CGS Lambton

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CGS Lambton
Descrizione generale
TipoNave per il mantenimento di fari e navi-faro
ProprietàDepartment of Marine and Fisheries
CantiereSorel-Tracy, Canada
Completamento1909
Destino finaleScomparsa il 19 aprile 1922
Caratteristiche generali
Stazza lorda323 tsl
Lunghezza33 m
Larghezza7,6 m
Pescaggiom
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Il piroscafo Lambton è stato una nave progettata per il mantenimento di fari e navi-faro che operava per il governo canadese sui Grandi Laghi all'inizio del XX secolo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Lambton venne costruita nel 1909 a Sorel, Québec, e prestò servizio per il Fisheries and Oceans Canada.[1] Era lunga 33 m, larga 7,6 m e aveva un pescaggio di 4 m per una stazza lorda di 323 tsl.[1]

Scomparsa[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 aprile 1922 lasciò Sault Sainte Marie, Ontario, con custodi dei fari di Île Parisienne, isola di Caribou e Michipicoten Harbour.[1][2] Viaggiò attraverso la Whitefish Bay in compagnia di altre due navi, la Glennfinnan e la Glenlivet; qualche volta durante il giorno la Lambton e la Glennfinnan si scontrarono.[2] La Lambton ruppe anche il suo timone e fu costretta a procedere con riparazioni improvvisate.[2] Il giorno seguente, dopo la Lambton si era allontanata a nord dalle altre due navi, una tempesta soffiò nell'area, con venti fino a 60 miglia all'ora (97 km/h). Dopo la tempesta, fu riferito che i fari che la Lambton avrebbe dovuto visitare non erano accesi e un rimorchiatore venne inviato a seguire la sua rotta per tentare di determinare la sua fine.[1] Dopo quasi una settimana di ricerche trascorse senza alcun segno della nave, la Lambton fu dichiarata dispersa.[1][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Hancock, Paul, Shipwrecks of the Great Lakes, Holt, MI, Thunder Bay Press, 2001, pp. 96–97, ISBN 1-882376--84-6.
  2. ^ a b c The Lights are Out and No One Is There, su lighthousedigest.com, Lighthouse Digest, 2005. URL consultato il 19 febbraio 2017.
  3. ^ Gendisasters website of 1922 account of the Lambton, wreckage and Crew and passenger list, su gendisasters.com. URL consultato il 26 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2018).