Avocazione (ordinamento amministrativo italiano)
L'avocazione è un istituto del diritto amministrativo con cui un organo amministrativo esercita il potere di compiere un atto che rientrerebbe nella competenza di un altro organo, di regola, inferiore.
Presupposti[modifica | modifica wikitesto]
L'avocazione presuppone di norma un rapporto di gerarchia, oltre che a un'attribuzione di competenza non esclusiva a favore dell'organo inferiore.
Poiché deroga l'ordine delle competenze, il potere di avocazione deve essere conferito da una norma avente forza non inferiore a quella che ha attribuito le competenze derogate. Così, nell'ordinamento amministrativo italiano, dove l'attribuzione delle competenze è materia soggetta a riserva di legge relativa, ai sensi dell'art. 97 della Costituzione, il potere di avocazione deve parimenti essere previsto da una legge o altra fonte del diritto avente forza di legge. Peraltro, dottrina e giurisprudenza ritengono che l'avocazione si possa considerare autorizzata dalla legge nel caso in cui questa attribuisca una competenza in modo generico a tutto un ramo dell'amministrazione organizzato in modo gerarchico.
La dottrina italiana distingue l'avocazione dalla sostituzione, in quanto la seconda presuppone l'inerzia dell'organo inferiore, mentre la prima è disposta per ragioni di interesse pubblico, indipendentemente dall'inerzia dell'organo inferiore.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Vincenzo Cerulli Irelli, Corso di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli Editore, 1997. ISBN 88-348-7225-8.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Delega (ordinamento amministrativo italiano)
- Pubblica amministrazione italiana
- Sostituzione (ordinamento amministrativo italiano)
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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