Battaglia di Landskrona
Battaglia di Landskrona parte della Guerra di Scania | |
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La battaglia di Landskrona in un dipinto di Johann Philip Lemke | |
Data | 14 luglio 1677 |
Luogo | Landskrona, Svezia |
Esito | Vittoria svedese |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
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La battaglia di Landskrona venne combattuta nella brughiera di Ylleshed, appena fuori dalla città di Landskrona, nella Svezia meridionale, il 14 luglio 1677, tra svedesi e danesi, nell'ambito della Guerra di Scania.[2]
Preludio[modifica | modifica wikitesto]
Il 12 luglio un esercito svedese di 10.000 uomini venne rinforzato da 4000 contadini provenienti dalla regione dello Småland ed insieme lasciarono l'accampamento di Klippan per marciare verso sud contro i danesi. Gli svedesi avevano pianificato di attaccare i nemici che si trovavano ora indeboliti dopo la sconfitta nell'assedio di Malmö prima che ulteriori rinforzi potessero loro giungere dalla Germania attraverso Landskrona. I danesi, ad ogni modo, erano già tornati a Landskrona e si erano accampati sulle colline ad ovest della città.
La battaglia[modifica | modifica wikitesto]
La mattina del 14 luglio, Carlo XI di Svezia costituì il suo esercito in quattro colonne ed iniziò ad avanzare verso i danesi, ma quando giunsero all'accampamento si accorsero che questo era vuoto, causando non poca confusione tra i generali svedesi. Molti pensarono che Cristiano V di Danimarca si fosse ritirato a Landskrona e che quindi gli svedesi dovessero annullare l'operazione. Carlo XI, invece, era determinato a dar battaglia e continuò la sua marcia contro gli svedesi.
Nella notte Cristiano fece spostare i suoi uomini dalle colline e li allineò dietro dei terrapieni con l'intento di tendere un'imboscata agli svedesi nel loro accampamento. Il generale svedese Ascheberg riuscì però a individuarli e alle 9:00 dispose i suoi uomini su due linee. Pur contro il parere dei suoi generali, re Cristiano V decise di lasciare la propria posizione protetta e di attaccare gli svedesi in campo aperto. I due eserciti continuarono l'avanzata l'uno verso l'altro e l'artiglieria iniziò a sparare.
Infine, Carlo XI e la sua guardia sull'ala destra caricarono i nemici e con quest'azione avventata vennero subito a trovarsi in difficoltà e quasi sul punto di essere catturati dai danesi se non fosse intervenuta la cavalleria a disperdere la fanteria nemica. Dopo meno di un'ora di scontri, l'ala sinistra dei danesi era ormai spezzata e l'artiglieria si trovava quasi interamente nelle mani degli svedesi.
Quando il feldmaresciallo svedese Simon Grundel-Helmfelt rimase ucciso nello scontro, gli svedesi si ritirarono un poco per riorganizzare le loro forze.
I danesi seguirono il generale Henrik Ruse che attaccò nuovamente il nemico, ma il suo fianco sinistro non era protetto e pertanto in breve tempo la sua azione fu vana. La cavalleria svedese inseguì i nemici e ritornò in battaglia. Cristiano V non fu in grado di dirigere i suoi uomini a sovrastare il nemico e lasciò il campo di battaglia alle 16:00. Alle 18:00 le truppe svedesi avevano evacuato il campo e gli svedesi si ritirarono verso il precedente accampamento danese.
Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]
Tra le ragioni che portarono alla sconfitta dei danesi vi fu, si disse, una certa rivalità tra i generali della medesima compagine, ma certamente vennero compiuti degli errori che si dimostrarono poi imperdonabili e che diedero agli svedesi il tempo necessario per organizzarsi al meglio.
La vittoria svedese in questo scontro, ad ogni modo, non influenzò particolarmente l'esito della guerra di Scania. I danesi continuarono a conseguire una serie di vittorie sul mare e a mantenere saldamente la città fortificata di Landskrona, ricevendo poi ulteriori rinforzi. L'esercito svedese poteva contare su 7000 uomini, ma non ancora abbastanza per conquistare Landskrona. Dopo alcune schermaglie attorno a Kristianstad, il grosso dell'esercito svedese marciò a nord verso i propri quartieri invernali, mentre Cristiano V ricondusse le proprie truppe in Danimarca.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Göran Rystad, Kampen om Skåne [The fight for Skåne], Revised, Lund, Historiska Media, 2005, ISBN 91-85057-05-3.
- Göran Rystad, Kampen om Skåne, 2005, ISBN 91-85057-05-3.
- Bjerg, Hans Christian; Frantzen, Ole L. Danmark i Krig (2005). ISBN 87-567-7269-6
- Holm, Nils F. (Ed.) Det svenska svärdet (1948).
- Isacsson, Claes-Göran. Skånska kriget 1675–1679 (2000). ISBN 91-88930-87-4
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