Brutti, sporchi e cattivi

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Durata115'
Regia{{{regista}}}

Brutti, sporchi e cattivi è un film del 1976 diretto da Ettore Scola, vincitore del premio per la miglior regia al 29° Festival di Cannes.

Trama

Template:Trama Il film racconta la vita quotidiana di una famiglia di una baraccopoli romana degli anni '60, una tribù di circa venti persone tra genitori, figli, consorti, amanti, nipoti e nonna. A capo di tutti c'è il vecchio Giacinto Mazzatella (Nino Manfredi): di origine pugliese (di cui conserva il forte dialetto), guercio, dispotico e fedifrago, tratta familiari e vicini al pari delle bestie. Questi possiede un milione di lire, risarcimento dell'assicurazione per aver perso un occhio, ed è ossessionato dal fatto che i parenti glielo possano rubare. S'innamora ricambiato di una prostituta, Iside, magistralmente interpretata da Maria Luisa Santella, con la quale inizia a scialacquare i soldi, e che si porta in casa, attirandosi le ire della moglie. Questa, per lavare l'affronto, organizza con tutti i parenti l'assassinio di Giacinto ma tutto risulterà inutile...Template:Finetrama Il film è girato quasi completamente a Roma, nella zona di Monte Ciocci, dal nome del casale di Ciocci, Torre di guardia, esattamente dopo la Scuola Agraria di via Domizia Lucilla; da qui il panorama che si affaccia sulla Cupola di San Pietro e l'Olimpica. La zona era stata fino al 1977 veramente occupata da baracche piene di sbandati e di operai che lavoravano presso i cantieri di via Baldo degli Ubaldi e Boccea.

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