Bozza:Fernando Boaretto

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Fernando Boaretto

Fernando Boaretto (...) è un poeta e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fin da ragazzo, dalla sua assunzione presso la casa editrice “Panda”, iniziò a scrivere racconti, che avevano per tema avvenimenti dei territori delle province di Padova e Venezia. Questi racconti sono stati pubblicati, sulla rivista dialettale “Quatro Ciàcoe” che ha cessato le pubblicazioni nel mese di dicembre 2022. Non ha mai usato mezzi informatici e tutt'ora gli unici suoi strumenti di lavoro sono e sono stati una macchina da scrivere Olivetti Lettera 22 e i fogli di carta A4 nei quali ha fissato le sue opere poetiche e letterarie in quaranta anni di attività.

Carriera letteraria[modifica | modifica wikitesto]

Intensa l’opera poetica, in lingua e dialetto, con premi e consensi raccolti in tutta Italia. Gli spunti del suo percorso poetico e letterario, provengono dai primi passi nel lavoro, dagli incontri con gli amici, dall’avvicendarsi delle stagioni, che lo avvincono e dalle quali ricava molte delle sue poesie. Ma non solo, gran parte della sua opera, nasce dal poderoso archivio storico, tramandato dall’avo Lorenzo Boaretto, unico garibaldino padovano nato a Bovolenta. Non si capisce pienamente il lavoro dell’autore se non si percorre, anche solo parzialmente, la ricca vita di incontri, di corrispondenze e di premi che hanno movimentato il suo percorso artistico. Intensa l’opera poetica, in lingua e dialetto, con premi e consensi raccolti in tutta Italia. Nel suo primo libro di poesie “Luna d’agosto”, emergono le sue doti di sensibilità verso la natura, la civiltà contadina e lo sgretolamento di vita e lavoro nei suoi paesi limitrofi. Nel 2012 viene pubblicato il libro di poesie “Nelle mani del sole” per il 20° anniversario dell’Associazione “Ed allora sarà sempre festa per te aps”, dove viene ancor più mostrata la sensibilità d’animo dell’autore. Non utilizza strumenti informatici per comporre le sue poesie, ma esclusivamente la sua macchina da scrivere Olivetti Lettera 22, oppure le scrive a mano su fogli A4. Ad oggi 2024 ha prodotto 781 poesie che offrono soggetti diversi.

Premi e riconocimenti[modifica | modifica wikitesto]

1972

Il primo premio di poesia, dove ha ricevuto la medaglia d’oro, è la poesia “PORTELLO” per la quale, Eugenio Montale, membro della giuria del Concorso nazionale Mondadori della rivista Confidenze del giugno 1972, ha voluto inviagli una sua personale lettera di apprezzamento.

Concorso letterario Nazionale - Caltanissetta (CL)

Premio Poesia Dialettale “I Dialetti d’Italia” - Ciclope d’argento – Acireale (CT)

1973

Umbria Amica – Norcia (PG)

“Miserie del ghetto” - V Mostra Pittura - premiato dal Ministro Luigi Gui – Padova (PD)

La Fiera Letteraria - Sotto il segno di ELICONA - Centro artistico umbro.

1975

Premio LericiPea - Sarzana (SP)

Il Pungolo Verde - Campobasso (CB)

La Specola - Abano Terme (PD)

“VIII Edizione premio “Città Eterna” - riconoscimento in Campidoglio dal Sindaco di Roma Clelio Darida - Roma

1976

Premio letterario Carlo Goldoni - Venezia (VE)

Accademia Universale Guglielmo Marconi - Roma

VI Edizione del Concorso di Poesia “PACE 76” - Milano (MI)

1977

Coppa Cav. Anzivino Città di Venezia - Venezia (VE)

Premio Nazionale di Poesia Valente Faustini - Piacenza (PC)

El Granaro” – Padova (PD)

1978

I° Premio Nazionale di Poesia AVIS - La Spezia (SP)

Concorso Nazionale “Premio Poesia Dialettale” - Caltanissetta (CL)

Premio San Vito - San Vito dei Normanni (BR)

