantine sotterranee storiche, musa, paesaggi vitivinicoli moscato d'Asti, su Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, 21 luglio 2010. URL consultato il 6 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).