Bifidobacterium longum

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Bifidobacterium longum
Classificazione scientifica
Dominio Prokaryota
Regno Bacteria
Phylum Firmicutes
Classe Bacilli
Ordine Bacillales
Famiglia Bacillaceae

Il Bifidobacterium longum è un batterio Gram-positivo, catalasi - negativo, a forma di bastoncello presente nel tratto gastrointestinale umano e una delle 32 specie che appartengono al genere Bifidobacterium.[1][2] È un microaerotollerante anaerobe e considerato uno dei primi colonizzatori del tratto gastrointestinale dei bambini (Bifidobacterium longum infantis).[1] Quando cresciuto su terreno anaerobico generale, B. longum forma colonie bianche e lucide con una forma convessa.[3] Sebbene B. longum non sia significativamente presente nel tratto gastrointestinale dell'adulto, è considerato parte della microbiota intestinale e si ritiene che la sua produzione di acido lattico impedisca la crescita di organismi patogeni.[4] B. longum non è patogeno e viene spesso aggiunto ai prodotti alimentari.[1][5]

Caratteristiche metaboliche[modifica | modifica wikitesto]

Grazie alle sue capacità e ai diversi percorsi catabolici, B. longum è considerato una sorta di pulitore dell’intestino, in quanto è in grado di utilizzare una grande varietà di nutrienti per aumentare la sua competitività positiva all'interno del microbiota intestinale [6].

Ricerche[modifica | modifica wikitesto]

Il Bifidobacterium longum è stato oggetto di numerose ricerche in campo umano. Il suo uso è stato in grado di ridurre la durata e la severità dei sintomi associati alle malattie da raffreddamento, essendo in grado di inibire le neuraminidasi virali[7]. Altri studi riportano che B. longum, insieme ad altri batteri in miscela, è in grado di alleviare i sintomi della colite ulcerosa[8].

La presenza di B. loungum si riduce con il passare dell’età, tuttavia una ricerca pubblicata su Journal of Clinical Gastroenterology nel 2012 ha dimostrato la sua presenza anche negli ultracentenari[9]. L’analisi molecolare delle feci ha dimostrato che il B. longum si trova in biotipi diversi per ciascun ultracentenario, mentre gli stessi non erano presenti nei giovani. Un altro studio, pubblicato nel 2016 ha dimostrato che i diversi biotipi di B. longum isolati dagli ultracentenari avevano lo stesso comportamento nella stimolazione di citochine non infiammatorie[10].