X° Concorso internazionale di Poesia religiosa 1978 - Taranto (TA)

1980

Grande Concorso Uhu” - Milano (MI)

1982

Poeti d’Europa - Carrara (MS)

1985

Spazio giovane - Sarmeola di Rubano (PD)

Padova Cantà” - Cenacolo Artisti e Poeti - Padova (PD)

1986

Centro Turistico Giovanile - Padova (PD)

1987

Premio di poesia Ass.ne Culturale “La Fenice” - Senigallia (AN)

Poesia in Piazza - Muggia (TS)

1993

Concorso Ignazio Silone 2a Edizione - Venezia (VE)

1997

XIV Edizione Concorso di Poesia Alicante - Vigolo Vattaro (TN)

1999

El Burchiello” - Padova (PD)

Il Naviglio - Dolo (VE)

L’Amico - San Severo (FG)

2000

32° Concorso internazionale di Poesia religiosa 2000 - Taranto (TA)

2002

Veneti nel Mondo 2002 - Città di Bovolone (VR)

2003

La Sganassada” (rivista) - Articolo “On ricordo de Dino

ricordo di Dino Durante - Padova (PD)

Circolo LA MIMOSA 8 marzo 2003 - Cassano Magnano (VA)

Concorso di poesia “Virgilio Crevoli” - Comune di Serle (BS);

2004

Noialtri - Poesia “Ronchi di Casalserugo” Casalserugo (PD)

2007

Comune di Arquà Polesine (RO)

2009

Concorso “Mi me ricordo” Provincia di Padova (PD)

Aghi di Pino” Associazione Lib(e)ramente - Comune di Firenze (FI)

2012

Nelle mani del sole” libro di poesie pubblicato per i 20 anni di vita

dell’Ass.ne “Ed allora sarà sempre festa per te aps” - Padova (PD)

2014

Opuscolo di poesie “Poesie segrete”  

prefazione di Ugo Suman - Padova (PD)

2016

Opuscolo di poesie “Racconto le mie sere

con la prefazione di Marianna Borotto Guarnieri - Padova (PD)

2018

Vincitore del Primo premio letterario di poesia inedita

“Cecco d’Ascoli” con la poesia “A mia madre

promosso UTEAP Università della Terza Età

e del tempo libero di Ascoli Piceno (AP)

Lavori Editoriali[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro nel settore editoriale, ha consentito a Fernando Boaretto, di conoscere e tenere la corrispondenza con poeti, scrittori e pittori che hanno arricchito la sua vena poetica e letteraria. Così sono nati rapporti con Eugenio Montale, Diego Valeri, Oriana Fallaci, Enzo Biagi, Salvatore Gotta, Susanna Tamaro, Mario Stefani, Biagio Marin; Ugo Fasolo, Attilio Carminati e i pittori Walter Volpato, Carlo Travaglia, Leo Borghi, Chrich pittore naif, Riccardo Galuppo, Navarrino Navarrini, Galeazzo Vigano, Jean Miotte, Francesco Lucianetti, Virgilio Guidi, Angelo Savaris, Enrico Parnigotto, Vincenzo Cerami, Innocente, Fernanda Blavesi, Luciano Coscetti, Tono Zancanaro, Gioacchino Bragato, Luciano Favorido. Molti sono stati gli articoli pubblicati su alcuni quotidiani e settimanali: Il Gazzettino, il Mattino di Padova, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Famiglia Cristiana, Quatro Ciàcoe. Oggi la produzione artistica si alterna dalla composizione di poesie a scrivere articoli e saggi letterari per giornali e riviste.

