Telefoto

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Édouard Belin con un esemplare di belinografo.

La telefoto, o belinografia[1] dall'italianizzazione del nome francese Bélinographe, è un'immagine fotografica ricevuta via linea telefonica (analogica) o telegrafica. Il principio della telefotografia (o fototelegrafia) consiste nella trasformazione di segnali acustici in segnali luminosi che, emessi da una cellula fotoelettrica, impressionano la carta fotografica o una pellicola fotosensibile.

Nel 1913 il francese Édouard Belin ideò una macchina che scansionava le immagini utilizzando una fotocellula e le trasmetteva lungo normali linee telefoniche. L'apparecchio, chiamato Bélinographe, costituì la base per il servizio di telefoto. L'immagine trasmessa venne chiamata belinogramma[2]. Le agenzie di stampa e i principali quotidiani di informazione si servirono di questa tecnologia a partire dagli anni 1930.

Nel 1934 La Stampa riuscì a pubblicare una fotografia della partita di calcio Italia-Inghilterra sull'edizione pomeridiana (Stampa Sera) che uscì il giorno stesso dell'incontro (14 novembre 1934).

Oggi la telefoto è stata totalmente soppiantata dalle immagini digitali trasmesse attraverso Internet.

  1. ^ belinografìa, in Dizionario delle scienze fisiche, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1996.
  2. ^ belinogramma, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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