Chetazocina
(Reindirizzamento da C18H23NO2)
Chetazocina | |
---|---|
Nome IUPAC | |
(2S,6R,11R)-3-(ciclopropilmetil)-8-idrossi-6,11-dimetil-3,4,5,6-tetraidro-2,6-metano-3-benzazocin-1(2H)-one | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C18H23NO2 |
Massa molecolare (u) | 285.38 g/mol |
Numero CAS | |
PubChem | 3054741 |
SMILES | CC1C2C(=O)C3=C(C1(CCN2CC4CC4)C)C=C(C=C3)O |
Indicazioni di sicurezza | |
La chetazocina (INN), anche nota come chetociclazocina, è un derivato del benzomorfano utilizzato nella ricerca sui recettori oppioidi. La chetociclazocina è un oppioide esogeno che lega i recettori κ-oppioidi.[1]
L'attivazione di questo recettore è noto per causare sonnolenza, una riduzione della percezione del dolore e (potenzialmente) anche disforia, paranoia e allucinazioni. È anche causa di un aumento nella produzione urinaria in quanto inibisce il rilascio di vasopressina (è una sostanza endogena che coadiuva la regolazione del bilanciamento elettrolitico e dei fluidi nel corpo umano modulando la quantità di acqua rilasciata con le urine).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Leander JD, Effects of ketazocine, ethylketazocine and phenazocine on schedule-controlled behavior: antagonism by naloxone, in Neuropharmacology, vol. 21, n. 9, Set 1982, pp. 923–8, DOI:10.1016/0028-3908(82)90085-5, PMID 6128693.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chetazocina