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Libri pubblicati[modifica | modifica wikitesto]

Padova nei ricordi - racconto     (15/04/2008) - Rivista

Luna d’Agosto - 50 poesie         (30/06/2004) - Panda Edizioni

Nelle mani del sole - 70 poesie  (06/12/2012) - Venilia Edizioni

Poesie segrete - 20 poesie       (28/02/2014) - Proget Edizione

Diario i versi - 10 poesie       (10/12/2014) - Proget Edizione

Racconto le mie sere - 52 poesie  (30/11/2016) - Proget Edizione

Libri in corso di pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Dei Paesi Miei i 102 Comuni della provincia di Padova - 238 poesie – (2024)

Elegia per una amica - 95 poesie (2024)

Libri da pubblicare[modifica | modifica wikitesto]

L’incanto dell’amore - 20 poesie

Ricordi - 90 poesie

Le lettere ritrovate - 45 poesie

Amici miei - 48 poesie

Altre poesie - 132 poesie

Dei Paesi Miei II - 47 poesie

Racconti vari

Totale poesie scritte 781[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 settembre 2023 il poeta FERNANDO BOARETTO ha depositato tutte le sue poesie presso l’Associazione “Ed allora sarà sempre festa per te aps” perché ne curi la salvaguardia degli originali dell’Opera Omnia.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

… hanno scritto di FERNANDO BOARETTO

Eugenio Montale

Il primo premio di poesia, dove ha ricevuto la medaglia d’oro, è la poesia “PORTELLO” e per la quale, Eugenio Montale, membro della giuria del Concorso nazionale Mondadori della rivista Confidenze del giugno 1972, ha voluto inviagli una sua personale lettera di apprezzamento.

Ugo Suman - è stato poeta, scrittore e giornalista

Nei versi di Fernando Boaretto, traspare l’anima di un uomo pensoso che sulle ali della fantasia, racconta il mondo, quasi al completo. Sembra che ogni immagine sia ispirata e messa sulla pagina, magistralmente guidata da una figura spiritualizzata, quasi una divinità onnipotente, che illumina e rischiara ogni immagine possibile dell’umano.

Si vedano i molti riferimenti alla nostra città, ai luoghi vicini e lontani, conosciuti o immaginari, dove canta la vita e l’amore di ogni essere vivente. Il tutto eternamente sorvegliato dall’immagine onnipresente della Dea ispiratrice della poesia.

Quello di Fernando può definirsi uno stile indefinibile perché, a mio avviso, ne comprende diversi. C’è della poesia, del sentimento, del rimpianto per un mondo scomparso ma perennemente presente nell’intimo dell’uomo.

La descrizione dei luoghi visibili alla sensibilità poetica di chi li racconta e li presenta come un quadro luminoso che affascina lo spirito dove si può dire che la poesia è di casa. (prefazione da Poesie Segrete febbraio 2014)

Carlo Stefanello - maestro della comunicazione, grafico designer, arti figurative e pittura.

Non trovo facile definire la poesia di Fernando Boaretto; non riesco a collocare la sua poesia nel firmamento dei poeti per avere un confronto, dei parametri con i quali catalogare ed inserire i suoi versi in questa o quella espressione narrativa.

Forse che qualsiasi definizione venga attribuita alla poesia di Fernando Boaretto, dà per risultato, come una pelle troppo stretta per la sua sensibilità?

La poesia non si compra, fa parte del nostro bagaglio umano, al massimo si può sviluppare, plasmare a mestiere ed affinare con l'esperienza, ma possederla come "arte" è prerogativa di pochi eletti tra i comuni mortali i quali hanno la capacità di "far condividere" ai loro simili, le emozioni: del loro racconto della terra, del tempo che la scandisce con le sue stagioni, dei ricordi, delle relazioni…

Boaretto possiede l'arte della poesia: parole, colori desideri passioni si mescolano e il suo essere nella vita, nella quotidianità, nella relazione con gli altri diventa ricerca, stato d'animo, oggetto di ascolto, fissato con i segni del linguaggio e donato a tutti trasformato in parola.

(commento da “Poesie Segretefebbraio 2014)

Giovanni Lugaresi - giornalista de IL GAZZETTINO e saggista.

