Campaniloidea

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Campaniloidea
Campanile symbolicum
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Mollusca
Subphylum Conchifera
Classe Gastropoda
Sottoclasse Caenogastropoda
Ordine non assegnato
Superfamiglia Campaniloidea
Douvillé, 1904
Famiglie

vedi testo

Campaniloidea Douvillé, 1904 è una superfamiglia di molluschi gasteropodi della sottoclasse Caenogastropoda.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie della superfamiglia Campaniloidea condividono alcuni caratteri morfologici con le altre specie del clade Sorbeoconcha. Fra questi un flusso principale inalante nella cavità palleale, un sistema nervoso epiatroide, una struttura fine dell'osfradio e sacco radulare arrotolato.[2]

Un carattere specifico dei Campaniloidea è la morfologia dello sperma fecondato, (eusperma) caratterizzato da sette-otto mitocondri rettilinei con creste non modificate, in parte racchiusi da una guaina di strutture segmentate dense (probabilmente non mitocondriali).[3]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Ampullina lignitarum (Ampullinidae)
Gyrodes sp. (Gyrodidae)
Trypanaxis deceptrix (Trypanaxidae)
Tylostoma sp. (Tylostomatidae)

Nella classificazione dei Gastropoda di Bouchet e Rocroi del 2017 la superfamiglia Campaniloidea è stata posta, insieme alla Cerithioidea in un gruppo non assegnato di Caenogastropoda.[4] Questa collocazione è anche coerente con quanto rilevato nell'analisi morfologica di Ponder et al. del 2008 in cui l'albero filogenetico a consenso rigoroso vede la Cerithioidea e la Campaniloidea come taxa sorelle e Viviparidae come sorella di questo clade + Hypsogastropoda. Nell'albero a regole di maggioranza dell'analisi combinata i Campaniloidea sono fratelli di Cerithioidea + Hypsogastropoda.[5]

La superfamiglia contiene dieci famiglie di cui tre esistenti:[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Campaniloidea, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 23 settembre 2020.
  2. ^ Ponder 1997OP. citata, pag. 225-226.
  3. ^ Ponder et al. 2008Op. citata, pag. 353-355.
  4. ^ Bouchet et al. (2017)Op. citata, pag. 341, 375 (nota 111).
  5. ^ Winston F. Ponder, Donald J. Colgan, John M. Healy, Alexander Nützel, Luiz R. L. Simone, and Ellen E. Strong, Caenogastropoda (PDF), in Molluscan phylogeny, Berkeley: University of California Press, 2008, pp. 331–383.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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