Bartholomäus Lämmler

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Die ansicht Der Kammohr, der Hohe, Kasten und Staubern, unica opera firmata di Lämmler

Bartholomäus Lämmler (Herisau, 3 settembre 1809Wolfhalden, 13 marzo 1865) è stato un pittore svizzero.[1] Le sue opere sono considerate come un primo momento di massima espressione dell'arte pittorica alpigiana e sono caratterizzate da vivacità, freschezza e ricchezza di dettagli.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Johann Konrad e di Anna Katharina Anderauer, sposò nel 1829 Anna Barbara Zuberbühler.[1] Nel 1831 e nel 1832 nacquero le due figlie della coppia, morte tuttavia poco dopo la nascita.[2] Nel 1832 si recò con la moglie in Alsazia per lavorare nell'industria tessile, ma i due ritornarono in Svizzera l'anno successivo e si stabirono a Schwellbrunn.[2] Nel 1835 e nel 1836 nacquero gli altri due figli.[2] Nel 1844 lasciò la famiglia e si trasferì a Brülisau, dove lavorò come garzone e giornaliero e apprese da autodidatta l'arte di dipingere i mobili.[1][2]

La sua prima rappresentazione di una salita all'alpeggio, realizzata nel 1838 su un armadio, costituisce uno degli esempi più antichi di pittura contadina della Svizzera orientale raffigurante la vita degli alpigiani.[1] Nel 1849 divorziò dalla moglie e realizzò la prima delle sue tre tavole raffiguranti la salita all'alpeggio.[1][2] Nel 1853 dipinse un ultimo armadio, ma successivamente rimase senza commissioni e si concentrò nella produzione di tavole.[2] Nel 1856 ricevette la sua ultima commissione per un Eimerbodeli (recipiente di legno per la panna) da parte di Johann Ulrich Bischofberger.[2] Privo di riconoscimenti per le sue opere, morì presso una fattoria a Unterach, presso Wolfhalden, a causa di un "attacco di vomito e diarrea dovuto a raffreddore e all'abuso di grappa".[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Rappresentazione della Lämmler-Kuh

Le opere di Lämmler, inizialmente dimenticate, sono state riscoperte grazie a Erwin Burkhardt, che nel 1940 riconobbe la firma dell'artista sotto un grande dipinto del 1854 raffigurante la salita all'alpeggio e custodito all'allora Museo storico di San Gallo. Le prime opere note di Lämmler risalgono al 1833 e della sua produzione si sono conservati una cassapanca, nove armadi, otto cosiddetti Bödeli (fondi di secchi da mungitura), due raffigurazioni di mucche, sei Sennenstreifen (striscie raffiguranti la vita degli alpigiani) e una dozzina di frammenti di altre, alcuni pannelli di mobili, tre tavole di salite all'alpeggio, una stazione della Via Crucis e una insegna di locanda.[1][2] Le sue tre tavole raffiguranti la salita all'alpeggio sono realizzate con colori ad olio su cartone.[2] Tuttavia, l'unica opera che porta la firma di "M. Bart. Lemmler" è Die ansicht Der Kammohr, der Hohe, Kasten und Staubern, del 1854.[1]

I suoi primi lavori subirono l'influsso dello stile Biedermeier, mentre nel periodo più tardo della sua produzione le sue opere persero di originalità anche a causa del mancato riconoscimento per la sua arte.[1][2] È probabile che abbia fatto un periodo di apprendistato presso la bottega di Johannes Bartholomäus Thäler, uno dei più famosi pittori di mobili del tempo: infatti una scatola dipinta da Lämmler presenta alcune caratteristiche tipiche di Thäler, fra cui lo sfondo rosso-marrone e i tipici bouquet di rose.[2] È possibile che abbia anche preso spunto dall'industria della stampa su tessuto durante il suo viaggio in Alsazia, e che tornato in Svizzera si sia rivolto a una stamperia locale: esistono delle stampe di un disegno di una salita all'alpeggio che Lämmler colorò e firmò per poi vendere a porta a porta.[2] Lämmler è anche noto per la sua caratteristica raffigurazione della mucca con la testa sollevata, la cosiddetta Lämmler-Kuh (mucca di Lämmler), utilizzata anche da diversi artisti successivi e da pubblicitari.[2][3]

Le opere di Lämmler sono caratterizzate da uno stile pittorico spontaneo e allegro, un insolito uso del colore, e una scarsa padronanza della prospettiva: le figure sono disegnate più grandi o più piccole a seconda della loro importanza nella rappresentazione.[2] Tipicamente i pastori sono rappresentati in primo piano, mentre capre e mucche sono disposte in due o tre file una sopra l'altra. Altre sue tipicità sono il disegno degli edifici e la rappresentazione del cielo tramite il contrasto tra il blu nella parte superiore e il bianco nella parte inferiore.[2]

I lavori di Lämmler sono conservati presso il Museo della cultura di San Gallo, il Museum Appenzell e il Museo del folclore dell'Appenzello.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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