Cassandra Luci

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Cassandra Luci

La principessa Cassandra Luci Poniatowski (Roma, 1785Firenze, 1866) è stata una nobildonna italiana, consorte del principe Stanislao Poniatowski, nipote dell'ultimo sovrano del regno di Polonia Stanislao II.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cassandra Luci nacque a Roma nel 1785 dal cavaliere Angiolo Luci (o Angelo Luci) di Tivoli ma originario di Todi[1], e da Maria Monadelli [2][3].

Cassandra, sposata in prime nozze a Vincenzo Venturini Bellonch [4], originario di Castelnuovo di Farfa, creduto morto nella campagna napoleonica di Spagna [5], si legò affettivamente, appena ventenne, al principe Stanislao Poniatowski. Dalla relazione con il principe, Cassandra Luci ebbe cinque figli, nati tra il 1806 e il 1816, fuori dal matrimonio[6]: Isabella Luci (Roma, 1806 - Firenze, 1896), Carlo Luci (Roma, 1808 - Firenze, 1887), Costanza Luci (Roma, 1811- Firenze, 1851), Giuseppe Luci (Roma, 1814 - Londra, 1873), Michele Luci (Roma, 1816 - Firenze, 1864). Il principe Poniatowski tentò invano di ottenere l'annullamento dalla Sacra Rota del matrimonio tra la Luci e il Bellonch.

Da Roma a Firenze[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1822 in seguito al trasferimento a Firenze, il principe Stanislao ottenne dal granduca di Toscana Ferdinando III d'Asburgo-Lorena la possibilità di riconoscere i figli, «abilitati a godere delle prerogative ed onori della Nobiltà, ad essi competente per diritto di sangue»[7]. Fu così che il granduca di Toscana concesse agli eredi di Stanislao i titoli di conti e principi di Monterotondo, dal nome di una proprietà del principe presso Livorno. In seguito alla morte del primo marito, nel 1830 Cassandra e Stanislao convolarono finalmente a nozze. Ma solo tre anni più tardi, nel 1833, il principe morì.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ «In realtà Cassandra Luci apparteneva ad un'antica famiglia di Todi annoverata tra quelle di distinta civiltà e per questo più prossima al ceto nobile. Angelo, come già detto padre di Cassandra, era figlio del tuderte Domenico Luci. L'albero genealogico dei Luci è riportato nel manoscritto intitolato Genealogie delle famiglie tuderti scritto dal canonico Giovanni Battista Alvi nel 1788; in esso il capostipite del casato risulta un ser Filippo Luci, notaio, vivente nel 1457». Estratto da Filippo Orsini, Cassandra Luci Poniatowski, Strenna dei Romanisti, Roma 2003 Archiviato il 1º novembre 2011 in Internet Archive..
  2. ^ Johann Kutschker, Das Eherecht der katholischen Kirche nach seiner Theorie und Praxis: mit besonderer Berücksichtigung der in Österreich zu Recht bestehenden Gesetze, Volume 4, W. Bradmüller, Vienna 1857, p. 175.
  3. ^ La madre di Cassandra Luci tuttavia è riportata dal Busiri Vici (Andrea Busiri Vici, I Poniatowski e Roma, Roma 1971, p. 393.) come Maria Mondelli.
  4. ^ Andrea Busiri Vici, I Poniatowski e Roma, Roma 1971, p. 393.
  5. ^ Ma ritornato in Italia nel 1814
  6. ^ I figli nacquero con il cognome di Cassandra, Luci.
  7. ^ Luca Bernardini, Massimo Agus, A Firenze con i viaggiatori e i residenti polacchi, Nardini, Firenze 2005, p. 16.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV, Polonia-Italia: relazioni artistiche dal medioevo al XVIII secolo, atti del convegno Roma, 21-22 maggio 1975, Polska Akademia Nauk Stacja Naukowa w Rzymie, Zakład Narodowy imienia Ossolińskich, 1979
  • Luca Bernardini, Massimo Agus, A Firenze con i viaggiatori e i residenti polacchi, Nardini Editore, Firenze 2005
  • Andrea Busiri Vici, I Poniatowski e Roma, Edam, Roma 1971
  • Gabardo Gabardi, Firenze elegante, Ricci Editore, Firenze 1878
  • Giuseppina Rossi, Salotti letterari in Toscana: i tempi, l'ambiente, i personaggi, Le Lettere, Firenze 1992

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]