Infine, uno studio canadese rivela i benefici di B. longum non soltanto contro la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), ma anche nel ridurre i sintomi di ansia e depressione[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c M. A. Schell, M. Karmirantzou, B. Snel, D. Vilanova, B. Berger, G. Pessi, M. -C. Zwahlen, F. Desiere, P. Bork, M. Delley, R. D. Pridmore e F. Arigoni, La sequenza del genoma del Bifidobacterium longum riflette il suo adattamento al tratto gastrointestinale umano, in Atti della National Academy of Sciences, vol. 99, n. 22, 2002, pp. 14422-14427, Bibcode:... 9914422S 2002PNAS ... 9914422S, DOI:10.1073/pnas.212527599, PMC 137899, PMID 12381787.
  2. ^ D. Garrido, S. Ruiz-Moyano, R. Jimenez-Espinoza, H. J. Eom, D. E. Block e D. A. Mills, Utilizzo di galattooligosaccaridi da parte di Bifidobacterium longum subsp. Isolati di Infantis, in Microbiologia alimentare, vol. 33, 2013, pp. 262-270, DOI:10.1016/j.fm.2012.10.003, PMC 3593662, PMID 23200660.
  3. ^ S Park, N Ha, D Lee, H An, M Cha, E Baek, J Kim, S Lee e K Lee, Caratterizzazione fenotipica e genotipica degli isolati di bifidobacterium da coreani adulti sani, in Iranian Journal of Biotechnology, vol. 9, n. 3, National Institute of Genetic Engineering and Biotechnology, 2011, pp. 173-179.
  4. ^ J. Yuan, L. Zhu, X. Liu, T. Li, Y. Zhang, T. Ying, B. Wang, J. Wang, H. Dong, E. Feng, Q. Li, J. Wang, H. Wang, K. Wei, X. Zhang, C. Huang, P. Huang, L. Huang, M. Zeng e H. Wang, A proteome reference map and proteomics analysis of bifidobacterium longum NCC2705 [Una mappa di riferimento proteoma e analisi proteomica di Bifidobacterium longum NCC2705], in Proteomica molecolare e cellulare, vol. 5, 2006, pp. 1105-1118, DOI:10.1074/mcp.M500410-MCP200, PMID 16549425.
  5. ^ K. Yazawa, M. Fujimori, J. Amano, Y. Kano e S. I. Taniguchi, Bifidobacterium longum come sistema di somministrazione per la terapia genica del cancro: localizzazione selettiva e crescita nei tumori ipossici, in Cancer Gene Therapy, vol. 7, n. 2, 2000, pp. 269-274, DOI:10.1038/sj.cgt.7700122, PMID 10770636.
  6. ^ Jing Yuan, Li Zhu e Xiankai Liu, A proteome reference map and proteomic analysis of Bifidobacterium longum NCC2705, in Molecular & cellular proteomics: MCP, vol. 5, n. 6, 2006-06, pp. 1105–1118, DOI:10.1074/mcp.M500410-MCP200. URL consultato il 27 marzo 2020.
  7. ^ Michael de Vrese, Petra Winkler e Peter Rautenberg, Effect of Lactobacillus gasseri PA 16/8, Bifidobacterium longum SP 07/3, B. bifidum MF 20/5 on common cold episodes: a double blind, randomized, controlled trial, in Clinical Nutrition (Edinburgh, Scotland), vol. 24, n. 4, 2005-08, pp. 481–491, DOI:10.1016/j.clnu.2005.02.006. URL consultato il 27 marzo 2020.
  8. ^ Yezaz A Ghouri, David M Richards e Erik F Rahimi, Systematic review of randomized controlled trials of probiotics, prebiotics, and synbiotics in inflammatory bowel disease, in Clinical and Experimental Gastroenterology, vol. 7, 9 dicembre 2014, pp. 473–487, DOI:10.2147/CEG.S27530. URL consultato il 27 marzo 2020.
  9. ^ Lorenzo Drago, Marco Toscano e Valentina Rodighiero, Cultivable and pyrosequenced fecal microflora in centenarians and young subjects, in Journal of Clinical Gastroenterology, 46 Suppl, 2012-10, pp. S81–84, DOI:10.1097/MCG.0b013e3182693982. URL consultato il 27 marzo 2020.
  10. ^ Stefania Nicola, Angela Amoruso e Francesca Deidda, Searching for the Perfect Homeostasis: Five Strains of Bifidobacterium longum From Centenarians Have a Similar Behavior in the Production of Cytokines, in Journal of Clinical Gastroenterology, 50 Suppl 2, Proceedings from the 8th Probiotics, Prebiotics & New Foods for Microbiota and Human Health meeting held in Rome, Italy on September 13-15, 2015, 2016 Nov/Dec, pp. S126–S130, DOI:10.1097/MCG.0000000000000678. URL consultato il 27 marzo 2020.
  11. ^ Maria Ines Pinto-Sanchez, Geoffrey B. Hall e Kathy Ghajar, Probiotic Bifidobacterium longum NCC3001 Reduces Depression Scores and Alters Brain Activity: A Pilot Study in Patients With Irritable Bowel Syndrome, in Gastroenterology, vol. 153, n. 2, 08 2017, pp. 448–459.e8, DOI:10.1053/j.gastro.2017.05.003. URL consultato il 27 marzo 2020.

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