Barbacane di Cracovia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Barbacane di Cracovia
barbakan krakowski
StatoBandiera della Polonia Polonia
CittàCracovia
Coordinate50°03′55.91″N 19°56′29.96″E / 50.065531°N 19.941656°E50.065531; 19.941656
Informazioni generali
Stilegotico
Inizio costruzioneXV secolo
Sito webwww.mhk.pl/branches/barbican
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Il Barbacane di Cracovia è un barbacane, cioè un avamposto fortificato, che in passato collegava le mura di Cracovia.

Il Barbacane è la storica via di accesso al centro storico di Cracovia e uno dei pochi resti della complessa rete di fortificazioni e barriere difensive che un tempo circondava la città.[1][2] Oggi funge da attrazione turistica e come sede di mostre.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il barbacane è stato costruito intorno al 1498 in stile gotico ed è uno dei tre soli avamposti fortificati che ancora sopravvivono in Europa, nonché quello meglio conservato.

Si tratta di una struttura cilindrica in mattoni con un fossato e un cortile interno di 24,4 metri di diametro e 7 torrette. Le sue pareti sono spesse 3 metri e su queste si aprono 130 feritoie.

Originariamente il barbacane era collegato alle mura della città da un passaggio coperto che passava attraverso la Porta di San Floriano e serviva come punto di controllo per tutti coloro che entravano in città.[4] Considerato un capolavoro dell'ingegneria militare del Medioevo, la fortezza circolare del Barbacane venne aggiunta alle fortificazioni della città lungo la via dell'incoronazione verso la fine del XV secolo, prendendo spunto dalla strategia difensiva araba piuttosto che europea.[3] Sulla sua parete orientale, una tavoletta commemora l'impresa di un borghese di Cracovia, Marcin Oracewicz, che, durante la Confederazione di Bar, difese la città contro i russi e sparò al loro colonnello Panin.[5][6]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ministry of Foreign Affairs 2002-2009, The Sites on the UNESCO List. Archiviato il 29 gennaio 2009 in Internet Archive. Krakow, at Poland.gov.pl Archiviato il 29 ottobre 2008 in Internet Archive.
  2. ^ Jane Perlez, Cracow Emerges From the Shadows in the New York Times, July 18, 1993.
  3. ^ a b Mieczyslaw Kasprzyk, The Walls, Barbakan and the Florianska in "Krakow" from the Internet Archive
  4. ^ Vedi anche Barbacane di Cracovia, including English text at Verbia - Guided tours of Krakow Archiviato il 31 maggio 2008 in Internet Archive.
  5. ^ Beata Moore, Cracow: City of Treasures, 112 pages. Published by Frances Lincoln,
  6. ^ Kraków – City portrait Archiviato l'8 giugno 2008 in Internet Archive. at Compress VerlagsgesmbH, Wien, Österreich

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]