Un "distillato" prezioso, raro, questa silloge poetica di Fernando Boaretto che si intitola "Luna d'agosto" (Panda Edizioni, s.i.p.), e che reca in copertina un'opera del pittore Riccardo Galuppo ("Borgo Conciapelli", china). E tra le liriche di Boaretto e l'illustrazione del pittore corre un legame intenso, forte e delicato a un tempo. Perché in entrambi è dato trovare qualcosa di vero e di alto, di umanissimo e di domestico. I versi di Fernando Boaretto sono i primi raccolti in un libro; e questo è il primo libro che il poeta pubblica, secondo l'avvertenza del risvolto di copertina. Con la prefazione di Paolo Tieto, la silloge presenta una nota di Elsa Cardona, che accomuna queste liriche alla "melodia di una musica" o alla "policromia di un dipinto".

Il libro è il primo dunque. I versi non sono di certo recenti. Pensiamo siano stati scritti e poi tenuti dall'autore nel cassetto per qualche tempo. Come che sia, si tratta di liriche di una freschezza straordinaria nelle quali ambienti e ricordi e persone appaiono nella loro più autentica realtà, ma come trasfigurati da quella tale musica, da quei tali calori che sono poi l'idea, il sentimento, la fantasia, la dolcezza di un autore la cui preparazione culturale spazia da Montale a Valeri, dal nostro indimenticato amico Stefani a lirici cinesi.

Ogni poesia reca un emblematico titolo: Piove di Sacco, Isola dell'Abbà, Tencarola 1952, oppure, dai luoghi ci si sposta ad un elemento della natura, un albero; ad una persona, mia nonna; ad uno stato d’animo, pensieri. I "segni" ispiratori della poesia di Boaretto, dei quali riporteremo due immagini essenziali trovati in "Roncaglia". Scrive il poeta: «È un paesaggio a sorpresa /questa porzione di case/ lontane dal fiume/ dove il gorgo filtra un ramo / nei brividi di finestre antiche . » e in chiusura: «Per fortuna che a Roncaglia / una piazzetta veneta /ogni sera accoglie la luna». Dove la geografia e l'ambiente, diventano luoghi dell'anima.

Pasquale Matrone - vicedirettore di La nuova Tribuna Letteraria

(edizione del libro di poesie di Fernando Boaretto “Nelle mani del sole”)

Fernando Boaretto, sensibile maestro di parole, continua a riempire di canto sublime, capace di "vincere di mille secoli il silenzio", gli spazi un tempo segnati dalle orme di una creatura troppo presto sottratta ai profumi inebrianti dei giorni. Di Tiziana fu amico e, serbando in sé il ricordo dei momenti condivisi, ha nel corso degli anni distillato, un po' per volta, poesie meditate e compiute. Attraversa la città il poeta, colloquiando col frammento di luce che gli fa compagnia, viva variopinta vanessa, lieve soffio d'anima come adagiata piuma sulla spalla: "i giardini di via Divisione Folgore",     "i graffiti di pipistrelli nel cielo", "la sagra in via Curtatone e Montanara", "le rose in via Lepanto", "borgo della Paglia", "la prateria di stelle in via Monzambano", "il codazzo di gente in via Palestro", la sbarra d'acciaio di via Dottesio, via Negrelli, il disincanto della via Crimea, "i primi fiori raccolti in via Mali Spadarit", una barca sul fiume...I ricordi sono girandole in balia del vento: non importa la direzione del soffio, né più conta molto l'incapacità del sole di comprendere i battiti a cui, musa e poeta, sarebbero stati "disposti a cedere", allora. La girandola va, asseconda, non oppone resistenza. Gli occhi ne scrutano il moto, e la mente ritrova parole, inattese, pronunciate con tono compunto: rivelano un desiderio assurdo di fanciulla aggrappata ai suoi magnifici sogni: una scala per poter "sbirciare oltre le nuvole", "filmare le luci della città", il propagarsi del fiume al mare, "le voci delle foglie a una nuova primavera". Un inno alla vita, all'amore, alla compassione, alla gioia, alla condivisione, alla riscoperta della scintilla divina dal potenziale inesauribile presente in ogni creatura, alla presa di coscienza della responsabilità di ciascuno nel costruire la scala adatta a colmare la distanza tra morte e vita, guerra e pace, menzogna e verità, contingenza ed eternità, terra e cielo... I versi cristallini, misurati e veri di Boaretto sono note mirabilmente intrecciate in uno spartito di musica sacra capace di trascinare, coinvolgere, incoraggiare, edificare.

Paolo Tieto - è stato poeta e scrittore della Saccisica

L’amore per la poesia Fernando Boaretto l’ha nutrito e coltivato fin da ragazzetto, anche se a stilare versi poetici, seriamente, ci ha pensato un po’ più tardi, da adulto, dopo assidua applicazione allo studio e rigorosa ricerca condotta con impegno e passione. E nel contempo instaurando pure un costruttivo dialogo con personaggi noti nel mondo della letteratura italiana (Diego Valeri, Eugenio Montale, Sandro Zanotto, Mario Stefani) e ideali contatti con altri poeti ancora di differenti Paesi stranieri come i cinesi Li T’ai Po, Tu-Fu e le russe Akmatova e Cvetaeva. Un rapporto intellettuale che gli ha consentito di affinare l’innata sensibilità, l’attitudine per l’ispirazione immaginifica, pervenendo quindi a una formulazione contenutistico-espressiva degli elaborati poetici di significativa valenza e nel contempo con prerogative nette e precise, tutte proprie. Oggetto delle più vive attenzioni di Boaretto, in questa silloge poetica, sono persone e luoghi, umili cose e episodi diversi legati al ricordo della fanciullezza e dell’adolescenza, di un tempo sommamente caro al ricordo, ancorché costellato di crucci e sofferenze, di frustrazioni e disinganni. Nella rivisitazione che egli ne fa, tutto, come per incanto, riacquista vita, animazione, trovando ideale contesto in atmosfere surreali, fatte di profondi palpiti e di struggenti malinconie. E questo grazie anche al carattere fondamentalmente particolare delle liriche, ermetiche nella forma del pari che nei contenuti. Versi per nulla vincolati a formule, a schemi, ma liberi, in una continua successione di coloratissime immagini che catturano l’attenzione, che arrivano al cuore. Anche quando a prevalere sul fattore letterario è magari l’ingenuo candore, l’integra purezza di un essere leale e semplice. Perché la poesia, per Fernando Boaretto, è prima di tutto e più d’ogni altra cosa, chiara manifestazione dell’animo, dei sensi segreti intrinseci all’io profondo della persona. E’ dialogo appassionato con ogni altro che ami ricordare e che voglia, alla luce appunto di esaltanti memorie, spaziare con il pensiero in sfere di fantasia, di quiete e di intima pace. Di quella tranquillità che, giustamente, sa donare all’animo solo chiaro verso, solo soave poesia. (prefazione a Luna d’agosto 30/06/2004)

Associazione “ED ALLORA SARA’ SEMPRE FESTA PER TE APS”[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

L’Associazione "Ed allora sarà sempre festa per te aps" è depositaria di tutta l’opera poetica di Fernando Boaretto che ne cura la sua salvaguardia.

L’Associazione è nata nel 1992 per volontà degli Amici del Patronato di San Giuseppe (PD) in memoria di Tiziana Rossi, giovane di 19 anni, deceduta per incidente stradale in Padova.

"L'Associazione, esercita in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale per il perseguimento, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale" (art. 5 dello Statuto).

In via preminente, sostiene fino al conseguimento della laurea, studenti in gravi situazioni di disagio economico:

a) 5 italiani all'Università di Padova e di Pavia; 2 in Kenya e 1 in Tanzania in loco. Ad oggi si sono laureati 31 giovani.

b) Invio diretto di medicinali, a strutture sanitarie in Benin e Cuba.

c) Sostiene negli studi bambini presso la Scuola dell'Infanzia di San Giuseppe in Padova.

e) Organizza e gestisce attività culturale, editoriali e diffusione della cultura; beneficenza e sostegno a distanza (art. 5 lettera i dello Statuto)

Dal 2001 propone alla cittadinanza l’annuale Concerto di Natale di Musica Classica. Dal 2021 lo tiene l’ultimo sabato di novembre alle ore 17:00, nella Sala dei Giganti, al Palazzo Liviano dell’Università degli Studi di Padova.

www.festaperte.org

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